Lo stock footage è:
- uno spezzone di video (generalmente di una durata da 5 a 30 secondi);
- utilizzato da programmi televisivi, siti internet o pubblicità, pur essendo realizzato da filmaker esterni alla produzione.
Quando:
- in un monologo di Adam Kadmon su Mistero (scusate l’esempio);
- in un format di intrattenimento su National Geographic
il presentatore parla di un argomento molto variegato, si vedono, per esempio:
- immagini di posti in giro per il mondo
- carrelli al supermercato
- persone al lavoro
Il regista, in quei casi, può comprare quello che gli serve semplicemente usando siti come:
Quanto si guadagna con lo stock footage?
Cito Adam Kadmon perché, pur avendo io venduto migliaia di video con questo sistema (35 mila dollari guadagnati su Shutterstock, come dimostra lo screenshot sopra), è una delle rare volte in cui sono riuscito per caso a fare da telespettatore ad una produzione in cui i miei lavori sono stati usati.
Se non ricordo male, quella volta, nel giro di 10 secondi la voce fuori campo parlò:
- del Presidente degli Stati Uniti;
- del Papa;
- dei servizi segreti israeliani
quindi si videro:
- la Casa Bianca;
- la Cupola di San Pietro (il mio video);
- una bandiera con la stella di David.
Perché alle produzioni conviene comprare stock footage
Se tanti anni fa si sarebbero invece dovuti creare appositamente quei contenuti:
- impiegando giorni;
- sostenendo spese non indifferenti
al giorno d’oggi basta invece:
- collegarsi al sito di una delle Agenzie che ho citato;
- digitare una parola chiave nel loro motore di ricerca;
- scaricare in pochi minuti quello che serve spendendo poche decine di euro a spezzone.
Il bello per noi videomaker di quest’epoca che sappiamo fiutare il business è che il 90% del materiale che pubblicano Shutterstock e Pond5 è creato da gente che lavora con:
- una reflex da meno di 1000 euro;
- un normale cavalletto.
Esattamente come faccio io, che guadagno migliaia di euro l’anno con questo lavoro.
1479 dollari con 10 secondi di video
Guardate questo video per esempio:
L’ho girato io nel 2009 a Parigi con una Canon HV 20, ovvero con una telecamera che oggi si trova solo usata a meno di 100 euro. La cifra che ho guadagnato fino ad ora, solo per questo spezzone di 10 secondi è 1479,50 dollari (la metà dell’importo che vedete indicato qui sotto, e che è un report di vendita di Pond5):
Stock footage presidenziale
Il Presidente Americano è l’uomo più potente della Terra. La campagna elettorale che porta alla sua elezione costa centinaia di milioni di dollari quindi, se lo stock footage non fosse:
- oltre che uno strumento economico;
- anche uno strumento efficace
lo staff di un candidato non lo utilizzerebbe mai. Ci sono troppi soldi e troppo potere in ballo per risparmiare sulla qualità di un mezzo dell’importanza del video.
E’ oramai un po’ che ci siamo lasciati alle spalle la campagna elettorale americana del 2016, ma già al tempo il filmato qui sotto fu creato utilizzando, almeno nella metà dei casi, spezzoni comprati su:
- Pond5;
- Shutterstock
o su altre Agenzie online.
Dico almeno nella metà dei casi per difetto, non perché in teoria non possa essere completamente formato da clip simili a quelle che produciamo io e migliaia di altri filmaker freelancer nel mondo, ma solo perché c’è stato qualcuno che si è preso la briga di verificarne l’origine e non ha potuto certificare ogni spezzone.
Faccio una breve analisi:
- il filmato dura 2:57;
- conta un centinaio di clip.
Al costo di 80 dollari l’una, significa che il girato è costato 8 mila dollari, ovvero quello che 10 anni fa si faceva pagare uno spot di 30” di medio livello su una TV locale.
Ovviamente, visti i citati interessi in gioco, non sono così ingenuo da non sapere che dietro alla realizzazione c’è uno sceneggiatore di una qualità degna di una serie TV alla “Breaking Bad”, però, parlando solo di footage, se lo spot fosse stato creato da zero dalla società di comunicazione che seguiva Hillary Clinton:
- sarebbe costato almeno 200 volte tanto;
- avrebbe richiesto mesi di lavorazione.
Lo stock footage non serve solo a far risparmiare
Abbiamo capito che i costi non sono un problema per un possibile Presidente degli Stati Uniti. Il punto fondamentale, infatti, è che in una competizione elettorale moderna, o in un qualsiasi progetto di comunicazione, sono richiesti tempi di reazione brevissimi e solo l’utilizzo dello stock footage può darli.
Da una parte c’è questo mondo. Dall’altra c’è ancora chi pretende di:
- far partire una troupe con telecamera in spalla;
- noleggiare elicotteri per riprese aeree;
- pagare decine di attori per le scene che riproducono i vari ambienti.
Chi vincerà dei due metodi secondo voi?
Secondo me questa storia è più o meno la stessa di quelli che:
- si preparano;
- escono di casa o dall’ufficio;
- prendono l’auto;
- fanno chilometri;
- cercano parcheggio;
- camminano;
- entrano in banca;
- fanno la fila;
- pagano le commissioni per fare un bonifico;
- e rifanno il percorso all’inverso.
Per la cronaca io compio la stessa operazione collegandomi ad internet e compilando un form online. In altre parole ci metto due minuti e lo faccio gratuitamente. Vedete voi.
Tocca a Donald Trump
Ma il più scettico degli scettici potrebbe però dire che non è ancora sufficiente, visto che Hillary Clinton ha perso. Benissimo: dalla parte opposta c’era un miliardario newyorkese con un sacco di voglia di stare sotto i riflettori:
Al terzo secondo c’è questo video:
https://www.pond5.com/stock-footage/32736704/going-out-business-closed-sign-window.html
in vendita (verificate se non ci credete) su Pond5 a 79 dollari e al venticinquesimo quest’altro:
https://www.pond5.com/stock-footage/10759963/two-us-soldiers-looking-front-flag.html
in vendita a 69 dollari.
Quanti di voi saprebbero creare le due clip sopra?
E soprattutto, visto che a quelle ci ha già pensato qualcun altro, quanti di voi riuscirebbero ad inventarsene di simili?
Non pensate che le telecamere usate siano molto più buone di una reflex da 500 euro equipaggiata con una lente dello stesso prezzo o che si possano vendere solo riprese in studio girate con luci professionali. Quindi:
Se anche Donald Trump e Hillary Clinton credono nello stock footage, voi cosa state aspettando ad iniziare a produrre?
In questo sito ci sono un sacco di post che dimostrano come un videomaker come me, puntando:
- non sul perfezionismo della tecnica;
- ma sullo studio del mercato e di procedure di produzione efficienti
sia riuscito a battere la concorrenza e a vivere (bene) grazie a questo lavoro.
Daniele Carrer
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