La Torre Eiffel di notte e il copyright

Noi fotografi e videomaker (nei nostri sogni) siamo tutti artisti, e gli artisti vogliono produrre contenuti e sono poco interessati al resto, compreso il copyright, che è solo un ostacolo al nostro modo di esprimerci. Purtroppo però, se le nostre foto e i nostri video sono per noi un mezzo per guadagnare grazie al microstock, ahimé un minimo di conoscenza della materia dovremmo avercelo per evitare problemi.

All'alba del microstock, o quanto meno dello stock footage, ovvero nel gennaio 2009 ero contributore esclusivo di Istockphoto, scelta obbligata in tempi in cui la velocità internet era molto più lenta di quella attuale. Già allora, pur non essendo io un produttore a tempo pieno, avevo un metodo di lavoro diverso da quello dell'improvvisatore che pensa di fare i soldi in pochi giorni e con poca fatica.

Quando pianificavo un viaggio, prima ancora di scegliere la meta:

  1. facevo un giro sul motore di ricerca dell'agenzia
  2. ordinavo i risultati per numero di vendite
  3. capivo dai numeri cosa cercavano i compratori
  4. trovavo dei soggetti da riprendere tra quelli a cui nessuno aveva già pensato o cercavo un'idea per reinterpretare quelli più venduti

Una mancanza che avevo valutato essere incredibile era la Torre Eiffel di notte.

Mi convinsi quindi di aver trovato un vuoto che dovevo assolutamente sfruttare prima possibile, se volevo ricavarne una rendita passiva perenne, visto che si trattava di un monumento immutabile e che il time-lapse notturno avrebbe reso senza tempo anche il contesto che lo circondava.

Il viaggio

Ancor prima di esser produttore di microstock ero stato un frequente viaggiatore low cost. Quindi, senza tanti problemi, nel giro di un'ora prenotai il volo per Parigi Beauvais, triangolandolo con Barcellona per contenere le spese dividendole su due città.

Dopo tre giorni nella magnifica Catalogna, a mio avviso decisamente più divertente da vivere, ma purtroppo un pochino meno vendibile nei microstock della Capitale francese, appena atterrato nella Ville Lumière:

  1. aspettai che scendesse la sera, che da quelle parti in quel periodo coincide con metà del pomeriggio
  2. presi la metropolitana fino a Trocadero
  3. camminai pochi metri per raggiungere la terrazza con la vista più bella del mondo

come mi era già capitato nelle precedenti visite o come, in ogni caso, avrei potuto verificare fin da casa con Google street view. In altre parole: tutto sospettosamente troppo facile.

Tornato a casa elaborai il mio time-lapse con After Effects (guarda la mia guida sull'argomento) e spedii il video ad Istockphoto, che al tempo accettava esclusivamente materiale con licenza commerciale (uno dei motivi per i quali le altre agenzie l'hanno poi gradualmente sorpassata).

Il rifiuto dell'agenzia

Dopo due settimane mi arrivò una mail che recitava più o meno così:

non possiamo accettare il contenuto perché infrange le regole sul copyright.

Visto che mi sembrava una giustificazione assurda, come di sicuro lo è per tutti quelli che non conoscono la storiella, mi attaccai ad internet per controllare cosa stavano dicendo e capii che non c'era nessuna scappatoia alla discussione, perché la cosa era già stata ampiamente dibattuta a colpi di Avvocati:

l'immagine della Torre Eiffel di notte non può essere utilizzata con la licenza commerciale, perché le luci che la illuminano sono considerate un'opera d'arte e come tali sono tutelate dalle Leggi sul copyright

La ricerca di una scappatoia

Se mi leggete o ascoltate nel podcast sapete che sono uno che non molla la presa facilmente. Di conseguenza scrissi prima ad Istockphoto, cercando una sorta di scappatoia giurisprudenziale alle Leggi sul copyright, sottolineando che la Torre era solo una piccolissima parte dell'inquadratura, e quindi non potevano impedirmi di esercitare la mia libertà d'espressione ponendo delle limitazioni alla ripresa di un panorama che comprendeva migliaia di altri edifici.

