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Come vendere foto e video online

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Guadagnare con i video di aerei militari e civili in volo su Youtube

Il filmaker Ruggero Piccoli mentre riprende dei video di aerei militari e civili

Nella vita fai un sacco di lavori: sei un Ingegnere, un esperto di edifici a basso consumo energetico, hai un progetto online legato ai video di aerei e alle foto. In altre parole sei un esempio per tutti quelli che non iniziano con il microstock perché dicono che non hanno tempo, giusto?

Ciao, si sono un ingegnere gestionale laureato a Vicenza nel lontano marzo 2001. Lavoro da sempre in ambito IT, prima come IT manager di una azienda media e poi di una grande, qui nel mitico nord est.

Per circa 5 anni mi sono occupato di controllo di gestione e di business intelligence, poi sono saltato dall’altra sponda del fiume passando dall’essere uno di quelli che comprano il software a uno di quelli che lo producono. Da una decina d’anni lavoro per una azienda che ho co-fondato con altre cinque persone e che sviluppa un software di reportistica aziendale e da circa quattro anni facciamo parte di una multinazionale, uno dei maggiori player mondiali del settore. Per cui sono abituato ad usare l’ingelese per lavoro, cosa che mi sta aiutando molto per la diffusione dei miei video.

Ho frequentato i corsi CasaClima nel 2007/2008 a Bolzano, quando dovevo ristrutturare la casa del nonno. Oggi vivo in quella casa, d’inverno è tutta calda e spendo pochissimo di riscaldamento. Ho anche fondato un gruppo su LinkedIn nel febbraio 2009 per incentivare le conversazioni su questi temi. Oggi ci sono circa 7.000 iscritti tra:

  • professionisti del settore
  • persone interessate.

Al momento non ho mai usato queste competenze in ambito lavorativo, ma non si sa mai!

La passione per la fotografia

La passione per le foto ce l’ho fin da bambino. Iniziai a fotografare quando ero alle elementari con una 35 mm non reflex che mio nonno regalò alla mamma per il suo 18 esimo compleanno. Aveva:

  • 4 o 5 diaframmi
  • altrettanti tempi.

La cosa divertente è che non aveva l’esposimetro, quindi esponevo a naso e scoprivo se avevo fatto bene solo dopo lo sviluppo.

Nel 1981 il babbo comprò una reflex. Penso fosse più o meno come comprare un’utilitaria al giorno d’oggi. Ottenni l’autorizzazione a toccarla credo dopo circa un decennio. Con quella macchina feci i miei primi scatti aeronautici alle Alpi Eagles in aeroporto a Thiene e a Salgareda, teatro in quegli anni dello schianto di un Mig Sovietico. Era il 1990 e finalmente avevo un esposimetro tra me ed il soggetto e una gamma di tempi e diaframmi maggiore.

Nel 2001 con i primi stipendi presi una reflex Canon con due ottiche, una corta ed una lunga. Nel 2008 la prima reflex digitale, la EOS 400D.

I video di aerei

I video di aerei confesso che li ho trascurati a lungo, perché amavo di più la fotografia. Presi una videocamera MiniDV nel 2007, ma iniziai ad usarla intensamente anni dopo.

La passione aeronautica semplicemente c’è da sempre. Da bambino col babbo andavamo in aeroporto a Thiene praticamente ogni domenica. Anche per scavalcare la rete e passare dalla parte di chi guarda a quella di chi ha una cloche in mano ci ho messo un po’ di anni. Dal 1990 giro per gli airshow, prima solo in Italia oggi anche all’estero. Ad esempio sono appena tornato da Astana, in Kazakistan, dove ho partecipato al Kadex. Per girare video di aerei partecipo anche a:

  • esercitazioni militari
  • open day
  • altri eventi riservati alla stampa

La gestione del tempo

La gestione del tempo è il fattore critico. Personalmente consiglio:

  • il metodo GTD Gettings Things Done creato da David Allen
  • la matrice di Eisenhower .

Hai fondato flight video & photo: un sito e un canale YouTube dove ci sono filmati di aerei. Si tratta di un progetto legato solo alla passione o c’è anche un business dietro?

Il progetto YouTube

Il filmaker Ruggero Piccoli mentre riprende il video di un aereo Ryanair

Flight Video & Photo nasce dall’unione delle mie due passioni:

  • fotografia
  • aviazione.

