Il penultimo episodio di "vendere foto e video online"
Un fotografo ha guadagnato 69 dollari su Shutterstock con una singola vendita di un'immagine stock di una bufala.
Nel 106esimo episodio di "vendere foto e video online" Daniele Carrer parla anche di:
- Vendite improvvise e anomale di stock images di una città
- Il successo che il software di grafica 3D Unreal Engine sta avendo
- Dropstock.io per misurare la domanda di contenuti nei microstock
- I migliori codec per vendere stock footage
- La convenienza di creare oggi time-lapse 8K a 60 fps
- Amazon publishing come ulteriore forma di monetizzazione per i fotografi
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Sai che descrivendo male le tue foto e i tuoi video stai perdendo soldi?
Hai l'hard disc pieno di stock images o stock footage che potresti mettere a reddito, ma non hai tempo e voglia di scrivere titoli e keyword?
Conosco chi può fare molto bene il lavoro che ti serve. Scopri di più
Unreal Engine è uno strumento gratuito che permette di creare foto e video al computer che ritraggono persone che non esistono, ma realizzate in modo talmente fotorealistico che è difficile accorgersi che sono state generate al computer.
Gianni Nitti faceva l'impiegato e, dopo anni di professione, ha cambiato lavoro diventando fotografo professionista, videomaker e produttore di microstock.
Andrea Delbò è un fotografo professionista che lavora per il mondo dell'editoria e per alcuni brand importanti.
Qualche anni fa ha iniziato a caricare contenuti nei microstock, a partire da Shutterstock, e con quest'ultimo ha ottenuto risultati importanti, a partire da un uso video si solo 8 secondi che ha incassato, fin'ora, 4200 dollari.
La storia di un videomaker che è partito con il business digitale vendendo stock footage nei vari microstock e, dopo aver ottenuto dei buoni risultati, ha ampliato i suoi business digitali diventando anche miner di bitcoin e podcaster.
In un mondo che cambia ogni giorno, per fare professionalmente il fotografo o il videomaker non basta essere bravi, bisogna sapersi adattare al business, digitalizzandosi e lasciandosi alle spalle quei lavori che la tecnologia cancella.
Adobe Stock, in ritardo rispetto ad altri microstock, ha iniziato ad accettare stock images e stock footage editoriali, ma solo dai contributor con più di 1000 download e, comunque, non consentendo di caricare foto e video di persone riconoscibili, ma solo di loghi e altri elementi protetti da copyright.
Etsy consente a fotografi e illustratori di guadagnare vendendo le loro creazioni sia come stampe che come file digitali.
Un illustratore racconta come con poco lavoro si sia aperto una nuova fonte di monetizzazione realizzando nel tempo libero illustrazioni con l'Ipad che poi rivende su Etsy.
Il microstock è il business digitale più facile per gli amanti della fotografia che vogliono guadagnare, ma è solo il primo passo per far soldi con internet.
In questo episodio un fotografo non professionista di Firenze spiega come vuole mettere in piedi un business con i turisti che visitano la sua città.
Il microstock per i fotografi non serve solo a guadagnare, ma permette di continuare a lavorare imparando come fare business con la fotografia e la ripresa video nel mondo digitale.
Nel 97esimo episodio di vendere foto e video online, Daniele Carrer racconta le storie di diversi produttori, alcuni con guadagni di migliaia di euro alle spalle, altri con incassi irrisori, ma che grazie al microstock hanno trovato stimoli per portare attività che li arricchiscono (a differenza di altre che si fanno nel web).
Un appassionato di fotografia e videomaking che ha iniziato 8 mesi fa, nel suo tempo libero, a caricare contenuti nei microstock, ha raggiunto 500 dollari di incasso. Ne vale la pena o è meglio fare altro se la fotografia o la ripresa video sono il proprio hobby preferito?
Shutterstock dopo la rimodulazioni delle commissioni che assegna a fotografi e videomaker, e il lancio degli abbonamenti low cost, sta ricevendo elogi e critiche dai produttori.
Tra chi si lamenta, c'è chi fa notare che Shutterstock ha anche alzato insensatamente il livello della selezione delle immagini e dei filmati che accetta per la vendita, nonché che i guadagni in questi ultimi mesi sono diminuiti parecchio.
L'offerta commerciale di Pond5 nei confronti dei clienti presenta molte differenze rispetto a quella di Shutterstock, soprattutto in tema di immagini stock che, a differenza dello stock footage, Pond5 vende pochissimo.
Questo si ripercuote anche nel rapporto con fotografi e videomaker che vendono i loro contenuti e ai quali Pond5 garantisce royalty decisamente maggiori e un rapporto di lavoro più improntato alla correttezza.
I guadagni del microstock rappresentano una rendita passiva, quindi permettono a fotografi e videomaker di guadagnare anche mentre fanno altro.
Questo, ovviamente, può avvenire solo se si professionalizza la produzione: creando delle procedure di lavoro, usando gli strumenti che permettono di capire quali sono i soggetti più redditizi e migliorando la qualità del keywording.
La Legge di Pareto prevede che dal 20% del lavoro provenga l'80% dei risultati. Questo riguarda ogni imprenditore digitale, fotografi e videomaker che vendono contenuti nei microstock compresi.
Con lo stesso principio, una teoria sostiene che Shutterstock abbia ridotto le sue royalty per cercare di svantaggiare l'80% dei produttori, quelli più infruttuosi, a vantaggio degli altri che, essendo le nuove commissioni assegnate in base alla quantità di vendite, possono invece aumentare i loro guadagni.
La posizione lavorativa migliore in cui si può mettere un fotografo è quella di non essere in balia delle decisioni degli altri, siano questi le agenzie di microstock o la concorrenza low cost che svaluta la loro professionalità.
Riuscirci non è per niente facile, perché richiede investimenti in termini di studio, ore lavorate e soldi.
Molti fotografi e videomaker si stanno mobilitando per boicottare Shutterstock, dopo la rimodulazione delle royalty che ha stabilito.
