Sai che descrivendo male le tue foto e i tuoi video stai perdendo soldi?
Hai l'hard disc pieno di stock images o stock footage che potresti mettere a reddito, ma non hai tempo e voglia di scrivere titoli e keyword?
Conosco chi può fare molto bene il lavoro che ti serve. Scopri di più
In questo episodio parlo di:
- Un appassionato di fotografia e ripresa video che ha appena mollato il lavoro per aprire la partiva IVA
- Alcune ragioni diverse dai soldi per le quali produrre seriamente microstock può cambiare in meglio la vita
- Quanto si guadagna dalle singole vendite di foto e video su iStockphoto
- Un contributor che ha incassato 55 dollari dalla vendita di un'immagine su Shutterstock
- Quando conviene cambiare fotocamera per guadagnare di più con il microstock
- Perché le agenzie non accettano contenuti creati nei parchi Disney
- Perché non conviene riprendere un evento con il marchio registrato
- Come portare il proprio business da videomaker a un altro livello.

Da Impiegato a produttore di microstock
Innanzitutto volevo dirti che sono felicissimo di aver appreso che hai ricominciato a inviarci i tuoi contenuti fantastici e utilissimi per quanto riguarda il mondo del microstock!
Ti scrivo, anche, per renderti partecipe della mia situazione attuale.
Dopo 14 anni ho lasciato il mio lavoro da impiegato e ho aperto la partita iva come fotografo e videomaker freelance.
Ti anticipai della mia prima esperienza come fotografo ufficiale del palasport della mia città, Bari, qualche anno fa, quando ti chiesi dei consigli su cosa, secondo te, era più opportuno produrre a livello di contenuti da poter caricare sulle varie agenzie.
Ad oggi i risultati sono in ottima crescita, essendomi specializzato in produzione video (come da te suggerito) e in tecniche avanzate come time-lapse e hyperlapse.
La mia avventura come freelance è iniziata due mesi fa. Ora posso dedicare molto più tempo alla programmazione dei contenuti da realizzare e devo dire che mi sta andando alla grande.
Ovviamente ci tengo a precisare che ho raggiunto questi risultati anche grazie a te e al tuo corso e ci tenevo a mandarti questa mail di ringraziamento!
Aprire la partita IVA come fotografi e videomaker oggi
Cari amici abbiamo iniziato anche questo podcast con un messaggio di speranza e di ispirazione. A scriverlo è stato Gianni Nitti, a cui va tutto il mio sostegno e la mia ammirazione, perché in un momento in cui sembra diventata la regola lamentarsi che le cose vanno male e che nessuno ci aiuta:
- ha lasciato il suo lavoro sicuro, che evidentemente non lo soddisfava
- si è messo a fare quello che gli piaceva.
Scelta coraggiosissima, perché all’inizio il lavoro non piove dal cielo, e se a fine mese i soldi non entrano diventa un grande problema, però la vita è una sola e non si può sperare che gli stimoli e i momenti di gloria arrivino sempre domani.
Le cose bisogna andarsele a prendere sennò si arriva ad un punto in cui ci si guarda dietro e si hanno solo rimpianti.
Quindi forza Gianni, hai tutto il mio sostegno e sono sicuro anche quello della maggior parte degli ascoltatori del podcast che non ha avuto il coraggio che hai avuto tu.
Sarebbe poi interessante aprire un dibattito partendo da una domanda fin troppo banale all’apparenza, ma che merita una risposta:
vale la pena aprire la partita IVA come fotografo o videomaker oggi?
La mia risposta è: dipende da cosa si vuole fare, perché il lavoro del fotografo e del videomaker può essere mille cose.
Il microstock ti salva la vita
Nel contesto di chi oggi fa il grande passo di aprire una partita IVA, sicuramente il microstock ha una grande utilità, perché quando si inizia, ve lo dico perché ci sono passato, il grosso problema è che non si hanno clienti, e il problema di non avere clienti prima ancora di non guadagnare soldi, è non avere nulla con cui tenere impegnate le giornate, rischiando di cadere nel tranello di fare cose inutili, a partire da tutte le tentazioni di internet.