Una gelida serata di novembre 2011 in TV non davano nulla di interessante (stranissimo eh?) così pensai a come rendere la serata meno noiosa. Avevo le foto dell’ultima esibizione delle Alpi Eagles, la prima pattuglia acrobatica civile italiana (per leggere la sua storia consiglio questa pagina che ho contribuito a scrivere), avvenuta a Thiene il 14 ottobre 1990. Pensai che digitalizzarle e pubblicate in rete dopo 21 anni di stagionatura sarebbe stato interessante per molti appassionati. Per l’azienda avevo già creato e pubblicato video tutorial e promozionali del nostro software su YouTube.

Mi venne spontaneo:

  1. comprare un brano su Audio Jungle
  2. creare uno slideshow sfruttando l’effetto Ken Burns di iMovie.

Lo pubblicai sul mio canale YouTube personale. Rimasi stupito dalle decine, forse centinaia di visualizzazioni che feci in poco tempo. Per cui creai altri video di aerei partendo da vecchie foto vecchie e usando lo stesso stile. Poi arrivò un tizio che commentò: This is the fucking YouTube, not slidetube. Capii che era tempo di fare un salto di qualità.

Il primo passo fu di riesumare la videocamera a nastro e iniziare a creare filmati veri. Il secondo fu dare un taglio internazionale al canale, per raggiungere pubblico a livello mondiale, specie nei paesi anglosassoni dove la cultura aeronautica è più diffusa. Per cui dovevo creare un nuovo canale tutto e solo in inglese.

Il terzo fu creare un brand, con un suo nome e un suo logo, non un canale personale col mio nome. Scelsi questa strada per dare da subito un’immagine più professionale, e perché credo che il tempo degli one-man-show sia finito (sempre che sia mai esistito). Un brand avrebbe favorito la costituzione di un team, o almeno delle collaborazioni. Flight Video & Photo emise il suo primo vagito a marzo 2012, mentre il sito è ancora un embrione.

La creazione dei video di aerei, nell’80% dei casi parte dalle riprese sul campo che faccio io. Alcuni video mi sono stati donati da amici, come questi:

Altri non sono ancora riuscito a pubblicarli.

Nel marzo 2018, per la prima volta, un membro del team, Christian, ha partecipato ad un’esercitazione in Grecia occupandosi delle riprese sul campo, mentre io mi sono occupato della successiva pubblicazione. I risultati sono stati ottimi, specie considerando che si cimentava per la prima volta in riprese piuttosto difficili (quei cosi hanno la spiccata tendenza a correre uscendo dall’inquadratura). Era da tempo che volevo organizzare il lavoro dividendo i compiti tra più persone. Finalmente ci siamo riusciti ed è sicuramente una esperienza da ripetere in futuro.

Le statistiche di YouTube

Il tuo canale ha 7 mila iscritti e 3 milioni e mezzo di visualizzazioni. Io l’anno scorso con il mio, con un milione di visualizzazioni, ho incassato 500 dollari con la pubblicità. A te va meglio?

Nel 2017 ho totalizzato:

  • poco meno di 800.000 visualizzazioni
  • 380$ (a cui ho dovuto togliere il 35% che lasciavo alla rete MCN grazie alla quale ero diventato partner di Youtube).

Direi che gli introiti YouTube nel 2017 non sono stati il motivo principale che mi ha spinto a continuare.

Ora sono partner YouTube diretto e per me il vantaggio della partnership sta più nelle funzionalità aggiuntive, come le miniature personalizzate che nei guadagni.

I bassi guadagni su YouTube sono quelli che mi hanno spinto a diminuire il mio impegno sul social e ad investire il tempo per produrre stock. Al momento viaggio attorno alle 2.00/2.500 visualizzazioni al giorno, principalmente da:

  • Stati Uniti
  • Italia
  • Germania
  • Bulgaria.

Gli iscritti sono arrivati a 7.400 e gli introiti sono sui 30$ al mese.

Vale la pena monetizzare con la pubblicità?