In realtà, boicottaggi, proteste e scioperi, nell'epoca del business digitale non servono a nulla, se non a far credere importanti i promotori di questi.
Togliendo il proprio portfolio da Shutterstock si aggiunge alla perdita dei guadagni derivanti dal taglio delle commissione, anche la perdita di tutto il resto.
Shutterstock rimodula le commissioni che paga ai fotografi e ai videomaker sulle vendite di stock images e stock footage, creando degli scaglioni che penalizzano i produttori.
La tendenza generale del mondo del microstock si conferma essere quella di abbassare i guadagni di chi crea i contenuti, visto anche il venire meno della concorrenza tra agenzie nell'accaparrarsi i migliori contributor.
Il microstock è un business che fotografi e videomaker possono usare anche per trovare nuovi clienti.
Un produttore che carica le sue immagini su Shutterstock ci spiega come, grazie a un'impostazione della sua area utente, sia riuscito a lavorare per una multinazionale israeliana che commecializza cosmetici e che aveva apprezzato gli scatti che aveva fatto a quel genere di soggetto.
Istockphoto negli anni è diventata un'agenzia talmente irrispettosa dei fotografi e dei videomaker che oramai vende immagini e filmati ad un prezzo irrisorio.
Un ascoltatore del podcast in un anno ha venduto 1450 foto che gli sono state pagate solo 21 dollari a causa di partnership che la stessa Istockphoto ha con servizi online low cost che, tra quanto propongono ai loro clienti, hanno anche immagini stock e stock footage.
Nell'ultimo periodo, a causa delle limitazioni al movimento, molte Aziende che producono contenuti, in particolare modo giornali e produzione televisive, sono passate dal creare contenuti in casa all'acquistarli nei microstock.
Quindi chi pubblica stock images e stock footage, specie quelli legati al corona-virus ha ottenuto un notevole aumento delle vendite, in particolar modo di licenze estese.
Lo strumento di grafica Canva ha appena incluso nel suo abbonamento la possibilità di scaricare illimitatamente milioni di immagini stock per solo 12 euro al mese.
La storia di un fotografo che, mentre faceva una cosa che fa tutti i giorni, ha pensato di creare un'immagine stock ed è riuscito a venderla subito.
L'equivoco a cui molti credono è che per guadagnare con internet si debba diventare influencer. Di fatto però ci sono mille modi migliori per riuscirci, molti dei quali hanno basi solide e sono conseguenza di una comunicazione basata su fotografie e riprese video.
La storia di un'appassionata di fotografia che ha venduto la sua prima immagine stock solo 4 giorni dopo averla caricata su Adobe Stock, cosa non semplicissima al giorno d'oggi in un mercato come quello delle stock images in cui alcune agenzie hanno già più di 300 milioni di foto in vendita.
Il microstock, ovvero la vendita di foto e video online, si divide tra notizie che danno grande speranza a fotografi e videomaker, come i continui aumenti dei fatturati delle agenzie, ed eventi che fanno preoccupare, come l'introduzione di politiche commerciali aggressive di certi siti e il lancio di strumenti che sembrano essere in grado di sostituire una parte del lavoro degli stessi fotografi, come generated.photos.
Grazie al microstock migliaia di fotografi e videomaker guadagnano online. Tanti però ottengono meno di quello che potenzialmente potrebbero incassare perché, nella scelta dei soggetti, fanno l'errore di voler credere che i compratori vogliano il genere di foto e video che a loro piace creare.
La stessa cosa accade con tutti gli altri aspetti della produzione (keywording, scelta delle agenzie, prezzi, ecc.).
I risultati per chi inizia a vendere stock images e stock footage si vedono dopo mesi, ma per quelli che, nonostante questo, continuano a produrre, se studiano e lavorano con metodo, alla fine le vendite arrivano.
Adobe Stock regala, fino a fine anno, ai produttori di stock images o di stock footage che riescono a farsi selezionare almeno 300 foto o 300 video, l'intera Creative Cloud, o alcuni software di questa.
Saper fotografare e saper far riprese video è la chiave per avere successo nel business, in un mondo che comunica sempre più con le immagini e i filmati. E il microstock è la palestra migliore per capire i meccanismi con cui avere successo nel web.
Con il lancio dell'area abbonamenti di Storyblocks molti sostengono che i guadagni di fotografi e video maker potrebbero scendere. In realtà, indipendentemente da quello che succederà, imparare a vendere stock images e stock footage, che è un'attività il cui successo non è solo legato alla qualità tecnica di quello che si produce, è il primo passo di un business che può permettere a tantissimi fotografi di vivere facendo quello che amano.
Storyblocks sta cambiando profondamente il suo sito. Dopo aver reso disponibile per la vendita in abbonamento una quantità maggiore di contenuti, ha deciso di chiudere il Marketplace, sia delle stock images che dello stock footage.
Così molti produttori che avevano investito il loro tempo per costruirsi un portfolio su Storyblocks vanificheranno i loro sforzi.
Storyblocks inizia a vendere in abbonamento i video dei produttori che fino ad oggi hanno contribuito solo all'area del loro sito, il marketplace, dove lo stock footage viene venduto ad un minimo di 79 dollari.
Le vendite in abbonamento, però, possono generare ai videomaker anche solo pochi centesimi di dollaro, perché con queste il compratore può scaricare un numero illimitato di filmati.
Gli abbonamenti sono oramai offerti dalla maggior parte delle agenzie che vendono stock images e stock footage: convengono a tutti i compratori che acquistano molti contenuti, ma ai produttori convengono?
Scopri la storia di un videomaker che ha guadagnato solo 60 centesii per una vendita di stock footage su Shuterstock.
Shutterstock ha nella sua collezione foto scaricate da siti di immagini gratuite, rivendute senza il consenso del fotografo che le ha scattate. In più, non si sa come, pubblica in alcuni casi la stessa foto su più account, a riprova che ci sono produttori che fanno i furbi e la stessa Shutterstock non se ne accorge.
