La grande sfida di quest'epoca non è guadagnare più soldi possibili, ma risparmiare tempo. I freelance, o freelancer per chi applica gli inglesismi senza adattamenti alla lingua italiana, servono proprio a questo.

Spero che nessuno intenda la mia prima affermazione come un qualcosa di filosofico, perché voglio semplicemente dire che per diventare ricchi c'è sempre tempo, ma recuperare quanto si è perso nei momenti migliori della propria vita, è impossibile.

Se penso al periodo immediatamente successivo alla fine dei miei studi, non posso che rimpiangere i mesi buttati tra lavori malpagati che non mi hanno lasciato nulla e pratiche che, all'epoca, trovavo normali, come passare un'ora al giorno in auto per arrivare in ufficio. Soffro per quegli errori che non recupererò mai più.

Di conseguenza, ho ottimizzato il mio lavoro e la mia vita per evitare che situazioni del genere mi ricapitino.

Se oggi ho un'opportunità professionale, anche importante, che richiede la mia presenza fisica fuori dal mio luogo di lavoro, ovvero casa mia, anche se si tratta di guadagnare mille euro al giorno, io la declino.

Primo, perché per il genere di competenze che ho, non c'è nessuna ragione di prediligere l'incontro fisico a Skype. Secondo, perché se chi mi paga ha ancora la mentalità di chi pretende un faccia un faccia, significa che io non sono in grado di fargli cambiare idea, visto che non ci è riuscito nemmeno il COVID-19, e tanto vale interrompere sul nascere ogni rapporto.

Ora che avete capito come ragiono, sapete anche perché, quando posso, assumo un freelance.

Quando serve un freelance e quando è meglio fare da soli

Tutta la divulgazione che trovate in questo sito è basata su un presupposto assurdo (per chi è abituato al business offline):

nella vendita di foto (e video) online, la creazione di titoli e keyword influisce sui guadagni più della realizzazione tecnica dei contenuti.

Ecco perché tanti dicono che il microstock è una fregatura. Non capiscono che quello su cui si stanno concentrando non è la cosa più importante per avere successo.

Di conseguenza, in questo momento, non appalterei mai la creazione di:

  • keyword
  • titoli

del mio stock footage, perché è una mansione troppo importante e l'ho talmente migliorata nel tempo, che sono sicuro di essere così bravo a svolgerla che non perdo nemmeno tempo a cercare qualcuno alla mia altezza perché tanto non esiste, o quanto meno non riuscirei mai a trovarlo.

Quando ho scritto il mio libro, allo stesso modo, non ho cercato un editor freelance che prendesse tutti i testi che avevo già pubblicato nel sito e li mettesse insieme per permettermi di monetizzarli, perché sapevo in partenza che era impossibile trovare qualcuno che contemporaneamente:

  • sapesse scrivere
  • se ne intendesse di fotografia
  • fosse in grado di imparare molto di quello che c'è da sapere sul microstock

Quindi, a costo di perdere mesi, il libro l'ho scritto io.

A un certo punto però, quando il 99,99% del testo era apposto, ad ogni rilettura incontravo degli errori, che ero perfettamente conscio che fossero tali, ma che non avevo scovato per distrazione.

Quando oramai sapevo a memoria interi capitoli a forza di ricontrollarli, mi sono rassegnato e sono andato su Fiverr per cercare un freelance che mi aiutasse.

La prima persona che ho travato ha svolto un lavoro soddisfacente, ma non perfetto, che quindi mi ha reso necessaria una seconda ricerca.

Il secondo freelance era un caprone. Quindi, assumerlo si è dimostrato una perdita di:

  • soldi
  • tempo

a dimostrazione che delegare male è quasi peggio di non delegare. Ci sono sostanzialmente tre situazioni nelle quali conviene cercare un freelance:

  1. lavori che non si sopportano
  2. lavori una tantum, che quindi non vale la pena imparare a fare da soli
  3. lavori che non aggiungono nessuna professionalità alla propria esperienza

La correzione della bozza avanzata del mio libro rientra nella prima categoria perché, per quanto io ami quello che ho scritto, rileggerla venti volte non è piacevole, e passati i quaranta anni, grazie alla mia lungimiranza passata, ho raggiunto una posizione che mi permette di scegliere le cose che voglio fare.