Visto che il microstock permette di produrre senza un committente, un qualsiasi fotografo e videomaker può impegnare a tempi pieno le sue giornate per produrre stock images e stock footage fin dal primo giorno di apertura della partita IVA, nel presupposto che così facendo i guadagni arriveranno, anche se non subito.
E ovviamente di mettere il proprio tempo in un’Attività, il microstock, che ha un futuro, malgrado certe aspettative funeste di qualcuno, che più che aspettative sono semplicemente invidie, generate dal desiderio che anche agli altri le cose vadano male.
Se poi un domani decidete, cito la Puglia perché è la regione di Gianni Nitti, di vendere i prodotti enogastronomici pugliesi in tutto il mondo in partnership con un vostro amico che li produce e trovando clienti grazie ai vostri video che li spiegano su YouTube, è anche grazie a quello che potete imparare dal microstock che ci riuscirete, perché nel dire “faccio video su YouTube che spiegano le qualità dei prodotti enogastronomici della vostra regione” non intendo che dovete fare gli spot stile televisione locale:
- ristorante con ampio parcheggio
- menu fisso a pranzo a 12 euro
- giovedì sera musica.
Ma video studiati su quelle che sono le ricerche delle persone su Google. E’ materia complessa, e non ce la faccio a spiegarla seriamente in un podcast, ma se avete voglia approfonditela e lanciate il vostro progetto.
Come avere di più spendendo gli stessi soldi
A proposito di menù fisso a 12 euro:
qualcuno di voi mi spiega come fanno i ristoranti che lo prongono a non chiudere?
Io adoro i menù fissi a 12 euro, ma da cliente non da imprenditore. Li adoro talmente tanto, che oramai faccio fatica ad andare al ristorante quando ci sono i prezzi normali.
Perché quello che mangio a 12 euro il venerdì, la domenica devo pagarlo 40 euro?
E’ un po’ lo stesso discorso delle vacanze d’estate: se vado al mare a giugno e non ad agosto ci sono:
- le giornate più lunghe
- metà della confusione
- pago l’appartamento o l’hotel meno della metà.
So che sui social si è emarginati se si dice che ad agosto si sta a casa, ma spiegatemi un solo motivo per il quale una persona deve andare in vacanza ad agosto. Se il motivo è che avete le vacanze solo in quel periodo, provate a pensare se non è il caso di considerare di cambiare lavoro e guadagnarci non solo in termini di capi meno assillanti. Viva il microstock!
Aprendo un’altra parentesi che non c’entra nulla, vi consiglio un libro sull’argomento vacanze a giugno anziché ad agosto, come anche menù a prezzo fisso a 12 euro e stesso menù a 40 euro, come anche auto nuova o auto usata.
Il milionario della porta accanto.
Lo trovate su Audible sotto forma di audiolibro, non mi ricordo se anche in italiano.
Chiudendo il discorso, quindi abbiamo capito che per comunicazione con i video non intendo lo spot degli anni ‘90 stile TeleConegliano, ma intendo fare una comunicazione incentrata su video i cui argomenti sono forgiati sull’ottimizzazione per i motori di ricerca che è una delle conoscenza che si approfondiscono proprio con il microstock.
In tema di prodotti enogastronomici, noi Italiani dovremmo considerare che quelli di una sola nostra regione come appunto la Puglia, ma posso fare lo stesso discorso per il mio Veneto e per molte altre, valgono a livello di
- tradizione
- storia
- qualità
da soli quanto i prodotti enogastronomici di interi Stati. Perché sono il prodotto di una cultura millenaria. Noi Italiani abbiamo il prodotto, che è la cosa più difficile, ma non abbiamo voglia di fare il passo per spiegare quanto buono è e venderlo adeguatamente in tutto il mondo.
Quindi amici ascoltatori del podcast, spero che le mie parole vi ispirino e stupitemi mettendo in pratica il principio che vi ho appena spiegato.
Se invece non avete capito bene quello che intendo significa che avete molto bisogno di studiare, e il mio podcast è anche qui per questo. Anche il mio corso a dire il vero, ma sia mai che investite un po’ di soldi sul vostro futuro.
Quanto si guadagna per una vendita su iStockphoto?