Se uno intende creare un canale YouTube per guadagnare con gli introiti pubblicitari è meglio che vada a fare altro. Forse riescono a monetizzare bene i produttori di contenuti nazional-popolari, come chi si occupa di scherzi o videogiochi. Personalmente non ho mai investito nella creazione di prodotti che YouTube permette di vendere agganciandoli al canale.

Per il futuro spero che entrino altri player seri nel settore della pubblicazione dei video che consentano la monetizzazione, dato che al momento non esistono concorrenti seri di YouTube.

Strategie per la visibilità su YouTube

Dal tuo profilo Linkedin vedo che sei anche un esperto di Youtube. Quali strategie sono risultate più efficaci per portare il tuo canale a quel livello di popolarità?

Strategie segretissime che solo pochissimi adepti conoscono… Battute a parte, per me la strategia segretissima per creare e far crescere un canale YouTube è semplicissima da dire e molto impegnativa da implementare. Devi fare le cose bene, con attenzione a tutti i dettagli, seguendo al meglio le best practices che la stessa Google diffonde e periodicamente aggiorna. Non le ripeto perché sono ampiamente documentate e disponibili a tutti gratuitamente. Il consiglio è di seguirle al meglio. E di evitare italiche furbate tipo:

  • usare musica protetta da copyright
  • comprare visualizzazioni
  • ricaricare spezzoni di video altrui senza chiedere il permesso.

Partendo dalle pratiche suggerite da Google mi sono creato una scaletta di azioni da implementare per ogni singola pubblicazione. La scaletta comprende:

  • l’inserimento dei metadati;
  • la lista dei gruppi sui social dove condividere il video.

Ho anche attivato delle cooperazioni con siti di settore con cui ci coordiniamo per la pubblicazione di contenuti in modo da avere mutuo vantaggio. Questo succede, per esempio, con Valerio di From the Skies:

  • lui scrive gli articoli
  • io gli fornisco i video di aerei da incorporare.

Come puoi vedere in questa pagina.

Questo perché, nella mia esperienza, ho ottenuto molto più traffico da video incorporati in siti terzi (anche i più stravaganti tipo la Pravda serba) che non dalle ricerche su YouTube. In questo senso io continuo a porre attenzione al lavoro di SEO sul singolo video e lo miglioro anche dopo il caricamento, ma sono consapevole che le ricerche delle keyword su YouTube sono solo in quarta posizione come sorgente di traffico.

In casi particolari ho cooperato con un regista professionista per il montaggio. Però questa persona ha il bruttissimo vizio di voler essere remunerato, cosa che non è ripagata dai miseri introiti di YouTube. Per cui sono costretto a limitare questo tipo di cooperazione.

Capisci che stai facendo un buon lavoro quando inizi a trovare i tuoi video scaricati e ricaricati in altri canali o su Facebook. O usati, senza avvisarti, dentro ad opere derivate. Per questo consiglio sempre di mettere il watermark.

Fare soldi con i video

Il filmaker Ruggero Piccoli ad Astana in Kazakistan mentre registra dei video di militari che marciano

Da YouTube strategist, pensi che oramai per aver successo con il proprio business un canale YouTube sia necessario?

Si. YouTube è e resta un potente strumento per fare marketing dei propri prodotti. L’ho utilizzato a lungo anni fa per promuovere i prodotti della mia azienda e posso garantire che ha dato risultati validissimi. Certo produrre video di qualità e utili per chi li guarda è:

  • impegnativo
  • richiede investimenti

Se pensi di chiedere attuocugggino che sa usare il computer meglio che lasci perdere.

Anni fa misi a punto anche un corso di 8 ore su come usare YouTube per promuovere il proprio business e lo tenni all’Ordine degli ingegneri di Trento. Per le info che ho ottenuto da varie conversazioni è ancora sottoutilizzato dalle aziende italiane come metodo promozionale. Non solo YouTube, ma i video in generale. E la barriera più grossa è il costo del produrre dei video professionali. Molti si fermano perché non sanno se l’investimento si ripagherà. L’investimento si ripaga se:

  • fatto in modo professionale
  • inserito in una strategia di digital marketing
  • viene pianificato
  • adegui i piani in base ai risultati.

Il video per sviluppare una rete di contatti

Grazie alla popolarità che hai acquisito con YouTube sei riuscito ad ottenere dei contatti buoni a livello professionale?

Ti rispondo con una storia.