Black Box permette ai videomaker di caricare dei video grezzi che poi il servizio monta ed esporta sotto forma di stock footage, curando anche la descrizione e la distribuzione di questi su più agenzie.
Pond5 fa ha precisato che i produttori possono caricare solo una parte dei loro contenuti in esclusiva, mettendo però dei paletti abbastanza stretti nel caso qualcuno opti per quell'opzione.
Pond5 ha lanciato un programma con cui chiede ai produttori di optare per l'esclusività in cambio di percentuali più alte sulle royalty.
Sono usciti due strumenti per aumentare le vendite nei microstock: un tracciatore che dà la traiettoria del sole sulla mappa in qualsiasi giorno dell'anno e un sito che compila automaticamente i titoli di foto e video sfruttando l'intelligenza artificiale.
Shutterstock ha pubblicato i trend dell'anno e ha lanciato una nuova collezione low cost di stock footage, dedicata a clienti che usano i video in un'unica piattaforma, adeguandosi a quanto già fatto da Pond5 e altre agenzie.
Flat tax e regime forfettario sono due novità fiscali che possono aiutare fotografi e videomaker, non solo produttori di microstock, a lavorare meglio.
In un Paese che poco ci ha abituati a provvedimenti favorevoli a chi si dà da fare, finalmente calano la burocrazia e la tassazione che, per chi crea stock images e stock footage, spesso in passato hanno avuto come conseguenza la mancata dichiarazione delle royalty ricevute.
La storia di una fotografa non professionista che, nelle pause del suo lavoro precario da impiegata, occupa il tempo per produrre microstock e studiare il business digitale, con il sogno di diventare una produttrice a tempo pieno.
Il microstock è dato per morto da molti anni, ma i fatturati delle agenzie crescono e quelli che guadagnano sembrano non esistere (perché sono impegnati a produrre e non vanno nei forum a discutere).
Un produttore che mi ha scritto sostiene che la vendita di foto e video online è al tramonto. Lo stesso giorno ho ricevuto anche il messaggio di un altro produttore (principiante) che ha incassato 440 dollari in una notte su Pond5.
Arcangel Images e Trevillion sono agenzie che vendono foto e illustrazioni a prezzi alti e con modalità diverse dai loro concorrenti.
Un ascoltatore le ha scoperte e le ha testate, condividendo la sua esperienza.
Le agenzie di microstock hanno abbassato il livello delle selezioni dei contenuti che accettano, ma questo non vuol dire che sia più facile vendere, perché la quantità di stock images e stock footage presente online, implica che chi non appare in cima ai risultati che vengono mostrati ai compratori, non ha possibilità di guadagnare.
L'episodio parte con la storia di un produttore che ha sperimentato sulla sua pelle questo cambiamento.
Il microstock è un ottimo modo per monetizzare la passione per la fotografia e la ripresa video. Per riuscirci però non basta comportarsi da amatori, ma serve professionalizzare la produzione. Se non lo si fa non si ottiene nulla.
La puntata inizia con la storia di un produttore che ha creato una discreta quantità di stock images e stock footage ma in 6 mesi non ha portato a casa (quasi) nessuna royalty.
L'unico modo per guadagnare con il microstock, in un'epoca di concorrenza crescente come succede oggi, è non improvvisare e comportarsi come professionisti che hanno le idee chiare e costruiscono un progetto per realizzarle nella maniera più efficiente possibile.
Questo deve partire dalla scelta dei soggetti, dalla creazione di procedure di lavoro strutturate e dalla velocizzazione della fase di keywording grazie agli strumenti digitali che possono fare quel lavoro al posto del fotografo.
Il microstock è composto da 4 fasi: pianificazione, produzione, post-produzione e keywording. Il segreto per guadagnare è capire subito cosa non vende. Per farlo non serve l'intuito, ma basta usare uno strumento gratuito che se si digita una parola chiave dice quante possibilità di vendere ha il soggetto che la contiene.
Nonostante da tempo si dica che il mercato delle stock images sia saturo, in questo episodio Daniele Carrer racconta la storia di un'architetto con la passione per la fotografia che ha iniziato con il microstock un paio d'anni fa e, ritagliandosi spazio in una nicchia, è riuscita ad arrivare a guadagnare due mila euro al mese vendendo foto online: molti più di quelli a cui può puntare oggi con la sua professione.
I guadagni derivanti dalla vendita di stock images e stock footage sono, almeno inizialmente, modesti rispetto a un normale stipendio.
Pur essendo una grande tentazione cambiare vita partendo dalla lettera di dimissioni dal lavoro che non si sopporta, se si fa così sperando di vivere di microstock si rischia nei mesi successivi alla scelta di pentirsi di quello che si è fatto.
Vendere online foto di montagna e preoccuparsi degli scarsi guadagni è il tipico errore che fa il principiante che prova a guadagnare con le stock images e la sua passione per la fotografia, ma sbaglia completamente i soggetti.
Dreamstime è sempre stata un'agenzia di medio livello per i produttori di foto e video, ma con i recenti cambiamenti dell'interfaccia utente è migliorata sia per dal punto di vista di chi acquista sia da quello di chi vende contenuti.
La concorrenza nella vendita di foto e video online è aumentata talmente tanto, che alcuni produttori, pur caricando nuovi contenuti, non riescono a guadagnare di più, il microstock però, nel giro di qualche anno, diventerà l'unico business possibile per la gran parte dei fotografi e dei videomaker.
Google ha appena lanciato uno strumento che, attraverso l'intelligenza artificiale, riconosce le keyword da associare alle foto. Un'utilità che permette a chi vende stock images e stock footage di risparmiare tempo per spedire i propri contenti ai microstock.
Il mondo del microstock è in continua evoluzione, con agenzie che si espandono come Videoblocks/Storyblocks, altre che chiudono come Artbeats e le classiche Pond5 e Shutterstock che continuano a vendere.