La risposta, per quanto l'Agenzia al tempo fosse Canadese (oggi è Americana), fu all'italiana:

prova a sentire cosa ti dicono loro

e mi diedero l'indirizzo email dell'Ente che gestiva lo sfruttamento dell'immagine della Torre Eiffel che ad anni di distanza non mi ha ancora risposto.

Cos'è una licenza per uso editoriale?

Questa lunga introduzione a ricordo dello psico dramma di un produttore di stock footage dell'epoca d'oro, trovatosi di fronte allo scenario fintamente perfetto, per spiegarvi cosa si intende per licenza editoriale nel microstock.

Se riprendete tra i vostri soggetti:

  • marchi
  • luoghi protetti da copyright (edifici moderni, opere d'arte, ...)
  • persone riconoscibili,

ma anche:

  • targhe d'auto
  • animali che qualcuno potrebbe rivendicare come suoi

e altro, le Agenzie vi rigetteranno il contenuto o, qualora a quest'ultime sfuggisse, come da contratto che avete firmato (probabilmente senza leggerlo), sarete passibili di cause per mancato rispetto delle norme sulla tutela della proprietà intellettuale e della privacy.

Quale Legge applicare?

Prima considerazione a cui di sicuro non avevate pensato:

il microstock, essendo un mercato senza frontiere, visto che si svolge su internet, a quali Leggi deve fare riferimento?

Nel concreto:

se io che sono Italiano registro una clip in Giappone, la vendo tramite un Agenzia americana e questa viene acquistata da un compratore russo che la usa in un progetto che verrà visto in India, qualora io inserisca un marchio senza averne l'autorizzazione, in quale dei 5 Stati si svolgerà la Causa?

La risposta è:

ecco perché probabilmente nessuno vi porterà mai in giudizio

Il massimo che rischiate, che nella teoria è perdere un sacco di soldi, nella pratica è di vedere il vostro contenuto rifiutato (sentite comunque un Avvocato per conferma, io sono esperto di microstock non di Legge).

Perché le licenze editoriali servono alle agenzie

Vi dico ora quello che penso:

  • le licenze editoriali sono una scappatoia legale delle Agenzie per proporre una maggiore varietà di contenuti.

Infatti le foto e i video venduti in questo modo coprono solo in una piccola percentuale gli eventi da telegiornale. Se riprendete una strada anonima e passa un'auto, se anche solo per un singolo fotogramma lo stemma del produttore è visibile e la targa leggibile, l'unico modo che avete per vendere quel footage è selezionare la licenza editoriale, anche se non si tratta di un evento legato alle news.

Giusto per capire meglio di cosa sto parlando: senza la scappatoia della licenza editoriale, gli incassi che vedete qui sotto, relativi ad un video di 10 secondi che è uno dei miei best seller su Pond5, non esisterebbero. Nè per me né per l'agenzia.

Lo stesso discorso vale per

  • le vetrine della moda a Milano
  • le insegne di Times Square a New York
  • il bar di Provincia.

Se usate un familiare come soggetto c'è bisogno di una sua dichiarazione firmata per vendere il contenuto. Attenzione poi ai minorenni che, in quanto tali, hanno bisogno dell'autorizzazione di entrambi i genitori.

Per farlo bisogna compilare un documento che purtroppo varia di Agenzia in Agenzia e che vi porterà via parecchio tempo. Altrimenti dovete usare app specifiche che uniformano tali documenti, come Easy Release.

Attenzione ad una cosa che vi farà capire come la penso: molti dei miei contenuti richiedono l'utilizzo delle liberatorie per essere venduti con licenza commerciale. Quasi sempre ho ritenuto più conveniente rinunciare a quel genere di licenza in cambio del risparmio di ore preziose da dedicare altrimenti alla burocrazia.