Alla seconda categoria (una tantum) appartengono quei lavori che si devono fare poche volte nella vita, e che, sebbene fattibili da un punto di vista tecnico, vanno delegati perché il tempo che si perde per imparare a farli non vale la pena, se confrontato con il costo di un freelance specializzato.

Il modello di business di questo sito è basato su una membership area a pagamento. Mettere in piedi una tale struttura non è fuori dalla mia portata tecnica se, a colpi di Google, perdessi una giornata sui tutorial che sono pubblicati in giro per la rete.

Il punto è che, una volta imparato a farlo, la prossima membership area che servirà al mio business dovrò, nella migliore delle ipotesi, metterla in piedi tra diversi mesi. A quel punto, non essendo il mio lavoro principale, dovrei rifarmi tutto il giro dei tutorial perché di sicuro, nel frattempo, mi dimenticherò tutto. Pesando costi e benefici, conviene quindi ingaggiare un freelance.

Il tipico esempio delle terza categoria (lavori che non aggiungono nessuna professionalità alla propria esperienza) è il data entry.

Su footageforpro.com ho pubblicato la mia collezione di film storici che vendo ai documentaristi di tutto il mondo. Allo stato attuale ci sono più di mille video in vendita.

Senza entrare nei dettagli, che tra l'altro spiego proprio nel mio libro, lo strumento con cui trovo clienti è YouTube e i dati che pubblico lì (titolo, descrizione, parole chiave) vanno copiati e incollati su altre tre piattaforme:

  • due siti WordPress
  • Vimeo

Farlo richiede 34 passaggi di copia e incolla, come da istruzioni dettagliate che ho creato:

Sarei un pazzo se quel lavoro lo svolgessi io, perché nel farlo ho le stesse capacità di un freelance che trovo su Fiverr per 2 dollari l'ora e nel tempo che risparmio posso guadagnare molto di più concentrandomi sulle cose che meglio so fare.

Ma purtroppo la delega non è sempre possibile, altrimenti non ci sarebbe nessun valore aggiunto in quello che faccio e i miei progetti navigherebbero nella mediocrità.

I video che pubblico, tutt'oggi, li scrivo e li monto io, perché, scusate la modestia, non c'è un solo freelance al mondo che sia bravo a scriverli e a montarli come me, quando l'argomento è il microstock.

Se però lavoro su un episodio del mio podcast, che una volta recitato dura dai trenta ai quaranta minuti, mi capita regolarmente, come nel caso del libro, di farmi sfuggire qualche errore di scrittura. A quel punto, anziché perdere un'altra ora su un lavoro che non sopporto e al quale non posso dare nessun valore aggiunto, assumo un freelance.

Con i soldi che spendo, compro un'ora del mio tempo che uso:

  • per fare altri lavori
  • per studiare
  • o più semplicemente per vivere

Proprio per questi motivi, qualsiasi sia il vostro business, dovete delegare. Se non ci riuscite vi state facendo del male.

Le tre piattaforme principali dove trovare freelance

Trovare un freelance oggi è talmente facile che, se non siete in grado di farlo anche dopo aver seguito le mie istruzioni, allora non dovete cercarvi un freelance, ma dovete fare un corso di informatica perché, professionalmente parlando, siete spacciati.

Come al solito, sarò breve e concreto. Ci sono tre siti dove andare:

Upwork

Il primo (Upwork) è quello più utilizzato, anche se non ci sono statistiche precise a riguardo.

Nella tribù dei marketer, ovvero quella strana categoria di imprenditori del digitale, che anche in Italia si sta facendo avanti, è quello più citato, visto che cercare freelance è l'operazione base per poter scalare il business, e la scalabilità è la particella di Dio del fare soldi con internet.