A settembre 2014 l’amico Alberto mi chiama per dirmi: Io e Giovanni andiamo a Sofia l’11 ottobre. Ti interessa venire?

Quel giorno gli occhi del mondo aeronautico erano puntati su Torrejon, vicino Madrid, dove era prevista AIRE75, uno dei più grossi airshow europei dell’anno. A Sofia si sarebbe svolto un airshow breve, due o tre ore al massimo, con soli mezzi dell’aeronautica bulgara. Un chicca per palati raffinati, dato che i bulgari, per ristrettezze di budget, si vedono poco in giro. Ci andai.

Ci trovammo in meno di 20 fotografi di settore, io ero l’unico a far video. La sera del giorno delle prove Ogi, il fotografo ufficiale dell’aeronautica bulgara, mi chiese di prestargli la SD per copiarsi i video di aerei per il debrifing dei piloti. Ahpperò! pensai tra me e me, poi gliela consegnai decidendo immediatamente che cooperare sarebbe stata la scelta migliore.

Qualche giorno dopo il ritorno a casa mi scrive una mail Dessy, la public relation manager dell’aeronautica bulgara, chiedendomi se potevo preparare un The best of da mantenere segreto fin a dopo il simposio annuale dei loro piloti militari, perché sarebbe stata una sorpresa. Montarlo fu una tribolazione, perché era uno dei miei primi filmati in 4K, e il MacBook Pro che usavo all’epoca non ce la faceva. Fu lì che scoprii l’uso dei proxy.

Ad ogni modo consegnai:


che venne proiettato e poi modificato ed integrato da loro per creare un video ufficiale. Alcuni spezzoni furono forniti alla TV di stato.

Nell’ottobre 2015 Dessy mi scrisse di nuovo:

Stiamo organizzando un volo fotografico. Ci siamo trovati bene a lavorare con te. Ti interessa partecipare?

Riuscii ad avere le ferie approvate 3 giorni prima, ma mi imbarcai in un volo che probabilmente rimarrà nella storia e a creare una seconda collaborazione con loro, di cui qui vedi un esempio:

Dietro a questo volo c’è una storia che merita di essere raccontata, ma lo faremo un’altra volta.

Successe poi che il comandante dell’aeronautica bulgara dell’epoca, Gen. Rumen Radev:

venne eletto Presidente della Repubblica nel 2017 dopo aver sposato Dessy in seconde nozze. Oggi mi onoro di aver una raccomandazione nel mio profilo LinkedImillen da parte della First Lady di Bulgaria, Desislava Radeva.

Direi che grazie a YouTube si possono creare dei buoni contatti professionali.

Questo è solo uno degli incontri con persone straordinarie che ho avuto e che sono stati resi possibili:

  1. dal canale YouTube
  2. dalla mia passione per la creazione di video e per l’aviazione.

La visibilità data dal canale abilità i contatti, ma quello è solo il primo passo del processo che è complesso e va gestito in modo professionale.

Il microstock

Per quanto riguarda il microstock, come hai scoperto che potevi vendere foto e video online?

Conoscevo Pond5 perché avevo comprato alcuni brani per i video di aerei su YouTube, ma non avevo preso in considerazione di produrre contenuti per venderli lì. Me lo ero segnato negli appunti ma trascurai la cosa perché ero focalizzato su YouTube.

Ecco quindi il mio primo errore strategico:

  • non aver investito tempo per analizzare seriamente delle alternative. Questo ha fatto crescere il canale, ma ha ritardato il mio ingresso nel mondo dello stock footage.

Poi lanciarono 500px, che prometteva di essere un social rivoluzionario per fotografi. Dato che Flickr non mi piaceva, creai il profilo ed iniziai a caricare foto. Quando 500px si lanciò sul mercato del micrsotock abilitai tutte le mie foto alla vendita.

Mi accorsi che c’era un gruppo in cui chi cercava foto da acquistare ma non le trovava, postava le richieste. Lì c’era una signora che cercava foto di alcuni posti specifici di Malmo. Io ne avevo alcune, per cui le caricai e inviai i link. Vendetti subito una foto scattata col cellulare!