L'esempio dei Parchi Disney

Altra considerazione fuori dagli schemi e che non troverete scritta da nessuna parte. Se andate in un Parco Disney e poi caricate le vostre riprese su:

anche selezionando l'opzione editoriale, quest'ultima, a differenza della prima, ve le rifiuterà con una motivazione del genere:

Currently we cannot accept these files without a property release (not even as Editorial). The property release could be a written permission from the organizer of the event or the owner of the place where that event took place in.
Other documents that can prove the permission to shoot and sell the content would help as well.

When we get the release or permission, we can go ahead and mark the files as Editorial.

Il motivo?

Semplice: per un'Azienda come Shutterstock una causa legale contro una multinazionale molto ricca e molto attenta alla tutela del suo marchio, vale molto di più delle poche migliaia di euro che guadagnerebbe dalla vendita dei contenuti registrati in quei luoghi.

C'è quindi chi adotta una strategia prudente e chi fa finta di niente, come Pond5. E' solo una questione di valutazione di rischi e benefici.

Trasformazione da editoriale a commerciale

Termino con un consiglio da fratello maggiore. Anni fa ero contributore esclusivo di Istockphoto che, come detto, per motivi di copyright accettava solo footage commerciale. In quel periodo ho passato le notti davanti al computer a sfocare loghi e facce di persone. Successivamente ho iniziato a caricare in altre agenzie e ho abbandonato la pratica.

Testando i guadagni delle clip con licenze diverse ne ho dedotto che non ci sono grandi differenze di incassi tra quelle vendute con licenza commerciale e quelle vendute con licenza editoriale. Questo perché, salvo che il contenuto non venga utilizzato in pubblicità, ovvero in una casistica minima del microstock, i soggetti di stock images e stock footage tutelati dal copyright non spaventano i compratori.

Nella pratica, se siete i produttori esecutivi di un documentario o di un programma televisivo e state cercando video di Time Square a New York, Piccadilly Circus a Londra o di molti angoli di altre città del mondo, non giudicate un problema il fatto che si vedano dei marchi per i quali i proprietari non vi abbiano dato l'autorizzazione all'utilizzo, perché questa non è sempre necessaria.

Adottate la strategia di cancellare o sfocare le immagini solo se la modifica è veloce da praticare e invisibile a chi guarda, come nel caso di Torino illustrato qui sopra. Se non fate così, le vendite, viste nel loro complesso e considerato che la regola imprenditoriale che vale anche nel microstock è che il tempo è denaro, anziché salire potrebbero scendere.

Il mio podcast

All'interno del mio podcast rispondo regolarmente alle domande che mi arrivano. Molte di queste riguardano il copyright e la privacy. Qui sotto ne ho messe alcune:

Le persone che camminano per strada

Per quanto riguarda la vendita di video e foto alle agenzie, se io filmo o fotografo delle persone o dei bambini in fila che attraversano la strada, devo chiedere la liberatoria?

O classificando il contenuto come editoriale questa non serve?

Se vendi il contenuto selezionando la licenza editoriale non devi chiedere nessuna liberatoria, perché le agenzie in quel caso non la chiedono. L'unica cosa su cui farei molta attenzione sono i minorenni, per i quali, salvo non si tratti di un evento pubblico, eviterei qualsiasi ripresa.

In generale: vale il buon senso. Se inquadri una strada e ci sono dei passanti adulti riconoscibili, e questi sono solo una piccolissima parte dell'inquadratura, non ci sono problemi. Non puoi fare invece dei primissimi piani, perché in quel caso il soggetto non è più il luogo ma la persona, quindi le agenzie non accetterebbero il video o la foto se non caricassi anche la liberatoria.

Tempo fa Tau Visual ha rilasciato un documento molto interessante sul tema privacy in fotogafia. Lo trovi qui:

https://www.foto-privacy.com/ritratto-esempi.php

Modelli

In una lezione del corso dici (riporto testualmente): se per esempio mettete delle persone davanti all'inquadratura di uno sfondo famoso, vi siete già distinti perché solo un videomaker su 100 ha la voglia e i soldi per ingaggiare....

Ma poi non servirà la liberatoria per pubblicare la foto in questione?

Serve ovviamente la liberatoria, se vuoi vendere lo stock footage con la licenza commerciale.

