Guarda la versione video degli episodi del podcast nel mio canale Youtube.
In questo episodio parlo di:
- una tecnica per produrre stock images ottimizzando i tempi,
- perché le vendite di corona-contenuti proseguono,
- Shutterstock che ha rimodulato le commissioni di vendita che paga,
- un servizio per spedire contenuti sfruttando la connessione di altri,
- un fotografo vecchia scuola che vuole entrare nel business digitale,
- quale risoluzione 4K usare tra quelle che ci sono,
- perché la tecnica e l'arte contano meno dell'imprenditorialità.
Mi scrive Alessandro Mancuso, che ogni settimana non manca di mettere a segno nuove vendite di video.
Come ottimizzare i tempi per produrre di più
Ti volevo segnalare la vendita di stamattina: il “solito” video con il disegno dell’arcobaleno. Essendomi arrivata una commissione di 40$, suppongo che sia stato venduto in 4k.
Mi sbaglio?
In questi giorni sto testando un metodo alternativo di “produzione” delle stock images, che oramai, grazie anche ai tuoi consigli raramente produco, visti i ricavi.
Di base giro sempre in 4k e da alcuni frames che sono a fuoco e nitidi estraggo velocemente i jpeg. Questo ovviamente è possibile soltanto su soggetti piuttosto fermi, per le ragioni che sappiamo, però già una ventina di file sono stati accettati da Shutterstock e Adobe Stock. Prima di dire che funziona aspetto qualche vendita.
Non ho inventato nulla di nuovo, perchè questo metodo esiste da sempre, ma non so se viene applicato al microstock, visto che scattare e girare nella stessa sessione sarebbe un problema, quindi cerco di ottimizzare e ricavare il massimo dal materiale che già ottengo, visto che facendo così risparmio un bel po’ di tempo.
Continuano le vendite di corona-contenuti
Noto che, nonostante la situazione a livello medico si stia evolvendo, continuano le vendite di corona-contenuti. Questo per una serie di motivi: il primo è che il mercato è globalizzato, quindi si può vendere in Italia, ma è l’1% dei casi.
Nel caso in questione, visto che Alessandro si riferiva a Shutterstock, il compratore è registrato a Shanghai dove per altro sono un paio di mesi avanti al resto del mondo, per quanto riguarda l’evoluzione del virus.
La Cina normalmente non compra da Shutterstock, perché hanno le loro agenzie, come hanno il loro motore di ricerca e il loro social network, ma ogni tanto anch’io mi trovo qualche vendita che proviene da lì. La geolocalizzazione che Shutterstock mostra ai suoi contributor è uno strumento niente male devo dire.
Seconda cosa, il microstock tendenzialmente non è usato da chi fa attualità, salvo casi straordinari come proprio quello che stiamo vivendo, in cui i produttori di contenuti non potendo creare in prima persona si sono dovuti rivolgere ai vari:
- Shutterstock,
- Pond5
- Adobe Stock,
come abbiamo raccontato puntualmente attraverso le parole dei produttori in questi ultimi episodi del podcast.
Il virus rimarrà un argomento per molto tempo credo. Ci faranno documentari, chi farà informazione ci costruirà sicuramente un po’ di paura sopra sul fatto che presto ne arrivi un altro, quindi immagini stile cartello con l’arcobaleno o persone con la mascherina, pur calando a livello di richiesta, si continueranno a vendere.
Per quanto riguarda invece l’estrapolazione dei fotogrammi dal footage, per creare stock images, è sicuramente provare, per capire se si tratta di un’idea per ottimizzare i tempi.
Dipende da alcuni fattori. Dalle vendite senz’altro, ma anche da altri che sono ancora più variabili, come il software di montaggio che si usa. Da un po' io uso Davinci che ha una procedura molto macchinosa per esportare i fotogrammi dal girato, quindi in quel caso sono quasi sicuro che non converrebbe.
Perché dai video 4k si possono estrapolare le stock images
Dal punto di vista tecnico lo si può tranquillamente fare se si gira in 4K, perché il fotogramma è 8 milioni di pixel, mentre le agenzie accettano immagini da molto meno. Shutterstock vuole minimo 4 milioni e Dreamstime 3, per esempio.
