Guarda la versione video degli episodi del podcast nel mio canale Youtube.

In questo episodio parlo di perché:

  • La differenza tra guadagnare con le foto grazie ai social e con il microstock
  • Perché insegnare fotografia online può essere una nuova opportunità
  • Un video che ha fatto guadagnare 128 dollari su Shutterstock
  • La prima vendita di un produttore su Pond5
  • I webinar di Adobe Stock per i produttori
  • Una nuova agenzia italiana che ha commissioni sopra la media
  • Perché è fondamentale condividere le informazioni per migliorare
  • Effetti indesiderati degli stabilizzatori elettronici
  • Pro e contro di Dreamstime

Si può ancora guadagnare con il microstock?

Inizio con una mail laterale agli argomenti di cui abbiamo parlato di recente.

Buongiorno Daniele, ti allego una schermata relativa alle mie vendite e ti chiedo gentilmente se sai come mai i prezzi delle foto siano scesi a cifre ancora minori di $0.38.

Trovo che guadagnare con le foto sia quasi impossibile, anche per me che ne ho quasi diecimila e ne vendo una trentina al giorno; altro discorso sono i video.

Ma se le foto scendono di prezzo e con loro anche i video – nel mese scorso ne ho venduti molti (siamo in una fase molto positiva per le vendite), ma alcuni a $3.00 – che fine farà questo lavoro?

Report di vendita di Shutterstock

Rispondo all’amico con gli stessi toni che sto usando con una certa frequenza nelle ultime settimane con chi mi scrive.

Io non sono un leone da forum, non trovo nessuna utilità nella lamentela. Sono un imprenditore, magari piccolissimo imprenditore, però guardo alla sostanza e non ho mai vissuto il microstock con la mentalità dell'operaio che deve difendere il posto di lavoro. Se un giorno vedrò che non ne vale più la pena a livello di soldi, farò semplicemente altro e relegherò il microstock a un hobby, tale e quale ad andare in bicicletta, cosa che se posso faccio, anche se non voglio essere pagato per questo.

Io ho mollato le stock images per lo stock footage nel 2007: sulle foto sono arrivato alle tue stesse conclusioni tantissimi anni fa e mi stupisce che ci sia ancora qualcuno che perde le notti a descriverle, che a differenza di scattarle non è per niente piacevole, per guadagnare cento dollari al mese.

Le stock images le consiglio solo a quelli che apprezzano più degli altri la soddisfazione di sapere che qualcuno paga per i propri contenuti, e che senza il microstock passerebbero le loro serate sui social network.

Avendo capito come andava il mercato tanto tempo fa e di quanto potere stiano acquisendo le agenzie, io ho fatto in modo di vendere il mio footage direttamente con un mio sito nel quale guadagno quasi il 100% di quello che pagano i miei clienti.

Per arrivare a quello ho dovuto investire:

  • lavoro mio personale
  • soldi,

e non c’era nessuna garanzia che ci sarei riuscito. Da questa posizione di potere che mi sono guadagnato, posso dire che Shutterstock potrebbe anche chiudere domani e io non perderei un solo secondo a piangere.

Chiunque voglia fare lo stesso, non deve fare la fatica che è necessaria per scrivere un messaggio in un forum, ma deve lavorare mesi e magari spendere i risparmi di una vita e, lo ripeto, non c’è nessuna garanzia di successo.

Il web è questo:

solo meritocrazia e niente raccomandazioni.

In un ambiente del genere, quelli bravi hanno tutto e quelli scarsi non hanno nulla.

In questo novantunesimo episodio di “vendere foto e video online”, nonostante le promesse fatte, si parla ancora di Shutterstock e lo si fa con tanti messaggi degli ascoltatori, alcune volte anche esprimendo pareri lontani dal mio.

Perché si parla ancora di Shutterstock

Cari amici, avevo promesso che non ne avrei parlato più.

Questo podcast ha una linea editoriale dettata dittatorialmente da me, però non posso andare avanti solo per la mia strada, quindi a grande richiesta… parliamo ancora di commissioni che si abbassano e abbonamenti low cost, ma facciamolo con giudizio.