Ad oggi è ancora l’unica vendita che ho fatto su 500px, però mi fece pensare che potevo caricarne altre da vendere. Quindi anche io feci l’errore di partire dalle foto, pur producendo già all’epoca video di aerei. Da lì ripresi in mano gli appunti e la lista dei siti in cui vendere. Grazie alla pubblicità fatta al lancio di Videoblocks creai il profilo anche lì. Mi stavo muovendo verso lo stock footage, ma ancora con poca convinzione, nonostante fossi molto deluso dei proventi di YouTube.

Infine capitai sui tuoi contenuti, forse da una campagna Facebook, e cominciai a seguirti. Presi la prima versione breve del tuo corso e da lì partii in maniera convinta. Caricai ulteriori foto solo per casi particolari e mi dedicai subito allo stock footage, riusando contenuti che avevo pubblicato su YouTube e lavorando in parallelo il mio materiale d’archivio.

Oggi:

  1. creo il video per YouTube
  2. esporto gli spezzoni per le agenzie
  3. nella descrizione su YouTube inserisco i link al portfolio sulle agenzie

Ho aggiornato con quest’ultima anche tutti i video di aerei che avevo.

Oggi non faccio più foto, nemmeno quando viaggio. O faccio video (compresi hyperlapse e time lapse) o non faccio nulla.

Le attrezzature

Il filmaker Ruggero Piccoli mentre riprende dei video di aerei militari e civili con il cavalletto e una Panasonic Gh4

Che apparecchiatura usi per riprendere?

La mia prima videocamera era un osso a nastro a bassa risoluzione. E’ stata quella con cui ho ripreso tutti i primi video e senza la quale il canale non sarebbe mai nato e non si sarebbe evoluto. La cito per spronare chiunque non abbia mezzi supercostosi a darsi da fare. Spendere mille mila euro in attrezzatura è inutile se prima non testi la tua idea e capisci se può funzionare in base ai risultati:

  • agite
  • create
  • non aspettate la situazione ideale che non arriverà mai.

Per riuscire ad incrementare la qualità, mi facevo prestare una Canon EOS 7D in grado di riprendere video real time in FullHD.

Ora uso una:

  • Panasonic Lumix GH5

con due ottiche:

  1. Leica 12-60 (24-120 mm equivalenti a 35 mm)
  2. 75-300 Olympus (150-600 mm equivalenti).

L’ottica lunga è indispensabile dato il tipo di soggetti.

Il corto Leica lo uso per i video in:

  • città
  • luoghi turistici
  • panorami

raramente per aerei.

Filtri ND e polarizzatori ma dici già tutto tu su questi quindi non aggiungo altro.

Cavalletto Manfrotto in alluminio che è un buon compromesso tra peso, stabilità e costo di acquisto. Lo abbino ad una testa per video, sempre Manfrotto.

Per il famoso volo in Bulgaria acquistai uno dei primi 20 gimbal Beholder DS1 usciti dalla fabbrica, che utilizzo per l’air to air e tutte le altre riprese in movimento. Recentemente sono usciti gimbal più evoluti, ma il mio fa ancora molto bene il suo lavoro.

Lo slow motion

Il nuovo trend del mondo del video, viste le telecamere consumer che stanno arrivando, sarà lo slow motion. Ho visto sul tuo profilo Twitter che hai condiviso dei video di un Mig 29 che decolla ripreso a 96 fps, che è molto meno di quello che già oggi alcune telecamere (Sony RX100 IV) da molto meno di 1000 euro permettono, per un soggetto, l’aereo, che si presta perfettamente ad essere filmato con quella tecnica.

Sai dare qualche consiglio su apparecchiatura che può registrare in slow motion?

Quello di cui parli è un video registrato 2 anni fa con la GH4, oggi con la GH5 arrivo a 180 fps e qui vedi un esempio:

Sto incrementando i filmati in slow motion dato che, oltre ad essere diventati tecnicamente fattibili, sono apprezzati dal pubblico. Il video del MiG-29 è disponibile nelle agenzie, ma ancora non ha venduto.

Al momento ho testato solo le due Panasonic GH4 e GH5, e sono rimasto impressionato dalla qualità dei video slow motion a 180 fps della GH5. Non saprei consigliare delle macchine alternative più economiche. Personalmente spremerò il massimo dalla GH5 dato che si è dimostrata una macchina molto flessibile che “soffre” solo in ambienti poco luminosi, anche se meno della GH4.