Ho guadagnato più di 100 mila euro vendendo foto e video online. Oggi la gran parte dei produttori storici sostiene che sia impossibile vendere come una volta. In realtà le cose non stanno proprio così.
E' uscito uno strumento che permette con una precisione mai raggiunta prima di interpretare le foto ed associare a queste le parole chiave relative ai soggetti ritratti: ore di lavoro risparmiate per chi vende stock photography.
Dreamstime è sempre stata un'agenzia di medio livello per i produttori di foto e video, ma con i recenti cambiamenti dell'interfaccia utente è migliorata sia per dal punto di vista di chi acquista sia da quello di chi vende contenuti.
Shutterstock, Pond5, Videoblocks e le altre agenzie pagano i produttori con Paypal senza addebitare nessuna spesa d'incasso. Il problema è che Paypal fa la cresta sul cambio dollaro/euro, ma c'è un modo per evitarlo.
La storia di un ex fotografo professionista, che poi ha scelto altre strade professionali, ma un giorno si è ritrovato disoccupato perché la sua Azienda ha "ristrutturato" ed è rinato grazie alla fotografia stock.
La concorrenza tra microstock e tra produttori ha portato ad un aumento enorme dei fatturati totali delle agenzie, ma anche ad un abbassamento dei prezzi di vendita delle stock images e dello stock footage. Anche per questo oggi Shutterstock paga spesso pochi centesimi a vendita.
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Ascolta anche i primi 47 episodi: più di 15 ore di consigli per aumentare i tuoi guadagni nella vendita di foto e video online, insieme a testi, link e contenuti extra.
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Il podcast sarà consultabile immediatamente dopo l'acquisto in un'area riservata che include i 47 episodi, i testi degli stessi e altri episodi esclusivi per imparare a vendere foto e video online.






La scaletta dei primi 47 episodi del podcast
Episodio 1:
Come funziona il microstock
Tutti possono vendere le loro foto e i loro video online. Da anni esistono delle Agenzie che forniscono:
- siti internet
- agenzie pubblicitarie
- produzioni televisive
con immagini e filmati.
La tecnologia ha permesso a chiunque di creare contenuti di qualità idonea alla vendita. Anche chi possiede un semplice smartphone può farlo.
In questo episodio introduco questo mondo spiegando che, per guadagnare, non è importante solo la tecnica, ma anche la conoscenza del mercato.
Episodio 2:
Bastano 1500 euro di attrezzature
Il produttore di foto e video da vendere online, grazie alla tecnologia, non è più il grande studio di produzione con altissimi budget.
Una miriade di:
- videomaker
- fotografi
amatori e professionisti, in tutto il mondo, guadagna anche decine di migliaia di euro all'anno creando contenuti con attrezzature che costano molto meno di quello che incassano in un solo mese.
Episodio 3:
Full frame o APS-C?
Ci sono delle grandi differenze tra utilizzare:
- una reflex full frame
- una reflex con il sensore APS-C.
Per vendere foto e video online bisogna scegliere l'attrezzatura giusta in base alla tipologia di soggetti che più si pensa di riprendere.
Con esempi concreti legati ad alcuni dei viaggi che ho fatto nelle grandi città, dimostro come le reflex con il sensore APS-C sono nettamente più indicate per riprendere le grandi Capitali europee, anche se non possono contare sulla stessa qualità di ripresa.
Episodio 4:
Le foto che vendono
Creare microstock:
- non è un'arte
- è un business.
Per questo le foto e i video che un nuovo arrivato potrebbe pensare che vendano, quasi sempre, invece non generano royalties.
Nell'episodio racconto di alcuni case study relativi a soggetti paesaggistici, in particolare la mia esperienza a livello di vendite con:
- le Dolomiti
- le spiagge della Sardegna
e, rispondendo ad un ascoltatore che ha scoperto il microstock da poco, gli spiego la strategia da seguire per valorizzare un archivio di footage legato alla produzione di videoclip musicali.
Episodio 5:
Foto e video che valgono miliardi
Il mercato della vendita di foto e video online cresce ogni anno a ritmi che già oggi l'hanno portato a valere miliardi di dollari. Nel 2014 Adobe comprò Fotolia, che era una buon agenzia ma di sicuro non la più importante, per 800 milioni di dollari, fatto che dimostra che il futuro di chi vuole guadagnare producendo video e foto passa attraverso il caricamento dei propri contenuti nei siti di microstock.
Episodio 6:
Perché non cominci a fare anche video?
Creare:
- stock footage
- oltre che immagini stock
significa moltiplicare per 10 i propri guadagni. Per una singola ripresa del palazzo dove ha sede la Banca Centrale Europea a Francoforte ho guadagnato 800 dollari, sommando le royalties di:
- Pond5
- Shutterstock
- altre Agenzie.
Se mi fossi limitato alle foto non mi sarei ripagato nemmeno il pullman dall'aeroporto al centro.
Episodio 7:
Come riprendere le città italiane
Quanto si guadagna riprendendo le città Italiane?
L'Italia è piena di luoghi famosi e frequentati dai turisti, ma vale la pena riprenderli per poi rivendere foto e video nei siti di microstock?
Sono domande che in tanti si fanno, e in questo episodio cerco di dare a queste una risposta.
Episodio 8:
La medusa di Valencia
Riprendendo i soggetti che ci circondano a volte si possono guadagnare cifre inaspettate. Anni fa ho ripreso per pochi secondi con una telecamera amatoriale una vasca dell'acquario di Valencia con all'interno una medusa, e mi sono ripagato:
- il biglietto di ingresso per due persone
- il tempo perso per farlo
con le vendite di stock footage su Istockphoto.
Episodio 9:
Fatevi sempre pagare per il vostro lavoro
Nella società, in particolar modo nel business legato alla:
- fotografia
- videomaking
si sta diffondendo sempre di più la pratica di:
- non pagare chi lavora
- ridurre le professionalità più serie a confrontarsi nella guerra del prezzo con gli improvvisati del mestiere che chiedono cifre irrisorie.