Lavoro grafico del freelance Daniele Gay raffiguarnte un robot che legge il giornale aspettando la metropolitana a Londra

Creazione di Daniele Gay per la rivista Focus

 

A tal proposito vorrei citare un messaggio di Daniele Gay, grafico professionista le cui creazioni, ogni tanto, le vedete sulla copertina di Focus, che è praticamente uno degli ultimi mensili con una certa storia alle spalle rimasti nelle edicole italiane.

Cito il suo messaggio perché è pieno di spunti interessanti, a partire da quanto detto nell'episodio precedente. Spunti sui quali vi chiedo di riflettere, se volete crescere.

Microstock vs Social

Il tuo podcast mi dà sempre la carica. Ho appena finito di ascoltarlo e c'è un bel marasma intorno a questa storia delle royalty di Shutterstock!

La penso come te, questa mossa l'hanno fatta per eliminare quei produttori che speravano di diventare ricchi con le foto fatte con lo smartphone, quindi io non vedo l'ora che eliminino quei produttori, così si libera lo spazio per chi fa le cose con il cervello!

Citi, nel tuo podcast, un produttore che ha caricato solo 44 foto, e ovviamente non guadagna niente; io posso dire che se quelle 44 foto fossero uniche nel loro genere avrebbe guadagnato molto, invece!

Dico questo perché dopo che Shutterstock ha permesso di fare delle categorie, visualizzandole nella pagina del resoconto, ho scoperto che con solo 55 immagini sci-fi ho guadagnato ben 421.65$, con 918 download! Solo con la mano umana e aliena che si toccano, scaricata 186 volte ho fatto 123$! Quindi, l'originalità paga.

Ho provato a concentrarmi su Instagram e a crescere. Qualche risultato l'ho raggiunto, ma hanno di nuovo inasprito l'algoritmo e ora crescere è ancora più difficile. Mi sono intestardito perché c'è un bel movimento su quella piattaforma, tra gente che ti segue per imparare, ma anche chi ti manda messaggi per lavori su commissione.

Ho vagliato varie idee su come guadagnare qualcosa, ma il microstock mi è entrato nel cuore: le illustrazioni vendono e Adobe paga bene, per ora. Ho superato i mille download e ho quasi raggiunto i 1000$. Se ci avessi messo le energie che ho messo per crescere su Instagram, chissà ora come sarei messo.

Comunque, Daniele, ascoltarti mi dà sempre la carica e all'età in cui mi trovo, 43 anni, fare il ragazzino sui social mi pesa. Sbattersi due giorni di fila per fare delle immagini che poi non ti portano a nulla su Instagram mi sta demoralizzando, quindi preferisco sbattermi per il microstock perché presto le agenzie saranno l'unica fonte da cui scaricare immagini di qualità e soprattutto perché la formula microstock la stanno usando anche altre piattaforme che vendono modelli 3D o foto dedicate alla concept art. Paghi un abbonamento mensile e scarichi in base ai crediti che ti danno.

Quindi avanti così, io non cancello il profilo da Shutterstock. Aspetto che lo facciano gli altri e intanto mi preparo qualche bella immagine di viaggi spaziali, perché tra poco torniamo sulla Luna e poi su Marte e gli articoli sui blog si sprecheranno e dovranno avere le mie immagini.

Grazie, caro mio coetaneo Daniele Gay, che alla tua età ti senti un po’ fuori tempo massimo a fare il giovane sui social. Anche se, a dire il vero, l’età media di chi frequenta Facebook è più alta di quella di chi guardava “Ok, il prezzo è giusto!”

Quando parli di Instagram e dei social in generale, ti confermo che sei arrivato alla stessa conclusione a cui sono arrivato anch'io.

Se sapete le cose, insegnatele online

Comunque, il mio consiglio, visto che sei uscito da una scuola di grafica e hai un curriculum che dimostra che con la grafica non sei uno sprovveduto, che è un consiglio che per analogia do a tutti, parte dal presupposto che in quest'epoca in cui tutti vogliono fare gli artisti, uno come te ha le capacità per mettersi a disposizione degli altri e farsi pagare per insegnare, anche perché temo che, dopo quello che è successo negli ultimi tre mesi, l’insegnamento si sposterà sempre più online.