Caro Alessandro, dovresti testare le vendite dopo aver calcolato quanto ci impieghi in più e capire per ogni ora di lavoro quanto ci guadagni. Tutto lì. Se vedi che sono 5 euro l’ora, fossi in te, farei qualcos’altro, poi ognuno ha i suoi obiettivi. I miei, invecchiando sono diventati alti, quelli di un principianti potrebbero essere anche più bassi dei 5 euro l’ora, secondo me sbagliando tutto, ma ognuno fa quello che vuole.
Mi facevano notare gli autori di dropstock.io che, dai dati in loro possesso, le immagini vendono bene nei primi 30 giorni e poi, se non diventano best seller, calano fortemente. Quindi in breve tempo dovresti avere un riscontro e capire se vale la pena continuare così.
Bravo Alessandro Mancuso, sia per la vendita che per la condivisione.
Comunque, potrebbe essere:
- una vendita 4k,
- una licenza estesa Full HD,
purtroppo non c'è modo di saperlo, ma l'importante è che i 40$ arrivano sul tuo cont.
Shutterstock: abbonamenti low cost e commissioni rimodulate
Le notizie che raggruppo ora le sapete già in tanti e riguardano entrambe Shutterstock, che ha cambiato, in peggio un paio di cose, ma ce le facciamo raccontare da due ascoltatori, il primo si chiama Davide:
Ciao Daniele, immagino ti sia arrivata anche a te questa mail che parla delle nuove commissioni di Shutterstock:
Cosa ne pensi? Chi sarà più svantaggiato? Chi faceva grandi cifre o i piccoli contributor?
Ne approfitto per segnalarti anche un'altra cosa: stamattina ho venduto un video caricato in 4k (non so però a che risoluzione sia stato scaricato), e le mie commissioni sono state di 0,60 dollari. Se ricordo bene Shutterstock non aveva piani All You Can download o simili. Allego screen anche di questa vendita.
Il secondo messaggio è questo, e si collega a quanto appena detto:
Presumo che tu ne sia, ovviamente, al corrente. Shutterstock ha lanciato un piano di sottoscrizione anche per lo stock footage dove con 139 €/mese si potranno scaricare 10 clip e con 179 €/mese 20 clip (anche in 4K):
Dove sta il mio dubbio?
Dato che per le clip scaricate con sottoscrizione pagheranno solamente 3$ l’una, e che presumo questo canale produrrà la maggior parte delle vendite, avrà ancora senso investire tempo per caricare e descrivere le clip su Shutterstock?
Probabilmente al momento ancora sì, ma quanto tempo ci vorrà prima che i piani di sottoscrizione prendano piede e diventino il principale canale di acquisto dello stock footage in questa agenzia e la remunerazione dei contributor cali a picco?
E le altre agenzie?
Seguiranno la scia?
La mia opinione su questo cambio di direzione di Shutterstock
Parlando di percentuali, è di sicuro una brutta e inaspettata notizia. Come ha fatto Pond5 l'anno scorso, quando hanno introdotto l'esclusività che, venendo pagata più del 50% che davano prima, permetteva loro di dire che non avevano abbassato le percentuali a noi produttori, anche se di fatto in pochi optavano per diventare esclusivi, anche Shutterstock ha messo un sistema progressivo dove chi guadagna più di prima in pratica quasi non esiste.
Posso però dirti che arrivare al 25% con lo stock footage non è poi così difficile (51 video venduti), quindi rispetto al 30% di prima, la perdita è relativa.
In più, col fatto che hanno lanciato gli abbonamenti a basso costo, la quantità di vendite dovrebbe aumentare se questi prendono piede, e quindi sarà anche più facile arrivare allo scaglione di royalty successivo.
Il web dà tutto ai bravi e niente agli altri
Purtroppo, come in tutto il business web, bisogna sempre trovare il modo per differenziarsi e per rendere il nostro prodotto (in questo caso stock images e stock footage) unico e migliore di quelli della concorrenza.
Se rimanete dei produttori tra i tanti si è sempre soggetti alle prepotenze dei grossi di turno, come Shutterstock.