Pond5, Shutterstock e Videoblocks

Quali sono le tue performance sulle varie agenzie?

L’agenzia che vende meglio è Shutterstock, che è anche l’unica in cui riesco a vendere foto. Sicuramente è la più selettiva nell’accettazione di nuovi contenuti. Questo è il mio portfolio.

Pond5 per me è al secondo posto come vendite. In entrambe le agenzie, pur caricando quasi solo video 4K, vendo principalmente Full HD, ma continuerò a caricare 4k per far durare più a lungo i contenuti.

Videoblocks/Storyblocks è la prima a cui mi sono iscritto e la prima nella quale ho venduto un video, ma oggi vende solo qualche clip all’anno, tanto che non so se dismetterla. Intanto continuo dato che è quella che richiede meno tempo per farlo. Pare stiano intraprendendo azioni per incrementare le vendite e almeno migliorato i tempi di revisione.

In tutto viaggio su una media di 150$ al mese. Al momento ho solo circa 1300 video pubblicati, quindi sono ancora in balia di forti oscillazioni da un mese all’altro.

So che è un problema di portfolio, per cui mi sto impegnando ad incrementarlo caricando anche stock footage di:

  • animali
  • luoghi di interesse turistico.

Per le città sto seguendo i tuoi consigli e mi sto concentrando sugli hyperlapse. Se cerchi Petra hyperlapse o Bled hyperlapse, ad esempio ,vedrai che al momento ci sono solo i miei.

Sempre a proposito di performance: ti dirò che le mie prime vendite di video sono arrivate nel giro di un paio di mesi, cioè prima di quello che suggerisci tu. La spiegazione che mi sono dato è che ci sia stata una combinazione tra fortuna e scarsità di contenuti aeronautici filmati bene, cosa tutt’altro che facile.

I video di aerei vendono?

Nel podcast ho raccontato di quando hai ripreso, quasi per caso, dei soldati Nord Coreani nella Piazza Rossa a Mosca. Ci dai dei numeri aggiornati sulle vendite che hai ottenuto con quelli?

I famosi soldati nord coreani! Adesso che Trump e Kim sono diventati amici vendono molto meno. Al momento siamo saliti a:

  • 140 download
  • 49$ totali.

Lo scatto che ha venduto di più ha totalizzato 38 download. L’acquirente tipo sono i siti di notizie (ebbene si, non ho resistito alla tentazione di cercare dove sono state usate).

Il video di aerei singolo che ha venduto di più arriva dall’air to air che ho raccontato sopra ed ha totalizzato 5 vendite. Qui c’è poco da dire, è un video spettacolare e non capita tutti i giorni di poter saltare dentro un C-27J a far foto col portellone aperto.

Il gruppo di video dello stesso soggetto che ha venduto di più è relativo ad un:

  • F-18 svizzero ripreso a Meiringen.

La cosa incredibile è che era una giornata con un meteo pessimo, con cielo talmente grigio che quasi non volevo pubblicarli quei video lì. E invece ai compratori piacciono!

Per quanto riguarda gli esperimenti caricando video di animali, ho un’oasi attrezzata con capanni fotografici vicino casa per cui non perdo troppo tempo e si filma sempre qualcosa di interessante. Ho venduto alcuni video ma, al momento, nessuno è andato oltre la singola vendita. Tra l’altro avevo messo in vendita su Pond5 il video Full HD di un gatto normalissimo, impostando il prezzo per errore a 60$ al posto di 29$. C’è stato qualcuno che se l’è comprato a quel prezzo! Non me lo sarei mai aspettato data la facilità con cui si trova quel soggetto.

Per quanto riguarda i video di città o di luoghi turistici seguo i consigli del tuo corso, anche se al momento non sono soddisfatto della qualità dei miei hyperlapse. Comunque ho avuto delle vendite, ad esempio, di:

  • Marrakech
  • time lapse fatti in Norvegia.

Consigli per chi vuole guadagnare con foto e video

Facciamo finta che io sia un nuovo arrivato che vuole guadagnare vendendo foto e video online. Se io (Daniele) tornassi per un attimo nei panni del me stesso reale, il primo consiglio che darei al Daniele nuovo arrivato sarebbe quello di lasciare stare le foto e buttarsi a capofitto sui video. Quale sarebbe invece il tuo primo consiglio ad un principiante per guadagnare di più?