Io non l'ho mai usato perché i presunti vantaggi che dà, come il fatto di poter controllare da remoto la persona che si è assunta per vedere se sta svolgendo il suo lavoro nelle ore in cui ha promesso di farlo, non mi sono mai sembrati utili.

Per fare questa prova, mi prendo quindi l'impegno di registrare un'utenza, recitando la parte del novizio, un po' come lo sareste voi se il tema vi appassionasse.

Ci si registra in un minuto, usando un email o, in alternativa, il proprio account Google, e anche se sono contrario a quest'ultima cosa, per una serie di motivi da Cambridge Analytica in poi (anche se quella volta era Facebook), uso proprio il secondo metodo, per fare veloce.

Devo dire che Upwork è intuitivo, almeno per una persona abituata a navigare su internet, che va in Posta una volta all'anno quando il fenomeno di turno le spedisce ancora le raccomandate cartacee.

Quindi, se avete un progetto, qualcosa del tipo:

  • Tradurre un testo di 2000 parole dall'italiano all'inglese

Scrivete nel riquadro di ricerca che trovate in alto translate 2000 words italian english.

A quel punto la piattaforma vi suggerisce dei freelance da contattare, più o meno così:

Sapendo quindi:

  • costo orario
  • soldi guadagnati su Upwork
  • percentuale di lavori andati a buon fine

e leggendo una piccola presentazione, potrete fare le vostre scelte.

Se il freelance risponde, vi dirà quante ore ci impiega a terminare il lavoro. Per questo motivo, come dicevo, Upwork vi dà la possibilità di controllare il freelance in remoto ed evitare che vi addebiti ore nelle quali fa altro.

A mio modo di vedere, è molto meglio ricevere un'offerta che vi dice quanto costa quello di cui avete bisogno, lasciando al freelance la libertà di svolgerlo in autonomia. Così potete liberarvi dell'onere di controllare se durante le ore stabilite, effettivamente quella persona lavora per voi.

Freelancer.com

Il secondo sito per freelance l'ho usato tanti anni fa, abbandonandolo poi per due motivi:

  1. scarsa qualità dei freelance che si propongono
  2. la piattaforma non emetteva fattura (credo sia ancora così)

In un Paese normale, questa seconda cosa non dovrebbe essere un problema, visto che il pagamento avviene con metodi tracciabili. Ma l'Italia in tema di burocrazia non è un Paese normale, a meno che non siate nel regime forfettario.

Freelancer.com funziona con il metodo delle aste.

Ad anni di distanza dal mio ultimo log in, mi immolo sull'altare della condivisione delle informazioni, rientrando nella piattaforma per farvi vedere come funziona.

Uno dei lati positivi è che è anche in italiano, cosa non da poco se l'inglese per voi è un problema.

In alto a destra cliccate il tasto arancione Pubblica Progetto:

Facendo finta che io stia cercando un logo:

  1. scrivo Logo creation
  2. aggiungo delle informazioni plausibili relative al progetto (giusto per il test)
  3. clicco Avanti

Nella pagina successiva devo indicare le competenze tecniche, che Freelancer.com già mi dà in automatico, visto che il lavoro che richiedo è piuttosto comune:

Poi indico che voglio pubblicare un progetto, anziché avviare un concorso:

A quel punto il sito mi dà la possibilità di pagare:

  • a ore
  • a progetto

Per evitare problemi, io scelgo il secondo e indico un budget, che in questo caso va da un minimo di otto euro a un massimo di trenta, avendo indicato il progetto come "minuscolo".

E, dopo la scelta di un'ulteriore opzione che non vi riporto per sfinimento, dopo un secondo partono le offerte e arrivano messaggi come questo in chat:

E arrivano anche un sacco di email (avevo parlato di immolazione non a caso). La frequenza è al limite dello stalkeraggio. Dopo cinque minuti (scusate se non vado oltre), le proposte sono già un centinaio, con offerte a partire da dieci euro:

Ovviamente, visto il budget contenuto che ho indicato, sono tutti stranieri. Quindi, il fatto che la piattaforma sia anche in italiano, non significa che i vostri problemi con l'inglese siano completamente risolti.