E' chiaro che in quel caso si presume che le due persone che metti davanti all'obiettivo non siano passanti, ma gente che hai ingaggiato, quindi devi dirgli, prima di girare, che devono firmarti una liberatoria (che sarà diversa per ognuna delle Agenzie a cui spedisci a meno che non usi delle specifiche App compatibili con le linee guida dei singoli microstock).

Vendere contenuti di una processione

Dopo l'acquisto del tuo corso sono al lavoro per cimentarmi con le agenzie di stock. Sto facendo delle ricerche con gli strumenti che insegni per capire se vale la pena fotografare un evento a cui potrei partecipare: una processione religiosa con i battenti, che sono degli uomini incappucciati (li vedi facilmente con Google immagini).

Tu cosa ne pensi?

Ho visto tutto relativamente al quel soggetto e ti spiego la mia teoria in materia. Compratori di microstock che cercano:

  • i battenti

non ce ne sono, quindi da quel punto di vista zero vendite.

Attenzione però. Quando me li hai descritti e ancor più dopo che li ho visti su Google immagini, ho intravisto nel loro modo di vestire dei membri del Ku Klux Klan, anche se so che storicamente non c'entrano nulla.

Scusami se sono molto cinico, ma se tu li riprendi con questo presupposto ci puoi fare un bel po' di soldi, perché il tema del conflitto razziale è tra i più forti del microstock dell'ultimo periodo. Quindi se guardi al business come faccio sempre io, quella è la strada da percorrere.

Se vuoi fare business nell'ambito digitale devi avere questa spregiudicatezza ma, aggiungo io, devi rimanere sempre all'interno della legalità, selezionando ovviamente la licenza editoriale per motivi di copyright, anche se il figurante non dovesse essere esattamente riconoscibile.

Poi fai un lavoro sulle keyword buttando dentro termini come:

  • racism
  • ku klux klan
  • war
  • conflict
  • immigration
  • white
  • black
  • Trump.

Da un po' io ho iniziato a collezionare film storici.

Le due clip più vendute sono state realizzate in Sudafrica nel 1973 e riprendono dei cartelli:

  • Spiaggia per soli bianchi
  • Toilet per soli bianchi

Nel Paese si parlava l'Afrikaans, che è una lingua che assomiglia all'Olandese, ma si parlava anche un po' di inglese. La fortuna delle mie vendite è che quei cartelli erano in doppia lingua.

Ovviamente, per quanto fosse materiale storico e il soggetto fossero dei cartelli sui quali difficilmente qualcuno può rivendicare diritti in base alle Leggi a tutela del copyright, per evitare problemi li ho caricati con la licenza editoriale e, a livello di vendite, sembrerebbe che non ne abbiano risentito.

I permessi per fotografare

La cosa che mi ha sempre bloccato è il fotografare i monumenti, perché leggo che occorrono permessi e si può incorrere in sanzioni, ma vedo che tu fotografi di tutto senza problemi.

Quindi ti domando: hai già i permessi o mi sfugge qualcosa?

Ho anche capito che non si può usare il cavalletto in luogo pubblico, tu come fai?

In pratica si tratta del classico esempio in cui ci sono 2 leggi in contrasto:

  1. Il diritto di cronaca, anche nella sua variante diritto di panorama;
  2. La tutela del copyright o della privacy.

Come al telegiornale quando esce una statistica dell'ISTAT vedi una strada affollata piena di persone riconoscibili pur essendoci il diritto alla privacy, al pari nelle agenzie, se riprendi:

  • Palazzi;
  • Monumenti;
  • Loghi;
  • Persone.

Puoi caricare i tuoi contenuti se li contrassegni come editoriali, anche se alcune agenzie ti fanno problemi, visto che certi brand hanno una politica molto aggressiva di tutela del loro nome e le Agenzie non vogliono complicazioni derivanti da cause legali.

Ho ripreso di tutto in 10 anni e nessuno mi ha mai fatto problemi.

Di fatto il massimo che rischi è che un vigile venga da te chiedendoti se sei autorizzato.