Essere un produttore di microstock significa stare alla larga dai siti che regalano foto e video, e anche dalle collezioni molto economiche che non possono garantire a chi mette in vendita lì i propri contenuti una remunerazione adeguata.
Episodio 10:
Riprendere l'hotel e ripagarsi il soggiorno
Un buon produttore di microstock sa cogliere tutte le occasioni che gli si presentano per creare:
- stock images
- stock footage
da vendere nei siti delle Agenzie.
In questo episodio racconto come, in seguito ad un contrattempo avuto con la prenotazione di un hotel, ho creato dei video che, una volta venduti, mi hanno ampiamente ripagato del costo del pernottamento (e non solo di quello).
Episodio 11:
Posso toglierti ogni dubbio
Se si caricano contenuti su Shutterstock e Pond5, conviene impostare su quest'ultimo lo stesso prezzo (imposto) a cui l'agenzia concorrente li vende?
Videoblocks accetta video esportati con il codec animazione?
Se ci sono persone davanti ad un monumento che sto riprendendo, devo impostare la licenza editoriale?
Queste sono alcune domande a cui rispondo nell'episodio. In più cerco di spiegare i motivi per cui un ascoltatore ha venduto centinaia di volte una foto che pensava non sarebbe nemmeno stata accettata.
Episodio 12:
Il mercato democratico del microstock
La forte concorrenza tra Agenzie che vendono stock footage e stock images è garanzia, per i migliori produttori, di ricevere percentuali di royalties elevate:
- Videoblocks
è riuscita ad entrare pochi anni fa nel mercato del microstock solo perché ha garantito a chi pubblicava i suoi contenuti nella sua collezione il 100% dell'incasso delle vendite che generavano e la possibilità di trasferire con un clic le schede tecniche del footage già caricato su Pond5 o Shutterstock.
Episodio 13:
Sono l'uomo più cattivo del mondo
Vendere foto e video online è un lavoro che, non avendo selezione all'ingresso, è svolto da gente che lo interpreta in maniera poco professionale. Quindi, persone come me, vengono spesso attaccate, in quanto colpevoli di spargere troppa conoscenza e causare un aumento della concorrenza tra produttori.
In questo episodio, tra le altre cose, leggo una carrellata di commenti apparsi sul web dopo l'annuncio della mia partecipazione ad un incontro organizzato dall'associazione fotografi professionisti (TAU visual) e dall'Istituto Europeo del design di Milano.
Episodio 14:
Microstocker i nuovi rapper
Tanti fotografi e videomaker che entrano nel mercato del microstock pensano da subito che questo sia una professione, ma interpretando il lavoro nel modo sbagliato, senza:
- cercare di capire il mercato
- creare processi produttivi efficienti
la vendita di foto e video online rimane per molti solo un hobby (poco) retribuito. O un ottima scusa per non fare niente di buono nella vita.
Episodio 15:
Non avere paura della concorrenza
Il microstock è un settore sempre più competitivo, ma battere la concorrenza è possibile se:
- si studia il mercato
- si creano procedure di lavoro efficienti
per creare stock footage e stock images.
L'aspetto tecnico della fotografia è importante, ma non è l'elemento che più di ogni altro determina la quantità di guadagni generabili dai contenuti. Solo chi lo capisce riesce a fare del microstock una fonte di reddito importante che può migliorare la vita.
Episodio 16:
Arriva Videoblocks enterprise
Con Enterprise, Videoblocks introduce le licenze estese, ovvero il riconoscimento del diritto del compratore di utilizzare i contenuti acquistati in progetti ad alto budget, in cambio di un prezzo d'acquisto più alto e garantendo al produttore dello stock footage una commissione di vendita del 60%.
Quelli di Videoblocks/Storyblocks sono riusciti, in anni in cui il mercato del microstock sembrava saturo di Agenzie, a ritagliarsi uno spazio tra i compratori di contenuti e tra i videomaker/fotografi, garantendo a quest'ultimi nella loro collezioni principale:
- commissioni del 100% sulle vendite
- semplicità nella fase di keywording.
Episodio 17:
È sempre più difficile creare microstock
Pond5 sta iniziando ad alzare i livello dei contenuti che seleziona, visto che la concorrenza tra produttori di foto e video è sempre più alta ed è oramai molto difficile creare stock footage e immagini stock che rappresentino qualcosa di diverso rispetto a quello che già si trova in vendita.
In questo episodio parlo anche del:
- Global Partner Program di Pond5
Un programma di vendita con il quale Pond5 redistribuisce i contenuti dei produttori su altri siti.
Episodio 18:
Modernità e fotografi italiani
Tanti fotografi italiani interpretano il loro lavoro denigrando la modernità ma, a differenza dei tassisti con Uber, quegli stessi fotografi non possono nemmeno contare su una forza contrattuale che può prolungare la loro agonia professionale.
Queste persone credono erroneamente che:
- il microstock sia la ragione principale del calo dei lavori su committenza.
- Amazon sia il motivo per il quale non vendono più macchine fotografiche
Tutte idee legittime, ma che in un quadro generale serio della professione, dovrebbero essere valutate a fianco alle nuove opportunità che quest'epoca tecnologica aggiunge a quelle tradizionali.
Episodio 19:
Non è un peccato guadagnare
Il web porta certa gente a pensare che sia lecito aspettarsi che tutto sia gratis. Invece ,se si interpreta professionalmente il proprio lavoro, si impara che i servizi a pagamento, molto più di quelli gratuiti, sono in grado di migliorare la vita delle persone.
Imparare da un corso a fare delle cose o, meglio ancora, a guadagnare, implica che la vera perdita per sé stessi non sia spendere soldi per acquistarlo, ma risparmiarli non usufruendo degli insegnamenti contenuti in questo.
Episodio 20:
L'impero dei film amatoriali
Creare sul web un business legato al video o alla fotografia non è alla portata di tutti, vista l'enorme concorrenza che c'è nel settore.