I limiti di freelancer.com ve li ho già detti, giudicate voi se vale la pena provarci. Nel caso, questo è il link per farlo.

Fiverr

La piattaforma per freelance che tutt'oggi uso è Fiverr. Come già detto, rispetto a freelancer.com che usavo prima, intanto fa le fatture. In più, i freelance si possono scegliere senza pubblicare un progetto, quindi nella ricerca della persona giusta:

  • si risparmia tempo
  • si può scaricare facilmente il costo dalle tasse.

Funziona in questo modo. In alto a sinistra:

scrivete che genere di servizio vi serve. Visto che questo sito parla di microstock, poniamo che sia scontorno di foto, ovvero photo remove background, visto che il sito parla solo in inglese (a meno che non troviate un freelance italiano, ma non ce ne sono tanti).

Vi appaiono decine di persone che fanno quel lavoro:

a un prezzo medio di cinque dollari per dieci/quindici foto.

Ogni freelance ha un punteggio di feedback, che arriva a un massimo di cinque stelle, e un numero di ordini portati a termine, che è quel numero tra parentesi affianco alle stelle.

Se qualcuno di questi vi convince, cliccate sulla sua scheda e arrivate nella schermata successiva, dove potete acquistare i suoi servizi, che Fiverr chiama Gig, cliccando sul tasto verde Continue:

Attenzione che al prezzo chiesto dal freelance dovete aggiungere la commissione di Fiverr, che, nel caso del Gig da cinque dollari, è di due dollari, e poi cala in proporzione se acquistate Gig più costosi.

Ora che vi ho detto che io uso Fiverr, magari vi chiedete:

È una piattaforma perfetta?

La mia risposta è: "no".

Tutt'ora ho i miei problemi nel delegare lavori tramite Fiverr. Quello principale è che il feedback che vedete non è affidabile. Mi è capitato, non sapete quante volte, di assumere un freelance cinque stelle che poi si è dimostrato:

  • maleducato
  • inaffidabile
  • incapace

Nel caso di inadempienze, Fiverr vi rimborsa comunque quello che avete pagato, anche se le vostre rimostranze arrivano dopo che avete accettato la consegna del lavoro, ma rimane il tempo perso.

Sull'argomento inaffidabilità dei freelance che si trovano online, però, lascio la parola a un produttore di microstock che, anonimamente, ci dice quanto accaduto a lui quando ha provato a delegare alcuni lavori legati a stock images e stock footage.

I limiti di Fiverr e delle altre piattaforme per freelance

Di seguito, quindi, trovate l'opinione sui freelance di Fiverr, appunto, di un amico che cercava qualcuno che rimuovesse lo sfondo delle sue immagini stock. A testimonianza che non è un mondo perfetto leggerete, nemmeno tanto velatamente, che il mio amico il tempo non l'ha risparmiato, ma l'ha perso:

Io sconsiglio di usare freelance per fare lavori sulle immagini stock o per delegare il keywording nei microstock:

  1. perché le persone che si trovano su Fiverr sono incapaci nel 99% dei casi
  2. perché i prezzi non sono economici, considerando gli attuali guadagni che si ottengono con le stock images.

I freelance che ho provato io, hanno consegnato file che potevo creare anche da solo, e che ho dovuto rifinire perché gli scontorni che mi avevano dato non sono stati accettati delle agenzie, a causa della scarsa qualità.

Il genere di scontorni che trovi su Fiverr vanno bene al massimo per la prima fase del lavoro. Poi devi perdere altro tempo per rielaborare le foto che ti consegnano.

È conveniente usare quel genere di servizi di rimozione dello sfondo solo per quelli che devono pubblicare le foto negli gli e-commerce e vogliono spendere poco.