A quel punto fai finta di non sapere che c'era bisogno del permesso e difficilmente la cosa andrà oltre; è una regola che c'è praticamente in tutto il mondo, per quanto sia ampiamente tollerata, quindi non è solo una questione italiana.

E' un po' come quei fenomeni dei grandi giornali che per dimostrarsi politicamente corretti quando si parla di degrado urbano dicono che la colpa è dei turisti.

Se le nostre città sono degradate non è colpa dei turisti, ma è colpa di ben altra inciviltà e se il vigile, con tutto quello che si vede in giro e che lui fa finta di non vedere, ti fa togliere il cavalletto o peggio ancora ti dà la multa perché hai occupato per un minuto mezzo metro quadro di suolo pubblico, allora la cosa ha il diritto di farci arrabbiare.

Palazzi con meno di 150 anni

Nel tuo prezioso dispensare consigli dici sempre che gli incassi migliori si fanno nelle città, al ché credo sia giunto il momento di porti un paio di domande:

Volendo caricare video in cui inevitabilmente sono ritratti palazzi e passanti si può incorrere in qualche rifiuto da parte di agenzie per mancanza di liberatorie?

Leggendo le clausole, Adobe Stock per motivi di copyright consente le riprese di edifici purché siano stati costruiti da almeno 150 anni o che l'architetto sia morto da oltre 70 anni.

In una città moderna tutto ciò non è possibile, quindi come si fa?

Adobe Stock che è un'Agenzia che io ho mollato per quanto riguarda i nuovi contenti perché non mi rendeva quanto serviva a pagare il tempo che impiegavo per descrivere lo stock footage che mandavo accetta solo foto e video vendibili con la licenza commerciale, quindi per riprese in città diventata tutto complicato.

Le altre Agenzie invece accettano la licenza editoriale, che ti dà un'ampia libertà in materia.

Oggi, io nel dubbio che il mio video non abbia qualche contenuto sospetto, metto sempre la licenza editoriale, tanto ho visto che a livello di vendite non cambia nulla.

Basta selezionare la licenza editoriale?

Se ci sono loghi, volti o insegne luminose basta solo pubblicarli con licenza editoriale senza incorrere in nessun problema di copyright?

L’esempio che fai della torre Eiffel di notte per via dei diritti sull’illuminazione è valida anche per il tipo di licenza editoriale, cioè non si può riprendere?

Vale solo quando quel soggetto riempie la scena?

Eventualmente quali differenze a livello di vendite ci sono per le due tipologie di licenza?

Se nella ripresa ci sono, per esempio:

  • Persone riconoscibili
  • Loghi
  • Targhe d'auto

tu, nel microstock, selezionando la licenza editoriale sei apposto: l'agenzia ti accetta il contenuto e nessuno ti può dire nulla.

Logicamente devi essere razionale nel fare le cose, non è che si possono riprendere di nascosto dei bambini mentre giocano al parco e poi pubblicare le loro foto o i loro video sulle Agenzie.

Non è che puoi riprendere 2 persone al bar attraverso la vetrina e venderti le foto.

Però se si tratta di un luogo pubblico e le persone non sono troppo ravvicinate e il soggetto, in generale, è il luogo stesso e non la singola persona che ci sta camminando, allora sei apposto.

Più o meno tutti gli edifici moderni sono protetti da copyright, però quando sono all'interno di un panorama ampio della città il discorso viene a cadere.

Immagini di VIP

Ho in archivio diverse immagini di vip fotografati su commissione per alcune riviste. I diritti sono miei.

Posso darle ad agenzie stock mettendo uso editoriale?

Mi serve la liberatoria del soggetto anche essendo un personaggio pubblico?

Le immagini dei VIP le puoi caricare senza problemi nei siti di vendita di stock images.

Basta che selezioni la licenza editoriale.

Nel momento in cui selezioni contenuto "editoriale" non hai bisogno di nessuna liberatoria, sia che si tratti di un VIP, che di una persona qualsiasi, che di un logo.