In questo episodio racconto i retroscena del sito in cui vendo direttamente i film amatoriali storici girati su pellicola 8 mm che compro in giro per il mondo e restauro. Un business che è partito come vendita di stock footage nelle agenzie e, raggiunto un certo livello di qualità, è riuscito a diventare un progetto parallelo di vendita:
- diretta
- automatizzata
che sta contribuendo ad aumentare i miei incassi.
Episodio 21:
Girare microstock in due
Per guadagnare con il microstock, la considerazione da cui partire è che essere dei
- bravi imprenditori
è decisamente più importante di essere dei
- fotografi o videomaker tecnicamente impeccabili.
Ci sono semplici decisioni che, se prese nel modo sbagliato, possono interrompere una carriera ancor prima che questa inizi, quindi è fondamentale ascoltare i consigli di chi, su quelle stesse decisioni, ci è passato tanti anni prima.
Episodio 22:
Vendere foto e video senza agenzie
Creare un sito dove vendere
- le proprie foto
- i propri video
senza bisogno di rivolgersi alle agenzie di microstock, è possibile, ma serve avere un'idea differenziante per dare ai compratori un motivo per acquistare contenuti in una piattaforma diversa da quelle che usano di solito.
I primi passi per farlo sono:
- aprire un canale Youtube
- comprare un dominio
per cominciare a pubblicare video "sporcandoli" con un watermark che fa apparire in sovripressione su quegli stessi video l'url che si è comprato.
Se si riesce a riempire il canale di filmati e si riceve qualche contatto da persone interessata all'acquisto, in modo tale da avere la dimostrazione che quello che si fa ha un senso commerciale, allora si può passare alla fase successiva:
- creare il sito
- automatizzare il processo di vendita e consegna delle immagini stock o dello stock footage.
Episodio 23:
Come entrare nel mondo digitale
Il microstock è per un fotografo il modo migliore per entrare nel business digitale perché, una volta partiti, tale business può anche andare oltre le stock images.
La cronaca è piena di notizie che dimostrano che il mondo del lavoro non è più fondato su certezze che c'erano anche solo 5 anni fa, e si sta muovendo verso modelli di business basati sul digitale.
In questo episodio racconto la storia di un fotografo amatoriale che grazie alle immagini stock e alla sua intraprendenza ha trovato nuove opportunità professionali.
Episodio 24:
Ogni giorno bisogna imparare
Il business del microstock obbliga i produttori ad aggiornarsi di continuo, perché dietro l'angolo c'è sempre:
- un nuovo concorrente in arrivo
- una regola che è cambiata.
Fare l'imprenditore nel mondo del digitale, non prevede che per avere successo ci sia bisogno di raccomandazioni e favoritismi, ma solo di mettere in campo:
- tanta qualità
- tanta perseveranza.
Episodio 25:
Compro la tua foto per rivenderla
Se ci sono loghi, volti o insegne luminose basta solo pubblicarli con licenza editoriale per non incorrere in problemi di copyright?
Vorrei caricare dei video realizzati con la GoPro Hero4 black su Videoblocks. La cosa che mi lascia perplesso è la dimensione del file finale. Possibile che per soli 4 secondi di video un .mov pesi oltre 50 mb?
Ho comprato dei video da un regista che conosco per poterli vendere come stock footage con il mio profilo. Secondo te che tipo di accordo è necessario?
Abito in una zona piena di fabbriche e piccoli artigiani che fanno i lavori più disparati, dal macellaio al calzolaio. Potrebbe avere un senso concentrarsi su video, passami il termine, “industriali”?
Ho visto che pond5, quando carichi in 4k, adesso dà all’acquirente l’opzione di scaricare il file in HD. Quindi conviene caricare a quella risoluzione, giusto?
Conviene rendere pubbliche le Collections di Pond5?
Se io, compratore/produttore, comprassi dello stock footage, diventerei proprietario di quei video. Chi mi impedirebbe allora di eliminare i primi due/tre secondi e rimetterlo in vendita come prodotto mio?
Nel XXV episodio rispondo a queste e ad altre domande sul microstock.
Episodio 26:
Eliminate le distrazioni dal business
Organizzare la produzione di microstock, riuscendo ad evitare tutte le distrazioni, aumenta i guadagni di foto e video ben più di quanto lo faccia la tecnica.
In questo episodio parlo di questo, e rispondo anche a delle domande:
Multcloud.com è un buon servizio per spedire le foto?
Cosa ne pensi della GoPro HERO5 per il microstock?
Ho una Nikon D7000 e posso scegliere solo il formato full hd a 24p e non 25p. Posso lasciarlo a 24p e caricarlo su Pond5?
Sul tuo sito dici che non bisogna post-produrre i video. Ma che tipo di picture control consigli in fase di ripresa?
Episodio 27:
Fotografia offline Vs fotografia online
Creare immagini da vendere nei siti di microstock richiede un cambiamento di
- mentalità
- procedure
a chi ha sempre fatto il fotografo. Oltre a spiegare perché questo succede, nell'episodio rispondo anche a queste domande:
Cosa ne pensi della vendita di filmati attuali registrati con pellicola super 8 e digitalizzati?
Sono stato diversi mesi in Sud America e ho accumulato un sacco di materiale video. Proporre un montato alle agenzie di viaggio potrebbe essere un'idea?
Ho visto in alcuni video un effetto che si chiama Ken Burns, lo conosci? Sai se è difficile da realizzare con Premiere? Potrebbe essere una tecnica carina per ravvivare qualche time-lapse?
Ho una Canon EOS 600d, ma vorrei passare ad una reflex che registra video in 4k. Come macchina cosa mi consigli?
Ha senso mettere in vendita lo stesso time-lapse sia nelle forma statica, che facendo uno zoom-in costruito in After Effects?
E' vero che servono almeno 6 mesi per vendere una foto una volta caricata?