Solo se è difficile, ci può essere business

Ritorno nei miei panni (Daniele Carrer) per aggiungere che non è che non esistono i freelance bravi su Fiverr. È solo che si fa molta fatica a trovarli. E quando li si trova, a meno che non si abbia la capacità di scovarli il giorno dopo che sono sbarcati sulla piattaforma, si pagano il giusto (che non è poco, ovviamente).

Per questo motivo, qualora ne conosciate qualcuno di buono, vi chiedo la cortesia di segnalarmelo, così da permettermi di condividerlo con gli altri fotografi e videomaker.

Se proprio non volete donare la vostra esperienza, vi regalo io un'idea, visto che a differenza vostra sono altruista.

Partiamo dalla base per vendere: risolvere i problemi delle persone o, secondo un'altro punto di vista, soddisfare i loro bisogni.

Cercare qualcuno di competente che svolge un servizio su Fiverr, lo abbiamo capito, è un problema perché, solo per citare alcune cose:

  • non tutti coloro che hanno bisogno di un freelance conoscono la piattaforma
  • il sito è in inglese
  • il feedback non è garanzia di affidabilità

In altre parole: fare da intermediario è un servizio che qualcuno potrebbe pagare volentieri, se il pagamento può evitare i problemi citati. Quindi, se il freelancer che avete trovato con tanta fatica vende qualcosa di main stream, come:

  • traduzioni
  • elaborazioni di foto
  • assistenza WordPress
  • servizi di programmazione

considerato che aprire un sito internet costa poco e ottimizzarlo SEO, vista l'improvvisazione che c'è in Italia, dà buoni risultati con il minimo sforzo, perché non mettete in piedi un business?

Per quanto riguarda il microstock, un'idea che a molti potenziali clienti potrebbe fare gola è vendere il keywording di stock images e stock footage, visto che quella parte del lavoro è la vera scocciatura per fotografi e videomaker.

Basterebbe selezionare qualcuno di bravo su Fiverr (nel paragrafo successivo c'è qualche idea a riguardo) e vendere un .csv che poi il produttore si carica da solo, eventualmente adattandolo, sulle agenzie o su servizi come:

Partite dall'Italia e, se l'idea funziona, vi allargate all'estero. Altro che Reddito di Cittadinanza.

Chi sono io (che ho scritto la guida fino a qui)?

Mi chiamo Daniele Carrer e dal 2006 vendo le mie immagini e (soprattutto) i miei video online.

Qualche anno fa ho aperto questo sito con il quale aiuto fotografi e videomaker a fare altrettanto. Ci provo grazie al mio podcast, al mio corso e al mio libro.

Chi ha condiviso la sua esperienza qui sotto?

Ruggero Piccoli è un produttore di stock images e stock footage specializzato nella ripresa di aerei.

Pur facendo un altro lavoro, sono anni che produce costantemente contenuti per i microstock e ha fondato un canale YouTube con migliaia di iscritti. In questa pagina racconta la sua storia nei dettagli.

Lascio la parola a Ruggero Piccoli e lo ringrazio per aver condiviso la sua esperienza.

Un freelance per il keywording

Il consiglio che do a tutti coloro che vogliono assumere dei freelance, è di testarli la prima volta, dando inizialmente dei piccoli lavori, per poi:
  • valutare con calma i risultati
  • chiedere delle modifiche

E solo quando si capisce che il freelance è serio, assegnargli mansioni più importanti, dato che su Fiverr si possono contattare le persone senza il bisogno di pubblicare un progetto pubblico.