Una precisazione sugli abbonamenti Shutterstock
Venendo al secondo messaggio dell’altro amico, avevo visto degli abbonamenti di Shutterstock, e infatti ne avevo parlato anche nel mio podcast numero 87, aggiungendo qualche parere di qualcuno che li ha già testati e rispondendo in parte ai dubbi che hai:
https://stockfootage.it/1000-foto-vendute-21-dollari-istockphoto/
Posso fare delle previsioni di massima sul loro successo, ma nessuno sa come andrà a finire. In passato, da compratore, avevo preso simili offerte su Bigostockphoto.
Sono scomodi, perché ti obbligano a montare video tutto l'anno, visto che l'opzione da 8 euro a clip si rinnova nella quantità ogni mese, ed è difficile che un compratore rimanga in produzione costante per 12 mesi. A quel punto devi scaricare clip a caso per evitare che la quota si azzeri, e non è il massimo in un flusso di lavoro.
I 3 euro a video di cui parli tu sono solo relativi a chi compra l'abbonamento annuale, e solo se il compratore scarica tutti i video della quota mensile. Se ne scarica uno solo ti danno il 30% di quanto paga in un mese.
I dati che posso darti con certezza sono che fino ad ora io non ne ho venduto uno di video acquistato con quel sistema.
Multcloud per spedire dati velocemente nonostante la banda internet
Ho approfondito Multcloud e pare che funzioni. Ti spiego meglio come faccio. In seguito ad un tuo post dove spiegavi come funzionava Multicloud ho cominciato ad usarlo da vari cloud, tra cui:
- Amazon drive
- Google drive
Funzionano tutti bene, ma hanno spazio limitato nella loro versione free, quindi bisognerebbe acquistare ulteriore spazio.
Siccome invece lo spazio web illimitato ce l'ho con Aruba, dove è alloggiato il mio sito che mi costa circa € 30,00 all’anno, mi sono chiesto se potevo sfruttare tale spazio per caricare i miei file e usare Multcloud. Ci ho provato e pare che funzioni abbastanza bene.
Carico i miei file sul mio spazio web in una cartella nascosta con Filezilla, poi trasferisco tali file alle varie agenzie con Multicloud. Per ora va tutto bene. Ho trasferito già circa 6gb di materiale su
- Pond5
- Shutterstock e inoltre ho un backup dei miei file.
Non so se se Aruba possa impedirmi tale servizio, ma finchè va bene lo sfrutto, cosa potranno mai dirmi? In definitiva io potrei avere un sito di e-commerce dove vendere i miei video e se loro mi danno spazio illimitato perchè non sfruttarlo?
Cari amici, lo dico per tutti. Multcloud è un servizio fantastico. Se non avete banda internet con quello risolvete i vostri problemi, ovvero, anziché caricare i file dal vostro computer a Pond5, dal vostro computer a Shutterstock, caricate i file sul un cloud, come quelli citati dall'amico, e usate la banda internet di Multcloud per trasferirli alle agenzie.
C'è un tutorial dell'ottimo Giovanni Bertagna di bertagna.it nel mio sito per farvi capire come riuscrici.
Venendo allo spazio web illimitato, e qui mi rivolgo al caro amico che ha scritto, io ho un altro caro amico che circa 3 anni fa ha fatto lo stesso giochetto, e alle soglie del primo Terabyte, Aruba lo ha contattato dicendogli, con la scusa che nel contratto c'è scritto "uso non professionale", che quei file che stava caricando sarebbero stati cancellati.
Il fotografo vecchia scuola che guarda avanti
Io appartengo alla generazione dei vecchi fotografi, che però volente o nolente cerca di capire dove sta andando il nostro lavoro.
- Prima domanda, si possono vendere a più agenzie le stesse foto?
- Seconda, in che formati si devono caricare foto e video?
Grande la generazione dei vecchi fotografi, soprattutto quando si aprono al nuovo mondo, e non mi riempiono di insulti nella posta elettronica perché insegno a vendere foto per 30 centesimi a vendita, come oramai avviene con le immagini stock. La differenza è che la stessa foto si può vendere anche un milione di volte senza fatica, dopo averla pubblicata, ma questo non lo capisce nessuno.