Lo prevedevo in tempi non sospetti nel mio libro, figuriamoci il tragico e inaspettato evento che è appena accaduto quanto accelererà le cose.

La bella notizia è che se facessi l’insegnante extra scolastico con corsi di tipo tradizionale, avresti spese dieci volte più alte e perderesti molto più tempo. Nei corsi online, che tu abbia dieci studenti o ne abbia mille, non ti cambia nulla perché il meccanismo di consegna delle video-lezioni è automatizzato. Si chiama scalabilità, ed è un concetto che riguarda anche il microstock.

Ragazzi, se il microstock non vi stimola più, emancipatevi da quel business e sfruttate tutto quello che avete imparato nel praticarlo. Sempre che abbiate ascoltato i miei insegnamenti quando vi spiegavo come trovare i soggetti più richiesti dal mercato e come descrivere i vostri contenuti.

Rimaniamo sull’argomento principale, ma non lo facciamo parlando di uno di quelli che ha promosso il boicottaggio su change.org. Mi raccomando, la prossima petizione fatela per chiedere a Shutterstock di regalarmi una Tesla.

Il fotografo stock Paolo Galasso

Il fotografo Paolo Galasso

Un video venduto a 128 dollari

Anzi, chiedetene una per me e una per l’ottimo Paolo Galasso, che mi scrive un messaggio sull’argomento.

Ciao Daniele, è sempre un piacere ricevere i tuoi aggiornamenti via podcast.

Volevo confermarti che le vendite su Shutterstock sono aumentate per quanto riguarda la quantità di video venduti, come avevi previsto, anche grazie al piano di abbonamenti che hanno lanciato. Molte delle mie vendite di footage sono da 2.50-3$, ma ho avuto anche vendite decenti da 15-30$.

Volevo poi segnalarti un video venduto per 128$. La vendita però è stata effettuata appena prima dell’entrata in vigore delle nuove percentuali. Facendo due conti, con quelle nuove, essendo io ancora al secondo livello, col 20% avrei guadagnato circa novanta dollari, mentre col 25% una decina di dollari in più.

Alla fine, non è male, peccato che vendite così importanti capitino davvero di rado.

Devo dire che leggendo la mail di Shutterstock mi sono sentito un po’ deluso, ma dopo un paio di giorni ho ricominciato a produrre come e meglio di prima e sono al mio miglior mese su Shutterstock con 230$ nei primi undici giorni del mese!

Ho notato, stranamente, un calo di vendite su Pond5, è capitato anche a te? Io per ora non mi scoraggio e continuo a produrre!

Paolo Galasso

E' un piacere leggere aggiornamenti quando sono propositivi.

Dopo la segnalazione dell’amico Paolo, ho guardato la mia area utente Pond5 ed effettivamente questo mese c'è stato un calo. Premesso che i periodi di vendita sono ciclici, quindi con la stessa collezione mi è capitato, sulla stessa agenzia, di non vendere video per dieci giorni, e poi di venderne venti i successivi tre, si possono fare mille congetture, la più facile delle quali è pensare che i clienti di Pond5 di due mesi fa, ora stiano comprando tutti da Shutterstock dopo che ha lanciato gli abbonamenti economici.

Non credo però che sia così, perché un cliente che acquista regolarmente in un'agenzia fa fatica a cambiarla, quindi se gli abbonamenti nuovi di Shutterstock produrranno scossoni nell'ambiente dello stock footage, questo succederà gradualmente.

Comunque, magari fatemi sapere anche voi se vi sta succedendo la stessa cosa.

La prima vendita su Pond5

Poi mi scrive un altro grandissimo, Alessandro Mancuso, che a differenza di altri pensa a produrre e non a gambizzare l’Amministratore Delegato di Shutterstock, come fanno quelli che non combinano niente e traggono giovamento non dal fatto che per loro le cose migliorino, ma per il fatto che le cose peggiorino per gli altri.