Chiudo la trilogia di informazioni su iStockhoto iniziata con l’episodio del podcast del mio ritorno, con un messaggio mandatomi da Francesco Carniani che gli ascoltatori si ricorderanno essere stato l’ispiratore di questa insolita parentesi di “vendere foto e video online”, visto che iStockphoto da anni, per quanto mi riguarda, non è un’agenzia sulla quale vale la pena focalizzarsi.
Queste le parole dell’ottimo Francesco.
Io nell’ultimo mese i centesimi a vendita che si guadagnano come suggerivi tu non ce li ho neanche sulle foto.
Calcola che è da 6 mesi che non carico nuovi contenuti e che comunque non ho un portfolio professionale, però iStock continua a darmi dei guadagni.
Diciamo che se mi impegnassi più tempo sarebbe tutta un’altra cosa perché la mia collezione, al momento, ha il freno a mano tirato. Chi guadagna bene con il microstock ci lavora tutti i giorni, senza fermarsi 6 mesi come faccio io. Comunque, lo ripeto, se sei critico con Istock devi essere critico con su Shutterstock, anzi su tutte le agenzie a parte Adobe Stock.
Grazie a Francesco che mi ha inviato i suoi report di vendita. Non è il caso che io li pubblichi per tutelare la sua privacy. Quello che posso rendere pubblica è l’informazione più interessante, che risponde un po’ alla domanda che mi ero fatto la scorsa volta:
quanto si guadagna ad ogni vendita su iStockphoto?
Nel caso di Francesco per le foto si va da 0,10 a 1,25 dollari a vendita incassati. Per i video da 0,15 a 6,18. Le royalty in percentuale sono nel suo caso del 15 o 20%.
Un ulteriore dato interessante è che nei report di vendita iStock cita anche il Paese di provenienza del cliente, che non è un dato indifferente come dato se visto su una grande quantità di vendite. Lo dico in chiave comprensione del genere di foto da produrre per vendere di più. L’ultimo mese Francesco ha venduto in:
- Italia
- Spagna
- Giappone
- Brasile
- Germania
- Israele
- Canada
- Louisiana, ovvero Stati Uniti.
E poi dite che il microstock non è un business magnifico: sapere che le mie foto vengono usate in Giappone o in Brasile a me dà tanta soddisfazione. Non so a voi.
Grazie Francesco per la condivisione.
Vendere una foto a 50 dollari su Shutterstock
Mi scrive poi il fotografo professionista Giulio Martino, dalla gloriosa Provincia italiana, in particolar modo da quella di Avellino.
Non so voi ragazzi, ma quando si parla di Avellino a me viene sempre in mente Dirceu, magnifico giocatore di un’epoca lontana del calcio. Quindi se avete più di 40 anni, come purtroppo ce li ho io, e se siete maschi, lo dico per attirarmi le antipatie delle associazioni femministe, ricorderete, forse, l’Avellino di Dirceu, in un’epoca in cui un giocatore della nazionale brasiliana poteva giocare in una squadra italiana non molto titolata. Nella stessa epoca, per citare un caso ancora più clamoroso, c’era l’Udinese di Zico, che sarebbe come se oggi Neymar giocasse nel Sassuolo.
Ho detto se siete maschi, solo perché non mi ricordo di compagne di classe alle elementari appassionate di calcio. Poi magari Netflix tirerà fuori qualche storia più o meno vera di bambine calciatrice per farci la nuova Stranger Things.
Non so come siamo arrivati a questo, comunque nel mio tablet c’è questo messaggio, per l’appunto dell’ottimo Giulio Maritino:
Sto continuando a caricare e vendere su Shutterstock e ogni tanto anche qualche vendita importante.
Le ultime 10 vendite su Shutterstock hanno avuto i seguenti guadagni:
- 10,90
- 0,11
- 0,13
- 55,94
- 0,12
- 0,38
- 0,38
- 2,60
- 0,91
Ti racconto la storia della vendita della foto da 55,94 dollari incassati. Un mesetto fa mi contatta lo staff di SS scrivendo che un cliente aveva chiesto dove si trovava il luogo della foto in questione. Risposi mandando le coordinate con Google maps.