Amico fotografo vecchia scuola, le foto le può vendere senza problemi in tutte le agenzie. Oramai sono pochi i siti che chiedono l'esclusiva, e se lo fanno la mettono solo come opzione. In ogni caso non ne vale la pena.
Di solito le agenzie accettano jpg, e in alcuni casi anche tiff, ma consegnano solo jpg.
Perché meglio produrre i video delle foto
Se posso darle un consiglio, le consiglio di valutare seriamente l'opzione di produrre quasi esclusivamente video, visto che si guadagna molto di più. Insegno a farlo magnificamente nel mio corso.
Quale risoluzione 4K utilizzare per lo stock footage
Devo proprio farti i complimenti. Il tuo corso è fatto molto bene ed è pieno di consigli pratici e pochissimi fronzoli. Ottimo lavoro!
La mia reflex registra video in 4k a 3840x2160, ma come dici nelle tue lezioni esiste anche il formato 4096x2160.
Come consigli di esportare i Time Lapse?
Lasciare a 4096 o scegliere il formato 3840?
Ti ringrazio per le belle parole sul corso. E' sempre una grande soddisfazione visto che ci ho impiegati mesi per crearlo.
Ti spiego: il 4k non è ancora standardizzato. La risoluzione 3840 di solito è utilizzata dalla fascia economica delle reflex che registrano video in 4k, come le Panasonic. Il vantaggio del 3840 è che usa le stessi proporzioni del Full HD, quindi per utilizzarlo in un progetto con quest'ultima risoluzione, basta scalarlo, e non si taglia parte dell'inquadratura, come si deve invece fare con il 4096.
Dovessi però scommettere su una standardizzazione del 4k, se avverrà nei prossimi anni, ti direi 4096. Intanto perché è utilizzato dalle reflex più professionali, dalla Canon Eos 5d mark IV in su, e poi perché la tendenza della tecnologia, fin dal passaggio dalla definizione standard in 4/3 a gli schermi di oggi, è quello di andare verso un quadro molto simile a quello dello del cinemascope: basso e largo.
Quindi per il time-lapse ti consiglio il 4096, visto che puoi scegliere e anche considerato che una volta pubblicato il footage nei siti di microstock rimarrà lì per tantissimi anni.
Per i video real time, ovviamente non serve cambiare la reflex, ma va benissimo continuare con il 3840, almeno finché non si capisce che direzione definitiva prenderà la standardizzazione.
Perché per guadagnare la tecnica fotografica conta meno dell'imprenditorialità
Concludo l’episodio con un messaggio tra i tanti che ricevo e che ho deciso di citare perché implicitamente c’è un errore che fanno tutti, tanto che nel leggerlo la maggior parte di voi penserà:
e adesso il buon Carrer è nell’angolo e chissà cosa gli dice?
Se il vostro pensiero è proprio questo, cari amici, non avete ascoltato mai bene il mio podcast.
L’antefatto alla mail in questione è di natura commerciale. Ovvero essendo io in un regime fiscale che mi consente di fare le fatture senza IVA, a chi manifesta interesse nel mio progetto dico che se vuole comprare il mio corso mi può scrivere per averlo a prezzo scontato.
Altrimenti, se il corso viene acquistato nel mio sito, l’IVA viene addebitata, perché tecnicamente in quel caso non sono io a venderlo, essendo obbligato ad affidarmi a una piattaforma esterna per automatizzare la procedura di acquisto.
Ma bando alle ciance, questo è il messaggio:
Sono Alberto, un fotografo un po’ più giovane di te.
Sì, in effetti, dopo tutte le risorse che mi hai mandato gratuitamente (ho ascoltato anche qualche tuo podcast), te la meriti una risposta, anche se non so davvero quanto tu ci tenga o quanto queste email siano automatiche.
Ho deciso di rispondere alla tua domanda, perché penso che le occasioni di confronto non vadano mai sprecate. Ma soprattutto per ringraziarti!
D’altra parte la tua offerta relativa al corso non mi interessa, neanche l’offerta senza IVA. Al momento ho un altro lavoro principale, e questa attività per me, almeno per il momento, resterà secondaria. Ma la passione che ho per la fotografia è grande e ho un repertorio fotografico che vorrei utilizzare nel mondo del microstock.