Tempo fa, ho cercato delle persone che mi potessero dare una mano con il keywording per i microstock, ovvero la scrittura di titoli e parole chiave da associare a stock images e stock footage. Volevo vedere come teste diverse dalla mia avrebbero svolto il mio lavoro per capire se, cambiando metodo, sarebbe cambiato anche qualcosa nelle vendite.
Ho preparato un lotto di circa 150 video di animali creati con le foto-trappole, chiedendo al freelance la creazione di un .csv (un file, simile a un foglio excel) con:
  • descrizione corta da 80 caratteri
  • descrizione lunga da 200 caratteri
  • parole chiave
Cercando la persona giusta su Fiverr, la prima cosa che salta agli occhi è che non c'è molta gente che si offre di fare keywording.
Alla fine ho individuato tre freelance:
  1. http://bit.ly/starcevicmarija - sicuramente molto capace in materia, purtroppo all'epoca della mia richiesta era molto impegnata e non ha potuto accettare il lavoro.
  2. http://bit.ly/enricocaschetta - nonostante il nome possa far pensare che si tratti di un Italiano, è americano, quindi chiede che si comunichi con lui in inglese. Inizialmente aveva accettato, io gli ho mandato i video con il nome in inglese e in latino dell'animale ritratto, ma dopo tre giorni ha risposto che non se la sentiva perché non era ferrato sugli animali. Mi ha comunque dato l'impressione di essere un professionista qualificato. Non lo fosse stato, avrebbe preso il lavoro consegnando qualcosa di imperfetto.
  3. http://bit.ly/moisexvii - alla fine lui è quello che ha accettato e ha portato a termine il mio lavoro ad un prezzo sufficientemente conveniente da indurmi ad accettare il rischio di testarlo.

La qualità del risultato è stata molto buona, ma sono dovuto intervenire minimamente nel .csv che mi ha fornito, sistemando alcune maiuscole mancanti. Quindi penso che lo ricontatterò in futuro.

Il freelance per elaborare i time-lapse

Il discorso cambia se si tratta di trovare qualcuno che mi aiuti a risparmiare tempo nell'elaborazione dei time-lapse.
Quando devo trasformare una sequenza di foto in un video velocizzato, l'operazione che mi porta via più tempo è la rimozione degli uccelli dalle immagini, visto che non esistono software efficaci per farlo e se non lo si fa, il video finale presenta dei puntini fastidiosi che rovinano la qualità dell'immagine.

Pochi freelance all'altezza su Fiverr

Ho usato ancora Fiverr per cercare la persona giusta. L'obiettivo, come sempre quando si cerca un freelance, è:
  • risparmiare tempo
  • pagare un costo ragionevole

Rispetto alla ricerca di qualcuno per il keywording, in questo caso è stato tutto più difficile. Ho testato parecchie persone, ma con risultati sempre molto deludenti.

Proprio per questo motivo consiglio, come detto, di reclutare le persone andando per gradi. In altre parole: se si hanno dieci time-lapse da montare, conviene passarne uno ad ogni potenziale freelance, scegliendo quelli più complicati da elaborare, così da capire subito chi effettivamente se la cava e passare il resto del lavoro proprio a lui.

Nella prima fase, nonostante avessi spiegato cosa andava fatto, mi sono trovato con:

  • immagini che presentavano ancora gli uccelli
  • aloni nella zona del fotogramma dove prima c'era l'uccello

Anche sollecitando il freelance e dando istruzioni molto dettagliate, la qualità dei risultati non è stata soddisfacente e mi ha costretto a ricontrollare personalmente tutte le foto e a intervenire su molte di queste. Quindi, tanto valeva fare tutto da solo.

Il solo freelance che mi sento di consigliare, se serve qualcuno per svolgere le operazioni preliminari sulle foto che compongono la sequenza per esportare il time-lapse, è l'unico che si è rivelato sopra la media, mandandomi dei file pronti all'uso:
Questo è il risultato:
Ovviamente, gli errori che c'erano, fatti dai freelance che poi ho scartato, li ho corretti io.

L'opinione di un altro produttore

Torno nei panni di Daniele Carrer, per condividere l'esperienza di un altro produttore, Alessandro Grandini, in tema di freelance a cui delegare una parte del lavoro con stock images e stock footage.