Episodio 28:
Il futuro non è domani
Avere fretta di guadagnare nel microstock, come in qualsiasi altro business legato al digitale, è il primo presupposto perché le cose vadano male, visto che i risultati economici si vedono sul medio-lungo periodo e cercare di portare i soldi a casa subito comporta la creazione di una strategia che:
- dà difficilmente risultati anche nell'immediato
- non ha possibilità di avere successo alla lunga.
Episodio 29:
Fotografia matrimoniale mai
Fotografare e riprendere matrimoni significa:
- lavorare in un settore governato da aste al ribasso
- avere come concorrenti gente che si svende per 50 euro al giorno.
Le stesse logiche valgono oggi anche nel settore dei filmati industriali, per lo meno in quelli dai budget non elevati.
Saper fotografare e saper riprendere significa avere un potenziale espressivo che può valere decine di migliaia di euro l'anno se si sa usarlo nella direzione giusta, che non significa solo creare microstock, ma anche portare avanti altri tipi di business legati ad internet.
Episodio 30:
4 ore a settimana 3000 dollari al mese
Dopo anni di sacrifici il microstock mi occupa oggi per poche ore a settimana, permettendomi di:
- guadagnare quello che mi serve per vivere degnamente
- creare nuovi business.
Vendere foto e video online rappresenta una rendita passiva che grazie ai vantaggi che produce, se si lavora bene, può cambiare la vita in meglio.
Episodio 31:
La matematica del business
Il microstock viene spesso scambiato per un hobby, quindi gran parte delle persone che vendono foto e video online evitano di rispondere alle tipiche domande che si deve fare chiunque voglia creare un business sano:
quanto bisogna farsi pagare per un'ora di lavoro?
Quante ore al giorno si può produrre sul totale delle ore che si lavora?
Quante spese sono state affrontate per generare quell'entrata?
In questo episodio cerco di mettere un po' di chiarezza in quest'ambito.
Episodio 32:
L’eredità digitale
Foto e video pubblicati nei microstock come:
- Pond5
- Shutterstock
- Videoblocks
sopravvivono all'autore che li ha creati, venendo tramandati ai suoi eredi mentre generano ancora guadagni.
Cosa bisogna fare per evitare problemi nei lasciti ereditari?
Episodio 33:
Perché Shutterstock approva tutti i miei contenuti?
C'è un'opinione condivisa sui forum di microstock:
le agenzie stanno alzando il livello della selezione dei contenuti che i produttori inviano.
Ma è proprio vero?
In questo episodio speciale, creato solo con le risposte alle domande più comuni dei produttori di microstock, rispondo a:
Come si realizza la messa a fuoco su due piani diversi?
Negli hyperlapse, mano a mano che si va avanti, bisogna lavorare sullo zoom per non far uscire il soggetto dall'inquadratura?
C'è un metodo per caricare il portfolio di Shutterstock su Bigstockphoto?
Episodio 34:
La mentalità digitale
Mettere la propria professionalità su internet significa avere potenzialmente:
- milioni di clienti
- migliaia di concorrenti.
Tutti presupposti che 20 anni fa erano impensabili e che comportano che per non rimanere scottati dal mondo che sta vendendo avanti si debba dimenticare tutto quello che si crede di sapere a livello di business e ricominciare da capo.
Questo oggi vale anche per la fotografia, non solo quella legata al microstock dove vigono i concetti di:
- scalabilità
- rendita passiva
che possono cambiare la vita delle persone, almeno di quelle che vogliono imparare ad usare la tecnologia.
Episodio 35:
Clienti che non pagano: cosa fare?
Mettere il proprio business nel mondo digitale è l'antidoto a tanti mali odierni per chi fa seriamente impresa, anche nel campo della fotografia e del video.
La soluzione ai cattivi pagatori, che oramai sembrano diventati la regola in Italia, non è l'Avvocato e non è nemmeno perdere tempo a rincorrerli. E':
- creare una tipologia business che permetta di evitarli
- svolgerlo su internet, dove le procedure di pagamento e i clienti stessi sono diversi.
Episodio 36:
Essere meglio dell'Italiano medio
Il web è pieno di persone che promettono soluzioni miracolose, ma il modo più efficace per avere una vita migliore di chi ci circonda è:
- studiare
- lavorare
mentre gli altri riposano e si divertono.
Non è un sacrifico che dura tutta la vita, ma per avere successo nei nuovi business come la vendita online di foto e video, bisogna passare i primi tempi faticando e senza vedere risultati.
Episodio 37:
Otto giorni per vendere su Videoblocks
Videoblocks è l'agenzia più nuova tra i microstock, e proprio per questo motivo permette anche a chi ha appena scoperto lo stock footage di guadagnare in tempi più brevi, senza i favoritismi che i motori di ricerca delle Agenzie come:
- Pond5
- Fotolia
- Shutterstock
fanno ai contributor di lunga data.
In questo episodio, tra i tanti quesiti, rispondo alle seguenti domande:
Conviene incassare subito i soldi guadagnati nelle agenzie?
Aumentando le visite al proprio portfolio con la SEO, le agenzie fanno salire i miei contenuti nelle ricerche?
Con After Effects potrei creare dei video in compositing, aggiungendo elementi 3d realistici. Credi che potrebbe valer la pena realizzare footage del genere?
Ho installato un profilo colore technicolor cinestyle sulla mia Canon. Secondo la tua esperienza le foto scattate con questo vanno bene per i microstock?
Episodio 38:
Perché vendo solo time-lapse perfetti
Il mondo dello stock footage oggi è così concorrenziale che per vendere un contenuto relativo ad un soggetto c'è bisogno di:
- una realizzazione impeccabile
- un'idea differenziante.
Purtroppo sono finiti gli anni in cui bastava impiegare mezz'ora per riprendere un time-lapse notturno dell'Arco di Trionfo e, senza tanta fatica, guadagnare migliaia di euro, come mi è effettivamente successo in passato.
Episodio 39:
Le keyword giuste per le foto
Scegliere le keyword giuste nel microstock serve per guardagnare altrettanto che creare contenuti perfetti tecnicamente.