Logicamente, nel caso di persone come me e te, devi usare la razionalità per non avere problemi legali:

  • Non riprenderle in luoghi privati
  • Non fare primi piani
  • Non riprenderle in situazioni particolari

Sei un fotografo scafato, quindi sai bene fino a dove puoi spingerti.

Quello che ti dico però, anche a costo di darti qualche delusione, è che il contenuto personaggio VIP nei siti di microstock vende poco, quindi rimarresti molto deluso dagli incassi.

In altre parole: il tempo che perdi a caricare e inserire titoli e keywords non vale i guadagni che quel tipo di foto genera.

C'è tutto un altro tipo di contenuto che funziona nel microstock.

Parlartene in una risposta del podcast sarebbe come riassumere i 100 e passa contenuti che ho creato per il sito, nonché il mio corso, in 2 minuti.

Causa o non causa?

La questione copyright nelle licenze editoriali è delicata e mi chiedo sempre se è realistico pensare che qualcuno ti faccia causa, e ti chieda conto di diritti magari per poche decine di Euro.

Poniamo per esempio il caso di una foto o di un video con persone riconoscibili riprese in una piazza cittadina (come quelle da te riprese ad Abbey Rd. a Londra e spiegati nel tuo corso). Persone alle quali non puoi certo chiedere una liberatoria...

Quella delle licenze editoriali commerciali, se mi ascoltate nel podcast lo sapete, è una delle questioni che suscitano più interesse.

Nel caso di persone, se sono anche solo parzialmente riconoscibili, ti consiglio di selezionare sempre la licenza editoriale.

Se succede in un luogo pubblico, vai (abbastanza) tranquillo. Vedrai che non avrai nemmeno grosse ripercussioni negative sulle vendite. Testato in più di 10 anni.

Ora spero di fugare ogni dubbio, andando nel concreto:

Il fotogramma qui sopra è tratto da un video che ho girato a Londra, Trafalgar Square.

Come sapete è una piazza costantemente affollata di persone e si vedono un sacco di loghi, nei palazzi che la circondano e nei bus a due piani che passano.

Motivo per cui sicuramente bisogna usare la licenza editoriale.

Detto questo, facciamo un ipotesi estrema: mentre registrate il vostro spezzone di footage o scattate la vostra foto passa una coppia. Sono due amanti che per i rispettivi partner non dovrebbe essere lì.

Il vostro stock footage o la vostra stock image vengono acquistati da un programma TV, magari da un notiziario che a contorno di una statistica sul Regno Unito lo usa in uno dei suoi montaggi, o da un programma che regala un weekend per due persone a Londra. Lo avete visto fare 100 volte, quindi sapete bene di cosa parlo.

La sfortuna vuole che il partner di uno dei due amanti veda l'immagine e chieda il divorzio.

Quei due amanti vi possono fare causa?

Sì, vi possono fare causa e chiedere i danni per il divorzio, perché in quel momento a Trafalgar Square non si stava svolgendo una manifestazione che voi potevate documentare visto che il diritto di cronaca è uno dei fondamenti di ogni Stato democratico.

A quel punto andate a processo e io vi spiego che tesi che sosterrà il vostro Avvocato.

Per quanto la licenza editoriale in senso stretto implicherebbe che le immagini che rientrano in quella categoria non fossero quelle generiche di Trafalgar Square, ma quelle, dieci minuti di cammino più avanti, del Premier Britannico che esce da Downing Street, un buon Avvocato direbbe:

Senza la licenza editoriale non si potrebbe mostrare Trafalgar Square in televisione, quindi nella licenza editoriale può rientrare il diritto di ogni persona di vedere la piazza principale di una delle principali città del mondo.

Il telegiornale, e di conseguenza voi che avete prodotto il contenuto, non avrebbe problemi a trasmettere quel video. Il programma TV sui viaggi in Europa (forse) altrettanto.

Shutterstock se io carico l'immagine o il video delmio gatto a casa mia pone dei problemi di copyright.

Il gatto è riconoscibile e per usarlo commercialmente io dovrei caricare un documento che certifica che io sono il suo proprietario.

Per risparmiare tempo, nel presupposto che la licenza commerciale non mi porterà chissà quali vendite in più, io non carico la liberatoria e seleziono la licenza editoriale.

