Mi chiamo Ruggero Piccoli, ho un canale YouTube dove mostro video di aerei, ma la mia storia completa la trovate in questa pagina del sito:
COME GUADAGNARE CON I VIDEO DI AEREI CIVILI E MILITARI
Qui voglio parlare di una cosa che mi è successa e che alla fine ho risolto, ma potrebbe capitare ad altri, perché capita molto spesso che i video su YouTube vengano rubati.
Mi hanno rubato il video su YouTube, e adesso?
Verifico il Content ID del mio canale YouTube circa una volta a settimana. Fino ad oggi la mia politica è sempre stata quella di:
- chiedere la rimozione immediata dei video che usano illegalmente i miei contenuti,
- archiviare le notifiche relative ai video per cui abbiamo preso degli accordi preventivi.
Infatti mi è successo parecchie volte di:
- essere contattato,
- conversare per trovare un accordo,
- concedere a vario titolo l’uso di materiale mio.
Però mi infastidisce terribilmente quando usano i miei video senza chiedere a preventivo.
Qualche giorno fa trovo una segnalazione. Quando succede, verifico sempre di persona guardando il video segnalato ed effettivamente mi sono accorto che un Australiano aveva usato materiale mio.
Il content ID
Content ID è una funzione di YouTube che ogni autore di video può attivare per riconoscere chi usa gli stessi video. Infatti, per quanto all’interno di YouTube non ci sia la funzione di scaricare i filmati presenti, ci sono decine di software che consentono di farlo, per quanto non sia legalmente possibile prendere un video creati senza il permesso dell’autore.
La funzione Content ID è quindi utilissima, e dà a chi ha pubblicato il video orinale 3 possibilità:
- rimuovere il video pubblicato illegalmente,
- ricevere i gudagnai della monetizzazione del video pubblicato illegalmente,
- accedere alle statistiche del video pubblicato illegalmente.
Se sapete l’inglese è tutto spiegato molto bene in questo video:
L’importanza di mettere il watermark
Purtroppo fino ad un anno fa mettevo nei miei video solo il mio logo nell’angolo, che non è sufficiente per proteggere il contenuto dagli usi illeciti. L’Australiano, infatti, dopo aver scaricato il mio video ha avuto la cura di zoomare e scentrare il quadro eliminando il logo. Nonostante questo il Content ID lo ha beccato lo stesso.
Constatato che le cose stavano così, chiedo l’immediata rimozione con conseguente copy strike al destinatario.
Il tentativo di conciliazione
Il tizio mi contatta via mail dicendo fin da subito che è disposto a trovare una soluzione amichevole, pagando pur che chieda la rimozione dello strike. Avendo lui copiato 5 o 6 spezzoni che ho in vendita anche su Shutterstock e Pond5, faccio il rapido conto moltiplicando i 60 USD del prezzo del singolo spezzone x 5 (ne ha presi qualcuno in più ma se mi paga direttamente evito la percentuale dell’agenzia per cui mi conviene fargli uno sconto) e gli dico che può fare tre cose:
- rimuovere il video e ricaricarlo senza i miei contenuti, il che per lui è gratis,
- comprare gli spezzoni usati su Shutterstock o Pond5,
- mandarmi 300 dollari via Paypal
Lui rifiuta l’offerta e ripropone 30 (dicasi trenta) dollari, 15 subito e 15 dopo la rimozione dello strike, più dei backlink dal suo video al mio originale.
Offerta ridicola ed inaccettabile dato che ha usato uno dei miei video più venduti e più difficili da realizzare. L’antico saggio cinese dice:
Se accetti una manciata di noccioline come pagamento, la gente penserà che sei una scimmietta.
Non pago chiude la mail minacciando azioni legali nei miei confronti, perché si sente tutelato dal fair use.
Le scappatoie legali all’utilizzo non autorizzato
Al che mi sono letto in dettaglio:
- la pagina di YouTube sul fair use,
- alcuni post sulla YouTube Standard License e se questa consente il fair use.
Non sono un Legale, ma capisco che:
- la YouTube Standard License proibisce ogni download e ricaricamento da parte di chiunque non esplicitamente autorizzato,
- il fair use, in genere, non viene concesso per iniziative commerciali qual’è la monetizzazione di video su YouTube.
In quel momento lì ero però estremamente arrabbiato e molto amareggiato. Perché è vero che io non ho caricato il video con il logo centrale (il watermark, leggi questa guida ), ma vedere che un video che mi ha richiesto:
- giorni di lavoro,
- viaggi,
- contatti personali per guadagnarmi la fiducia dei soggetti ripresi in modo mi facessero riprendere,
viene rubato da un disgraziato qualsiasi dagli antipodi, che lo fa suo senza chiedere e mi dice pure che lui ha impiegato 10 ore di lavoro per montare il suo video, mi ha amareggiato e scoraggiato molto, perché mi sono chiesto se vale la pena fare tutta quest fatica per trovarsi di fronte uno che ti offre 30 dollari.