Dopo un mesetto arriva una vendita di circa $13 e pochi giorni fa questa di $55,94. Non so se è collegata la cosa, forse non potrò mai saperlo, ma credo proprio di si.
Ti linko anche il file in questione:
https://www.shutterstock.com/
it/image-photo/miage-lake-lac- du-glacier-foot-1749042029
Grande Giulio, aggiungo io. Questa è la foto in questione:

Si tratta di una magnifica foto di un lago. Credo che il contatto di SS sia collegato alla vendita da 55 dollari, perché Shutterstock solo per i clienti più grossi che comprano licenze estese fa un servizio personalizzato di ricerca delle informazioni.
Mi era successo con un altro contributor di ascoltare una storia analoga, a conferma che sul lungo periodo, se il fotografo o il videomaker sanno fare il loro lavoro, vendere stock images e stock footage paga sempre.
Cari amici, se avete altre storie così, mandatemele, così contribuite a diffondere conoscenza e dare nuove idee agli altri produttori che, lo ricordo, in un mercato enorme come il microstock non dovreste considerare vostri concorrenti, ma semplicemente attori di un business che tutti insieme possiamo contribuire a far crescere per il benessere del mondo.
Le domande degli ascoltatori
Pensi che la fuji XT2 sia adatta ai video più di una reflex Full Frame tipo Canon eos 5D mark IV che ho? Avendo solo l’obiettivo 23 mm conviene che mi prenda anche un 16-55 che è più versatile?
Quando conviene cambiare fotocamera per produrre microstock
Premetto che non amo rispondere a domande sulle attrezzature, perché non sarà mai la nuova macchina fotografica a farvi svoltare nelle vendite. E’ un po’ quello che dico nel mio corso, che come mi capita frequentemente, stavo proprio aggiornando prima di andare in onda con il podcast.
Comunicazione di servizio: gli aggiornamenti sono sempre gratuiti per chi lo ha acquistato in passato, o lo acquista anche oggi o in futuro.
Detto ciò il motivo per cui voglio condividere questa domanda nel podcast, è generico relativamente all’attrezzatura.
La Fuji XT2 rispetto alla Canon Eos 5D Mark IV, dal punto di vista dei video, ha il grandissimo vantaggio di girare in 4K. Oggi sul 4k c'è meno concorrenza e i singoli spezzoni vengono pagati molto di più del Full HD, quindi finché dura, secondo me, conviene cavalcare l'onda.
Se, come mi sembra di capire, caro amico hai solo un obiettivo 23mm fisso, effettivamente diventa troppo limitante in fase di inquadratura e dovresti passare, come suggerisci, ad uno zoom.
Io, che pure lavoro con un APS-c, ho un 17-40 e mi trovo benissimo, quindi il 16-55 che proponi tu è senz'altro una soluzione che concilia qualità della lente a versatilità in fase di inquadratura.
La liberatoria per le persone riprese in strada e Disneyland
Ciao Daniele, io ho iniziato da un paio di mesi con il microstock ma per ora stavo caricando su alcuni siti solo foto. Dopo aver letto i tuoi articoli ho deciso che voglio provare a fare anche video, anche se ancora non ho capito bene come fare
Comunque non è quello che volevo chiederti. Tra le foto che ho inviato molte sono state rifiutate per la "liberatoria" dei soggetti. Ti faccio la domanda anche perché con i video è difficilissimo non riprendere qualcuno di riconoscibile, e chiedere liberatorie agli sconosciuti mi sembra impossibile.
Come si fa a caricare stock footage senza le liberatorie? Devono essere messe come editoriali? Hai qualche metodo per far si che non si vedano marchi ed insegne?
Ho tantissime immagini di Disneyland: non c'è nessuna agenzia che le accetta?
Ti ringrazio tanto per l'aiuto che ci dai!
Vado per ordine: Sì, devi caricare i video come editoriali se ci sono loghi o persone riconoscibili.
Ne ho già parlato tante volte e trovi una guida approfondita linkata nel testo del podcast:
https://stockfootage.it/
Non vale la pena cancellare digitalmente gli elementi riconoscibili che sono protetti dal copyright o che sono protetti dalla Legge sulla privacy, perché con i video è molto complicato farlo e spesso così facendo si rovina la ripresa.