Nikola Tesla parlando di Edison disse: se Edison deve cercare un ago in un pagliaio, setaccia uno ad uno tutte le pagliuzze, quando conoscendo un po’ di teoria potrebbe evitarsi il 90% del lavoro.

Quindi il mio primo consiglio è:

  • partire creandosi una buona base teorica.

Non è necessario conoscere ogni singolo dettaglio e nulla può sostituire la pratica, ma conoscere le basi significa partire col piede giusto e risparmiare una montagna di tempo.

In questa ottica il tuo corso è molto utile perché insegna subito la strada corretta e va integrato coi contenuti che pubblichi periodicamente.

Intervista di Daniele Carrer, risposte di Ruggero Piccoli. Contatti: ruggero.piccoli@flightvideophoto.com

I soldati Nord Coreani

Questa è invece la storia che Ruggero Piccoli mi aveva raccontato relativamente, non a video di aerei, ma a delle foto scattate a soldati Nord Coreani.

La crisi Stati Uniti Nord Corea si è acuita lo scorso febbraio. Un paio di mesi dopo, mi stavo chiedendo se avevo qualcosa di nordc oreano da mettere in vendita nei microstock per sfruttare l’occasione. Mi vennero in mente delle foto scattate a Mosca.

Stavamo passeggiando dietro al Cremlino quando abbiamo visto arrivare da lontano un gruppo di soldati nord coreani. Eravamo lì in 5 amici con la passione per la fotografia. Abbiamo fatto una corsa, regolando la macchina al volo e scattato le foto un po’ come venivano, per non perdere l’occasione.

Molte foto vennero male data la fretta:

  • Fuori fuoco;
  • Col fuoco sul soggetto sbagliato;
  • Mosse.

Tant’è che le avevo guardate una volta, classificate mentalmente come schifo assoluto e non le avevo più prese in mano.

Quando poi arrivarono le notizie sulla crisi USA-NK corsi a riprenderle e a metterle in vendita nei soliti tre siti che consigli:

  • Pond5;
  • Shutterstock;
  • Videoblocks.

Ero consapevole che il valore di vendita della singola foto era molto basso, ma:

  1. Data la rilevanza globale;
  2. La scarsità di materiale

speravo che la quantità venduta fosse alla fine abbastanza alta da ripagare il tempo dedicato alla pubblicazione.

I risultati di vendita

Risultati di vendita su Shutterstock di stock images di soldati della Corea del Nord

Per curiosità ho cercato con Google immagini per capire chi fosse il mio cliente tipico, dato che le agenzie non danno info a riguardo e, come sospettavo, sono siti di news un po’ da tutto il mondo.

Geolocalizzazione delle vendite su Shutterstock

Queste sono nel dettaglio delle singole immagini stock le statistiche di vendita:

Risultati di vendita su Shutterstock di stock images di militari Nordcoreani

è molto interessante vedere sotto la descrizione quali sono le parole chiave che hanno generato la vendita.

Hanno venduto solo su Shutterstok.

Riuscii a fare anche un breve filmato di 45 secondi a mano libera da cui ho tratto 5 spezzoni di 5-15 secondi. Messi in vendita non hanno ancora prodotto reddito.

La morale che traggo io è che:

Le foto vanno bene se sono correlate a qualcosa che genera alti volumi.

Altrimenti, come dici tu, meglio lasciar perdere.

Ovviamente se non avessi comprato il tuo corso non avrei portato a casa il risultato.

E’ stato molto utile andare a colpo sicuro sulle agenzie migliori ed essere consapevole dei risultati attesi prima di partire.

Di fatto grazie ai contenuti del corso ho risparmiato una marea di tempo dato che avevo già iniziato a vendere stock prima di comprarlo ma i risultati erano nulli con una marea di tempo perso.

Ruggero Piccoli

Airshow e Kim Jong-un

Nel mio (Daniele Carrer) podcast racconto regolarmente storie legate a chi vende le proprie foto e i propri video online. Uno dei primi contatti che ho avuto con Ruggero Piccoli è stato per una sua domanda relativa ad un Air Show che doveva andare a riprendere in Corea del Nord.