Questo è quanto mi ha scritto:

Nel periodo in cui riuscivo a produrre più intensamente materiale per i microstock ho delegato la compilazione di titoli e parole chiave.

L'analisi che segue è riferita soltanto:

  • alle fotografie
  • al caricamento su Shutterstock (quindi i guadagni sono sottostimati, perché le immagini poi le vendo anche su Adobe Stock).

Ho contattato diversi freelance su Fiverr per farmi aiutare. Con questi ho avuto esperienze sia positive che negative che, alla fine, mi hanno permesso di selezionare quelli più bravi.

Ho tenuto minuziosamente tutti i conti e attualmente la situazione è questa: 2464 immagini indicizzate da Freelance (ed accettate da Shutterstock), 1353 € spesi (circa 50 centesimi ad immagine), 6382 $ guadagnati (quasi 5 dollari ad immagine)

Ho provato a far fare anche qualche fotoritocco alle mie immagini per alleggerirmi di lavoro, ma non sono mai stato soddisfatto al 100%.

Comunque non ci ho rimesso: ho speso 100 euro per 34 immagini (quindi circa 3 euro ad immagine), e da queste ho ricavato 400 dollari complessivi.

Mi sono anche fatto aiutare a fotografare da amici: 280 euro spesi, con 320 immagini approvate e un ricavo di 308 dollari. Quindi per ora ho fatto una patta, ma la cosa è più recente e, come dicevo, ho escluso dal calcolo i guadagni di AdobeStock.

Conclusioni (di Daniele Carrer)

Internet ha creato milioni di imprenditori improvvisati, perché ha abbassato le barriere di ingresso per tutti coloro che vogliono provare a lanciare un business.

Oggi con cento euro si può mettere in piedi un sito internet che, potenzialmente, può vendere qualcosa a miliardi di persone in tutto il mondo. È un bel cambiamento rispetto a quando, non molti anni fa, per aprire un negozio bisognava:

  • investire la liquidazione dei propri genitori
  • o cercare una raccomandazione per farsi dare un mutuo in banca

E anche se ci riusciva, i propri clienti rimanevano geo-localizzati nel proprio Comune o nel proprio quartiere e quindi diventare grandi richiedeva:

  • anni di lavoro
  • investimenti
  • (cosa che personalmente ritengo molto più faticosa delle prime due citate) la conoscenza delle persone giuste, che in Italia tutti sappiamo cosa vuol dire.

Uno dei problemi principali della nuova categoria di imprenditori del digitale, visti i presupposti con cui nascono, è quello di non essere in grado di uscire dalla mentalità del consumatore che vuole risparmiare su tutto, perché nel loro modo di vedere il mondo, manca una considerazione che è figlia del fatto che non hanno avuto dei maestri a spiegargli le cose.

La spesa viene vista come un passaggio fine a sé stesso, ovvero come un esborso di denaro che come tale è sempre negativo, e non come il passo iniziale di un percorso che termina con un guadagno, senza il quale l'impresa fallisce e si torna nella mediocrità.

Concretamente: pagare un freelance che per 5 dollari fa un copia incolla al posto vostro per due ore, non significa spendere, ma significa guadagnare perché, in quel lasso di tempo che vi liberate, siete in grado di portare a casa molti più soldi di quelli che pagate a chi avete delegato il lavoro.

Anche se il microstock oggi non genera più i guadagni di una volta, per lo meno a chi lo interpreta male, al pari di quei giocatori di calcio che si allenano poco, fanno tardi la sera e si lamentano che l'allenatore non li convoca, ci sono molte mansioni che non ha senso fare da soli se si trova qualcuno che è in grado di svolgerle, perché tali lavori non aggiungono nulla alla propria professionalità.

Quindi, valutando i costi e i ricavi, significa che avete proprio una scarsa considerazione per voi stessi se non li delegate.

In altre parole:

anche se da imprenditori improvvisati non vi viene spontaneo cercare un freelance, fatelo lo stesso. Ne guadagnate in denaro e in vita da vivere.