Pensate che Shutterstock, se faccio così, ovvero carico un contenuto vendibile solo con la licenza editoriale, mi obbliga a modificare quella descrizione, in un modo che, applicato al mio gatto, sembra comico, perché devo mettere un titolo che fa sembrare il mio gatto come una persona importante, del tipo:

Nome del mio Comune - data: gatto bianco e nero che gioca con un laccio di scarpe.

Perché fanno così?

Semplicemente per mettere le mani avanti nel caso che qualcuno faccia loro causa e avere un appiglio in più per blindare la loro posizione.

Luoghi storici dove si paga il biglietto per entrare

Sono stato a Paestum e all'ingresso del sito mi hanno subito detto che per usare il cavalletto dovevo pagare 200€ e firmare una dichiarazione, essendo luoghi protetti da copyright.

Allora ho lasciato il cavalletto e ho portato solo la macchinetta: di nuovo mi hanno fermato e detto che, se le foto andavano a finire su qualsiasi sito internet, potevo essere multato molto pesantemente.

Le foto che ho fatto, (vari templi senza persone) mettendole in vendita con la licenza editoriale su Shutterstock potrebbero farmi incorrere in qualche sanzione?

Rispondo citando una storia che appartiene al web 1.0. Siamo più o meno nel 2000 ed esplode il fenomeno mp3, in particolar modo grazie ad un software che si chiama Napster.

Da un anno all'altro le case discografiche vanno sull'orlo del fallimento, e gli artisti plurimilionari si arrabbiano come bestie.

La crociata la guidano i Metallica che si presentano sotto a Napster con centinaia di pagine stampate con i nomi di chi scaricava le canzoni, dicendo che sapevano chi erano gli scaricatori fraudolenti di canzoni e che avrebbero fatto causa a tutti.

Sapete tutti come è finita. Il fondatore di Napster è tra i principali azionisti di Facebook, quindi uno degli uomini più ricchi del mondo ed è diventato miliardario prima di compiere 30 anni. Miliardario in dollari, non in lire.

I Metallica avevano perfettamente ragione, io sto sempre dalla parte dell'autore che deve tutelare i contenuti che ha prodotto, ma purtroppo a volte non si può fare nulla per fermare il cambiamento.

Anche a Paestum hanno perfettamente ragione, legalmente parlando, ma dovrebbero mettere un Carabiniere ad ogni angolo per far rispettare la Legge, visto che si può fotografare anche con gli smartphone.

Io ti posso dare la mia opinione di produttore di microstock sulla questione: è il solito discorso della Torre Eiffel fotografata di notte.

E' tutelata dal punto di vista del copyright, ma essendo tutelato anche il diritto di cronaca, se chi ne detiene i diritti di immagine ti fa causa, in giudizio troverebbe un Avvocato della difesa che si appella proprio al diritto di cronaca e non è per niente scontato che il Giudice dia ragione al proprietario.

In generale c'è un presupposto che bisogna considerare nelle Società libere:

Se c'è una Legge che proibisce qualcosa, non è detto che non ce ne sia un'altra che quel atteggiamento che la proibizione impedisce non lo tuteli, perché lo ritiene un fondamento di libertà e democrazia.

Se le varie Magistrature applicassero alla lettera le Leggi sul copyright, senza inserirle nel contesto di uno Stato che garantisce a tutti di informarsi, chi non ha la fortuna di essere andato a Parigi la Torre Eiffel di notte non la potrebbe vedere, se non in programmi televisivi o in libri e riviste che hanno pagato il detentore dei diritti delle luci, quindi sarebbe molto limitato nell'usufruire di quella che è una bellezza che appartiene all'Umanità.

Quale dei due diritti è più importante: il diritto ad essere informati o il diritto di copyright di una singola Società che lo detiene?

Non c'è una risposta che vada sempre, decide il Giudice di turno. La Legge quando deve pronunciarsi in situazioni specifiche. Non è un algoritmo, molto sta nella discrezione di chi quella Legge la interpreta. Ci sono mille cavilli a cui appellarsi.