Farò un salto a Pyongyang. Andremo al Wonsang Airshow dove penso di girare del footage molto interessante per il periodo che corre (ho in vendita una ventina di foto di militari Nord Coreani e stanno vendendo bene).

Inoltre abbiamo preso il pacchetto con due mezze giornate di visita a Pyongyang.

Li si può uscire dall’albergo solo se accompagnati da due guide turistiche che suppongo ci porteranno a visitare i luoghi più iconici della città.

Ovviamente tutto quello che insegni sulla pianificazione (il tracciamento del sole, le scalette, ecc.) non si può applicare dato che decidono loro dove e quando vai.

Avendo una Panasonic GH5 vorrei chiederti come girare per riprendere la città allo scopo di vendere sui microstock:

  • 4K 10 bit colore 25 fps;
  • 4K 8 bit 25 fps;
  • 4K 8 bit 50 fps.

Non penso né di usare il full hd né di avere la possibilità di creare time lapse.

In ogni caso penso di portare il gimbal, se me lo fanno usare, così da fare delle sequenze in movimento.

Per l’Airshow invece userò il 4K 8bit colore e 50 fps, dato che sono jet militari molto veloci.

Il secondo giorno proverò il full hd a 180 fps dato che lo slow motion mi pare sia apprezzato.

Consigli e suggerimenti?

Dal punto di vista del microstock il ragionamento da fare è questo:

  • Non credo che l’evento sia molto diverso dal punto di vista dei video di aerei dagli airshow che trovi altrove, quindi non valutarlo come molto importante dal punto di vista del microstock.

Immagino che sia l’unica occasione al mondo per vedere all’opera l’aviazione Nord Coreana, ma il compratore di immagini stock e stock footage non cerca quel particolare modello di aereo, cerca genericamente un video di aerei da guerra.

Pyongyang

Tutt’altro discorso è per la città di Pyongyang, di cui esiste poco materiale pubblicato, e quel poco che esiste è acquistabile solo da Agenzie di stampa o in generale da circuiti di distribuzione di difficile accesso, e li puoi fare Bingo nel senso che:

  • Io che ho lavorato tanti anni per la televisione, e che un po’ me ne intendo di internet, nemmeno dopo mezz’ora di navigazione nel sito della Reuters capisco come fare ad acquistare contenuti video.

Se entro in un sito di microstock in 2 minuti esco con tutto quello che mi serve.

Ecco perché, anche se registri immagini di livello inferiore a quelle che girano per la televisione, grazie alla velocità e alla qualità dell’interfaccia della distribuzione, con i microstock potresti guadagnarci bene.

Viste le premesse, ti consiglio anche di pubblicare una video compilation di Pyongyang su Youtube, con i riferimenti alla tua mail nel caso qualcuno voglia acquistare il girato, un po’ come insegno a fare nel corso con il video di Torino. Anni fa con Parigi e Londra ero riuscito a fare qualche vendita del genere.

Oggi con i video contemporanei è tutto più difficile, ma se hai un soggetto come Pyongyang potrebbe cambiare tutto.

Va testata: su picworkflow non ha un rating altissimo. Ma con il video secondo me, in questo caso, le logiche sono diverse.

50 o 25 fps?

Detto questo, per quanto riguarda i fotogrammi al secondo. Sai che se lavori a 50 puoi esportare:

  1. A 25 con la scena che va a metà della velocità, come in certi videoclip;
  2. A 25 con la scena che va alla velocità normale;
  3. Esportare a 50 frame al secondo invece non ha senso nel microstock.

Se invece lavori a 25 hai solo la seconda opzione:

  • Scena che va alla velocità normale.

In altre parole:

Devi decidere quanto tempo perdere in post produzione, in base a quanto scommetti che valga il soggetto.

Essendo Pyongyang una città che più che andare in un catalogo turistico va inserita in un prodotto video legato alle news o al documentario, io starei solo sui 25 fotogrammi al secondo con la scena a velocità normale.

Per lo stesso motivo poco importa se non puoi fare time-lapse, va benissimo solo il real time.

Ovviamente va benissimo il 4k, visto che sarà, credo, lo standard del futuro. Che sia 10 o 8 bit colore poco cambia.

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