Per quanto riguarda Disneyland, Shutterstock sicuramente ti rifiuterà i contenuti, anche se li carichi come editoriali. Stessa cosa vale per Adobe Stock che al momento non accetta foto e video editoriali.
Per quanto riguarda gli altri microstock devi provare di agenzia in agenzia. Con il mio stock footage ambientato lì, Pond5 per il momento non mi ha fatto problemi.
I segreti degli algoritmi dei microstock
Ti ringrazio per la lezione del corso sui motori di ricerca delle agenzie, tutto molto utile. Ma chi può sapere i segreti degli algoritmi?? Li si può dedurre empiricamente, ma prendendo anche delle grandi cantonate.
Shutterstock prevede due categorie. Ma tu non avevi detto che la categoria era un parametro ormai deprecato e che con il tempo avrebbero tolto. Non è una critica ma solo per dire che "va a sapere che giochi fanno"?
Gli algoritmi dei motori di ricerca sono segreti, a partire da quello di Google. Ma sullo studio di quest'ultimo ci lavorano decine di migliaia di esperti di SEO, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca.
Molti di questi professionisti sono dei confabulatori, ma altri fanno il loro lavoro e producono con questo un enorme valore aggiunto per chi si affida a loro. Essere al primo posto su parole chiave ricercate da migliaia di persone significa guadagnare un sacco di soldi, sia che si tratti di Google, sia che si tratti dei microstock. Pensare che la posizione che si occupa con queste sia solo una questione di fortuna è un approccio da stregone che non capisce la materia e quindi butta tutto in caciara e cospirazionismo.
Per quanto riguarda Shutterstock, è vero: mantiene sempre le categorie. Altre agenzie non le hanno più da tempo, come Pond5.
Ti confermo che secondo me non sono un elemento fondamentale nell’indicizzazione, quanto meno rispetto all’importanza del titolo e delle parole chiave.
A conferma delle mie teorie, ti chiedo di verificare quanto difficile per un cliente oggi sia sulla stessa Shutterstock fare una ricerca per categorie. Se è difficile vuol dire che l’agenzia dà sempre meno importanza a tale tipo di ricerca e di conseguenza sempre meno vendite sono influenzate da quello.
Quanto è difficile riprendere un evento con copyright registrato
Una precisazione relativamente allo scorso episodio, in particolar modo sull'Ironman, evento di cui abbiamo parlato relativamente alla domanda di un ascoltatore. Parto dal messaggio dell’ascoltatore e poi apro un ragionamento che vorrei condividere con voi, cari amici che siete sempre alla ricerca di nuove opportunità.
A scrivere è l’ottimo Mirko Votta:

L'Ironman e i fotografi
Ciao Daniele, ascoltavo il tuo ultimo podcast e da triathleta ti confermo che Ironman è un marchio registrato (multimilionario con oltre 55 eventi organizzati nel mondo) acquistato da pochi anni da un gruppo (Advance) che ha fra gli altri marchi Condé Nast.
Negli eventi più o meno grandi di triathlon (anche non a marchio Ironman) ci sono sempre fotografi professionisti che acquistano i diritti di utilizzo immagini degli atleti (nei giorni dopo la gara ci viene sempre inviata un'email con la possibilità di acquistare una o più foto).
Grazie a Mirko della segnalazione. Ho voluto citare con piacere questo messaggio per 3 motivi.
Il primo è appunto ringraziare chi me l’ha mandato, perché la condivisione è un elemento in cui credo fortemente e chi condivide con me questo principio ha tutta la mia ammirazione.
Il secondo è che quanto dice Mirko ci conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che create stock images e stock footage di eventi del genere è sempre più un problema, perché i marchi si tutelano a livello legale e le agenzie se questi lo fanno se la fanno sotto quando succede, di conseguenza tendono a scartare i contenuti creati in quei contesti.
L’Ironaman è un evento circoscritto, per quanto importante. Ma per analogia certe agenzie fanno problemi anche con le Sagre di Paese. Citazione di un fatto reale segnalatomi da un ascoltatore.