A Paestum la persona che ti ha parlato di copyright ha fatto egregiamente il suo dovere, e io da Cittadino gioisco di questo, ma la minaccia di multa credo sia solo un deterrente.

Potrebbero farti causa?

Assolutamente sì, come è giusto che sia in uno Stato democratico e come ti può fare causa chiunque per i più disparati motivi, ma:

  1. I processi in Italia durano anni e quindi forse, a volte, conviene poco alla parte lesa procedere in quella direzione, aldilà che abbia ragione o meno;
  2. Non è scontato che vincano
  3. Non credo che il calcolo dell'eventuale danno stabilisca risarcimenti elevati.

In altre parole: il rischio c'è, ma è molto teorico, però è un rischio che corri effettivamente, visto che il responsabile del contenuto in vendita non è l'Agenzia ma il produttore, come è scritto nei contratti che hai firmato, anche se probabilmente non li hai letti.

Ti posso certificare che con migliaia di clip pubblicate su diversi siti fino ad ora mi è sempre andata bene, ma ognuno è responsabile delle sue azioni, quindi regolati tu.

Aerei di linea

Ho filmato lo sbarco in aeroporto di un aereo di linea.

La compagnia è ben visibile e vorrei proporlo come editoriale, secondo te posso?

E' la classica situazione dove ci sono due Leggi, una in contrapposizione con l'altra.

Da una parte il diritto di cronaca/diritto all'informazione che ti consente di documentare un evento/situazione (quante immagini dentro gli aeroporti vedi nei telegiornali?), dall'altra il diritto alla privacy delle persone che scendono dalla scaletta.

Non esiste una risposta al 100% sicura. E' un piccolo rischio che ti prendi se decidi di pubblicare il video e venderlo.

Devi vedere tu se vale la pena correrlo. Si trattasse di una manifestazione non avresti problemi, l'arrivo di un volo è diverso.

Uno come me farebbe finta di nulla se fosse stato tra i passeggeri dell'aereo.

Se hai hai ripreso una persona che vive di Cause su qualsiasi cosa, visto che gente così è frequente trovarla in Italia, magari rimani scottato.

Iphone e Ipad

Shutterstock mi ha respinto una clip in cui ritraggo: un utente fuori campo che gioca a PAC-MAN su un Apple IPAD

Anche se ho impostato la licenza editoriale (allego l'immagine).

Su Pond5 invece è stata accettata senza batter ciglio. Pensavo erroneamente che bastasse impostare l'utilizzo editorial in questi casi.

Pond5 e Shutterstock hanno politiche diverse sul copyright.

Impostando la licenza editoriale, Pond5 ti permette di caricare quasi tutto.

Shutterstock invece, temendo cause legali, ti obbliga ad impostare la descrizione come se stessi ritraendo un evento di cronaca, anche se la tua immagine stock o il tuo stock footage sono tutto fuorché una notizia del telegiornale.

La stessa Shutterstock parla approfonditamente di come impostare i titoli dei contenuti editoriali in questa pagina:

https://www.shutterstock.com/blog/submitting-editorial-content-part-1-illustrative-editorial

Fanno anche l'esempio di un iPad.

Software per rendere irriconoscibili le persone

Che programma per montare video consigli per oscurare, ad esempio, una pubblicità nello stock footage?

Ti consiglio di usare Adobe Premiere per oscurare le pubblicità invasive, o in alternativa Adobe After Effects, che è un po' più preciso ma anche più macchinoso da usare.

O se vuoi un'alternativa gratuita Davinci Resolve.

Esporta il risultato e caricalo nei microstock solo se riesci a creare un video senza che lo spettatore noti l'intervento al computer, altrimenti ti conviene lasciare le pubblicità e selezionare la licenza editoriale quando descrivi il tuo contenuto.

ATTENZIONE: in questa pagina vi raccontato la mia modesta esperienza legata alla vendita di foto e video online. Per approfondire il tema copyright/privacy consiglio però a tutti di sentire un Avvocato.

Daniele Carrer