Mi ispira capire questa attività? Sì, mi ispira!
Ma immagino che seguire il tuo corso e approfittarne veramente significherebbe dover anche investire tempo e denaro e io in questo momento non ne ho.
Queste le mie motivazioni, ma grazie ancora!
Una cosa che non capisco è il motivo per cui sconsigli così vivamente l’utilizzo nel microstock di materiale di archivio. Ad esempio: io ho in repertorio un sacco di foto fatte qualche anno fa a Castelluccio di Norcia durante la famosa fioritura, con bei colori e un sacco di persone che annusano i fiori. Perché non dovrebbero funzionare nelle vendite?
D’altra parte, ammetto anche che da quando ho cominciato ad interessarmi a questo mondo per me nuovo, seguendo i tuoi consigli e quelli di Paolo Gallo di Fotoguadagnare.com, ho caricato online più foto nuove che foto di archivio! Questo perché comunque la mia passione è forte e nuovi stimoli e spunti per fotografare non me li lascio mai sfuggire.
Ad ogni modo questo è quanto. Per ora ho solo un’ottantina di immagine caricate in su Shutterstock e Adobe Stock e ne ho vendute 3 tre. Ora mi metto a sistemare qualche vecchio time lapse per caricare anche qualche video.
Ti mando un ultimo ringraziamento e un saluto!
Ottima mail direi, perché scritta bene e con toni che invogliano al confronto. Fossero tutte così quelle che ricevo il mio lavoro sarebbe nettamente più soddisfacente.
Perché io scrivo, leggo e rispondo personalmente
Rispondendo ai dubbi dell’amico, le mie mail relative ai nuovi episodi del podcast o ad altri contenuti che produco partono in automatico, perché altrimenti sarebbe ingestibile mandarle manualmente. Però sono io personalmente a leggerle e a rispondere, quando mi si chiede una risposta.
L'importanza dei soggetti per vendere
Venendo alla tua domanda, credo che tu faccia il tipico errore che fanno tutti, ovvero sottovalutare l'importanza dei soggetti.
Le immagini di archivio, non essendo state create per il microstock, di solito hanno uno scarso valore commerciale. In altre parole, su:
si vendono poche immagini di fiori, anche se bellissime e apprezzatissime come quelle di cui parli tu. Quindi, a meno che nel tuo archivio tu non abbia foto di:
- gente che fa qualcosa con lo smartphone,
- uomini e donne in smart working,
- persone con gli occhiali della realtà aumentata
la vedo dura ottenere vendite che sono sufficienti a ripagarti il tempo che perdi per caricare e descrivere quei contenuti.
L'unica sovrapposizione che c'è stata nella storia del microstock tra contenuti facilmente trovabili in un archivio fotografico e contenuti vendibili, è stata quella relativa alle località più turistiche, a cominciare dalle Capitali Europee. Ma proprio per questo motivo, la facilità con cui la gente poteva caricare quel tipo di contenuto e i contemporanei guadagni che ne derivano, nel tempo i soggetti del genere si sono saturati e oggi non ne valgono più la pena. Quanto meno con le foto, con i video 4K c'è ancora qualche spazio.
Il successo economico nel microstock, alla fine non è una questione né tecnica, né artistica, ma principalmente di ricerca dei soggetti giusti e di creazione di procedure per descriverli nel modo giusto e più velocemente possibile.
E' un po' quello che spiego nel mio corso.
Cari amici, con questo ultimo messaggio e la mia relativa risposta, siamo giunti in fondo a questo che è l’89esimo episodio di vendere foto e video online.
Se avete cose interessanti da dirmi come l’amico fotografo marchigiano di cui ho appena parlato per favore scrivetemi tramite il sito, o commentate il video del podcast che trovate su YouTube.
Detto questo, non mi resta altro che ringraziarvi per l’ascolto e ricordarvi che nella vita l’importante non è divertirsi, ma essere felici. Ciao.

Ok, io ci ho messo un giorno di lavoro per produrre questo contenuto e tu ci impieghi 5 secondi per cliccare su uno dei tre tasti qui sotto, ma più che per questo, perché non condividi la pagina semplicemente per aiutare i tuoi amici appassionati di fotografia a guadagnare?