Ma quali informazioni bisogna avere per saperlo fare bene?
Per esempio:
Perché la keyword Via della Spiga è mal indicizzata dalle Agenzie?
In questo episodio rispondo anche ad altre domande:
Che prezzo devo impostare per i contenuti che vendo su Pond5?
Esistono dei software più economici di After Effects per post-produrre i time-lapse?
Ci sono strumenti affidabili per misurare la vendibilità delle keyword dello stock footage?
Episodio 40:
Voi Blockbuster io Netflix
La storia della mia partecipazione ad una tavola rotonda sui lavori del futuro, dove mi sono leggermente alterato quando gli altri relatori, pur rivolgendosi a dei giovani interessati a capire che percorso professionale svolgere, hanno iniziato a tirare acqua al loro mulino dicendo cose che, a mio avviso, andavano bene negli anni 90.
Un episodio speciale del podcast, dove non si parla come al solito di vendita di foto e di video online, ma delle immense potenzialità che il saper comunicare con le immagini ha nell'epoca del digitale. Oggi:
- ogni fotografo
- ogni videomaker
seguendo le regole moderne della comunicazione, può intraprendere un percorso lavorativo in grado di migliorare la sua vita, e in questa puntata spiego come.
Episodio 41:
Shutterstock e i contenuti editoriali
Un contenuto può essere inizialmente venduto con la licenza commerciale e diventare editoriale dopo una rivendicazione. A quel punto l'Agenzia può:
- ripulire la sua collezione dai contenuti analoghi
- fare finta di niente, rischiando di mettere nei guai il produttore.
Su segnalazione di un ascoltatore, ho scoperto cosa fa Shutterstock con una fotografia scattata in luogo d'Italia che in pochi potrebbero immaginare che sia da considerare come protetto dalle Leggi sul copyright.
Episodio 42:
Intelligenza artificiale e keywords
C'è uno strumento che, interpretando una qualsiasi foto, riesce ad associare a questa le keyword, con una precisione che sembrava inarrivabile fino a ieri.
L'ho provato, testando diverse tipologie di immagini, e in questo episodio spiego che si potrebbe trattare di una svolta in grado di rivoluzionare il mondo del microstock, permettendo ai fotografi di concentrarsi sulla creazione dei contenuti e lasciando la compilazione delle:
- descrizioni
- keyword
all'intelligenza artificiale.
Episodio 43:
Mykeyworder
Mykeyworder è uno strumento gratuito online, nonché un plug in di Lightroom, che:
- può ricavare le keyword delle foto che si caricano.
- può proporre delle parole chiave aggiuntive, partendo da una semplice descrizione della foto inserita dall'utente.
Il suo uso è quindi fondamentale per ridurre il carico di lavoro legato alla fase più noiosa del microstock:
- la compilazione delle schede tecniche dei propri contenuti.
In questo episodio parla anche del nuovo progetto lanciato da Shutterstock, ovvero offset.com, e dell'uso dei .csv per trasferire dati da un'agenzia all'altra.
Episodio 44:
Migliori di un mondo ignorante
Internet abbatte le barriere culturali che ci sono sempre state. Oggi, ovunque si viva, si hanno le stesse possibilità di apprendimento di chi abita a Manhattan o in centro a Londra, perché:
- la musica si ascolta su Itunes
- i libri si acquistano su Amazon
- l'Università di Harvard ha pubblicato gratuitamente online i suoi corsi di fotografia.
In un mondo che dà queste possibilità l'unica cosa che conta è la voglia di imparare delle persone, e il modo più facile per migliorare la propria vita è studiare e aver voglia di migliorarsi ogni giorno.
Episodio 45:
Più tempo o più soldi?
La sfida di chi prova a fare business con la vendita di foto e video online è la stessa di chiunque faccia business con il digitale:
- vivere meglio (magari delegando alle macchine i lavori meno piacevoli).
Il risultato finale, in questo presupposto, non è tanto riuscire a guadagnare di più, ma avere a disposizione il tempo che serve fare quello che più piace.
In questo episodio rispondo anche a queste domande:
Perché i time-lapse necessitano di stabilizzazione dato che si fanno con cavalletto?
Su Pond5 non trovo la possibilità di etichettare i video come editoriali. Come devo fare in quel caso?
Secondo te ha senso fare dei time-lapse con movimento pan, sia orizzontale che verticale, con un Osmo?
Secondo te è normale che dopo 3 mesi io non abbia venduto ancora niente?
Episodio 46:
2140 dollari in un mese da Pond5
Pond5 è l'agenzia più profittevole per i produttori di stock footage, sia per le vendite singole, sia perché, attraverso la partecipazione dei contributor alla loro membership area, garantisce a chi è stato selezionato un'entrata fissa mensile.
In questo episodio rispondo anche alla domanda:
quali programmi è meglio utilizzare per creare time-lapse e hyperlapse?
Poi parlo di un case history relativo a delle stock images di militari della Corea del Nord e della nuova versione di Lightroom CC.
Episodio 47:
Vendere foto della Corea del Nord
Saper creare stock images e stock fotoage che vende, significa anche saper cogliere le occasioni. In questo episodio racconto la storia di un fotografo che ha venduto bene su Shutterstock delle immagini di militari Nord Coreani ritratti (per caso) nella Piazza Rossa a Mosca.
Oltre a questo, grazie alle segnalazioni di alcuni ascoltatori spiego:
- perché i video su Istockphoto non conviene più venderli
- cosa bisogna fare quando agenzie come 123rf chiedono ad un produttore di mettere a disposizione contenuti in cambio di una libera donazione.
Il prezzo che vedi è quello finale, quindi non bisogna aggiungere l'IVA o altre spese.
Il podcast sarà consultabile immediatamente dopo l'acquisto in un'area riservata che include i 47 episodi, i testi degli stessi e altri episodi esclusivi per imparare a vendere foto e video online.