Ecco il video del backstage:
Poi questo minaccia pure azioni legali e non posso sapere se è una persona con disponibilità economiche rilevanti e quindi la minaccia sia credibile o se ci sta solo provando.
La controstrategia per vedere riconosciuto il mio diritto
Tenete conto che fin dalla prima email ho detto chiaramente che possiedo ancora le email di accredito per l’evento in cui ho realizzato il video e gli spezzoni originali. Oltre a delle foto fatte a me da altri mentre filmo:

Foto di Ognyan Stefanov
Per cui posso tranquillamente provare che il video è mio.
Qui credo che ci siano due mie decisioni chiave che hanno portato al successo nella chiusura della vicenda. La prima è stata l’autocontrollo e l’evitare di rispondere subito al tizio in maniera aggressiva.
Ho preferito sentire telefonicamente il mio Legale di fiducia che ha molta esperienza in fatto di cause civili e penali per la tutela del copyright. Gli ho brevemente chiesto quanto poteva costarmi la consulenza, ho valutato che ne valeva la pena e ci siamo accordati per mandargli i testi delle mail e sentirci al telefono dopo che li avesse letti. Al telefono mi ha spiegato esattamente cosa scrivere.
Ve lo dico, ma attenzione che non è una formula magica che va bene in tutte le occasioni per cui potete fare copia incolla in caso di problemi simili, è una soluzione scritta apposta per me, dati i dettagli della situazione, ovvero che il tizio si è dichiarato disposto a pagare dal primo istante, ammettendo di fatto la sua colpevolezza:
- fargli una controproposta a 150 dollari, scrivendo esplicitamente che la faccio per raggiungere una soluzione amichevole, ma che il valore di mercato del video continua ad essere 300 dollari,
- dirgli che il mio Legale sa tutto da subito, ha letto tutto ed è pronto a prendere in mano la situazione,
- mettere l’indirizzo email di lavoro dell’Avvocato (me l’ha suggerito lui) in CC nei messaggi email che mandavo.
Ho scritto tutto io e non fatto scrivere all’Avvocato per risparmiare sulla parcella.
La seconda decisione importante è stata cercare di mantenere uno stato mentale di apprendimento. Ho pensato da subito che questa vicenda mi avrebbe:
- insegnato qualcosa,
- fatto modificare le mie abitudini e strategie di gestione delle violazioni di copyright in modo da guadagnare (siamo qui per quello) di più in futuro, gestendole perdendo meno tempo.
Alla fine sono stato pagato, me lo ricorderò la prossima volta…
La risposta del tizio è stata qualcosa del tipo:
sto comprando i video su Shutterstock e ti mando parte della cifra via PayPal.
Vinto!
Ora sto seguendo la procedura per chiedere a YouTube di rimuovere il copy strike, ma pare siano lenti.
Vedremo come va a finire, in caso dirò al tizio di fare una contronotifica, allegando la ricevuta di Shutterstock e del pagamento via Paypal, specificando che ci siamo accordati.
Ho quasi 200 copy strike inviati, ho fatto chiudere vari canali che avevano scaricato decine di video miei illegalmente. Ma così facendo ho tutelato i miei diritti, ma non ho guadagnato nulla.
A proposito, questo è il video (fino a quando non lo tolgo, per proteggerlo con il watermark):
Perché ho rifiutato i backlink
La collaborazione tra canali è consigliata come pratica per crescere su YouTube. Allora:
perché ho scelto di rifiutare i backlink che avrebbero potuto portarmi traffico dato che il tizio cmq ha un numero di visite interessanti?
Non voglio essere associato a gente che usa video altrui senza autorizzazione. Come quell’utente ha preso materiale mio, magari può averlo preso anche da altri. Se si è fatto una brutta nomea a forza di copy strike, può essere che venga bannato. Se così fosse, nnon voglio che questo possa influire sull’immagine del mio brand.
Quindi preferisco perdere un po’ di visualizzazioni piuttosto che rischiare di infangare la reputazione del marchio.
Inoltre all’inizio il canale YouTube era tutto. Da quando ho comprato il corso di Daniele, le entrate da stock sono 3 o 4 volte le entrate che ricavo da YouTube, per cui mi interessa ancora far crescere il canale, ma non a tutti i costi.
Alla prossima segnalazione prima manderò una mail benevola invitando il violatore a cancellare il video o a comprare i diritti. Gli darò qualche giorno e poi manderò il copy strike. Vi farò sapere appena ho una statistica se questo modus operandi se produce più introiti del precedente.
Inoltre, come diceva il buon Wilfredo:
il 20% dei video genera l’80% delle violazioni di copyright.
Quindi prenderò quei video e li ricaricherò col logo centrale appena mi è possibile.
Ruggero Piccoli