In altre parole: cercate situazioni diverse per produrre, amici contributor.
Come portare il business da videomaker a un altro livello
In terzo luogo, e qui apro il ragionamento che vi dicevo, in tema di business moderni e quindi di microstock e soprattutto di tutti vantaggi che derivano dall’imparare a vendere prodotti online, come fate voi con le vostre foto e i vostri video, il fatto che Mirko ci confermi che il marchio Ironman vale milioni di euro deve essere un incentivo a lanciare i vostri prodotti, farli crescere con calma attraverso la produzione di foto e soprattutto video, riuscendoci senza la necessità di budget elevatissimi.
Pensate a quello che faccio. Con questo podcast io provo a dimostrare la mia competenza in un campo specifico che è il microstock, come lo faccio anche con i video che pubblico su YouTube, con le guide che pubblico nel mio sito e via dicendo.
Il ritorno economico che me ne deriva, perché se non ci fosse quello non essendo ricco di famiglia sarei obbligato a fare altro, ce l’ho con i prodotti a pagamento sullo stesso argomento, il microstock. Questi sono:
- il mio corso
- i miei libri
- il servizio che ho lanciato per la descrizione con titoli e keyword delle stock images e lo stock footage degli altri.
Il vostro prodotto, se già non l’avete in mente, può essere semplicemente la vostra competenza in un determinato settore, hobbiestico o professionale. Il modo migliore per dimostrarla è la divulgazione gratuita, attraverso appunto un podcast, un canale YouTube o un sito. Ottenuta una base di persone che capisce che ne sapete, dovete vendere la parte migliore di quella vostra competenza, attraverso corsi, libri o consulenze.
C’è gente che lo fa per competenze di tutti i tipi:
- fitness
- consulenze in tema fiscale
- cura dei bonsai
- alimentazione
- manga
- giardinaggio
In qualsiasi settore c’è gente pronta a pagare per trovare qualcuno di competente che gli spiega le cose.
O se non volete vendere la vostra conoscenza, potete vendere un prodotto fisico. Lo potete fare con un vostro prodotto con quello di qualcuno che ce l’ha e di cui vi fidate. O, potete vendere, e qui torniamo a quello che hanno fatto i creatori dell’Ironman, un’idea, in quel caso un evento.
Il bello di internet è che potete partire senza grossi investimenti: un buon hosting come questo che vi serve per il sito vi costa 150 euro l’anno (o anche meno durante le promozioni), il canale YouTube è gratuito, l’attrezzatura e il software per mandare in onda un podcast costa ugualmente poche centinaia di euro. Se siete bravi e se avete voglia di investire il vostro tempo sulla vostra idea, potete crescere piano piano, fare quello che vi piace e magari un giorno guadagnare un sacco di soldi.
Cogliete questa occasione prima possibile, altrimenti sarete sempre portati a rimandare le cose.
Studiatevi cosa hanno fatto i grandi imprenditori di quest’epoca: Mark Zuckerberg, Steve Jobs, Elon Musk.
- Leggete libri come 48 Hour Start-up
- Ascoltate podcast come Italian Indie
- Fatevi un corso online su Udemy.
Non buttate il vostro tempo a guardare con chi escono i calciatori, inseguire i giornali che fanno di tutto per attaccarvi alla notizia del momento e smettetela di farvi tormentare dalle notifiche push di Whatsapp o del meteo.
Fra un anno, spero che qualcuno di voi, un po’ come ha fatto l’ascoltatore che ho citato all'inizio, mi scriva ringraziandomi per avergli dato lo stimolo di cambiare e migliorare la sua vita.
Detto questo, che non mi sembra poco e di conseguenza mi sembra un’ottima conclusione per il podcast, cari amici, il 104esimo episodio di vendere foto e video online finisce qui, e io vi ricordo che nella vita l’importante non è divertirsi ma essere felici.

Ok, io ci ho messo un giorno di lavoro per produrre questo contenuto e tu ci impieghi 5 secondi per cliccare su uno dei tre tasti qui sotto, ma più che per questo, perché non condividi la pagina semplicemente per aiutare i tuoi amici appassionati di fotografia a guadagnare?