Report di vendita di Pond5

Ciao Daniele. Stamattina mi sono svegliato con una sorpresa nella casella e-mail.

Sta per iniziare il mio settimo mese dall’inizio dei caricamenti di stock footage, quindi allo scoccare del sesto mese spaccato, come dicevi tu nel corso. Ho trecentodieci clip online e un’altra trentina di video appena girati con alcuni amici. Ho acquistato di recente due e-bike per la famiglia che stiamo usando per andare al lavoro, sia io che la mia compagna (dieci chilometri all’andata e dieci chilometri al ritorno, non pochi) e cercando un po’ sulle agenzie, ho visto che di materiale, soprattutto con il drone, non ce n’è poi tanto.

Ho chiamato quindi questi amici per riprenderli sulle mie bici.

La clip venduta è una mia auto ripresa mentre faccio finta di meditare ad occhi chiusi, poi li apro e sorrido. Nulla di eccezionale, ma di auto riprese simili durante il lockdown ne ho girate e caricate tante, visto che erano l’unica cosa che potevo produrre. Le mie doti recitative lasciano un po’ a desiderare, ma se i video vendono lo stesso, non importa.

Posso solo immaginare in quanti ti abbiano scritto per colpa di Shutterstock. Su YouTube appaiono video in continuazione sul “boicottaggio”. Ma boicottaggio di cosa?

La notizia sinceramente mi ha toccato i primi trenta minuti dopo averla letta. Appena ho realizzato che non potevo fare nulla per far cambiare loro idea, mi sono rimesso a cercare keyword profittevoli e video da cui prendere ispirazione e continuare dritto per la mia strada.

Penso che chi si lamenta in continuazione abbia soltanto tanto tempo da perdere. E tu, che come me sei genitore, sai quanto il tempo non vada sprecato.

Parole che sottoscrivo, ovviamente, in pieno. Anche per questo non mi sento di aggiungere altro. Di Alessandro, che come ha detto lui, è un produttore che da poco ha iniziato a caricare contenuti, apprezzo l'intraprendenza e il continuare a produrre con scarsa preoccupazione per le decisioni prese da altri.

Grazie Alessandro.

Il fotografo Francesco Carniani

Risorse per aumentare le vendite di foto e video

Infine, mi segnala Francesco Carniani from Florence, che in italiano si chiama, con molta più poesia che nella lingua inglese, Firenze, un po’ di cose, tra cui una nuova risorsa utile per imparare a vendere di più con Adobe Stock, nonché un nuovo progetto italiano nel quale provare a guadagnare con le vostre foto.

Francesco Carniani, volendone riassumere la storia, è un fotografo amatoriale che sta trovando nel microstock nuovi stimoli al suo amore per l’uso della macchina fotografica, sia con le immagini statiche che con quelle in movimento.

Ieri sera ho partecipato al webinar di Adobe Stock. Veramente interessante. Ti direi che potrebbe intaccare i corsi per imparare a fotografare e riprendere che si trovano online. Ovviamente, è tutto in inglese.

Poi c’è anche una chat di contributor che secondo me è molto utile: alcune domande sono banali, ma altre sono decisamente interessanti per andare a cercare i contenuti migliori da produrre.

Ti lascio il link. Considera che devi essere un contributor Adobe Stock per accedervi:

https://discord.gg/KxuPd2

Un mio splendido time-lapse mi ha permesso di guadagnare 64 euro su Adobe Stock oggi:

https://stock.adobe.com/it/stock-photo/id/325243483

Segue link.

Credo che i clienti non siano gli stessi tra le diverse agenzie, altrimenti avrebbero comprato quel mio footage da Getty Images. Questi ultimi costano poco, ma hanno un volume di vendita alto, a differenza di Shutterstock che pagano basse commissioni, ma hanno prezzi alti.

Per quanto riguarda Shutterstock, ho pubblicato questo post:

Dopo aver preso informazioni a destra e a sinistra, penso che sia meglio rimanere su Shutterstock anche a dieci centesimi a vendita. È inutile cancellarsi, so benissimo che guadagneremo molto meno, ma è inutile se ci cancelliamo e lasciamo spazio a qualcun altro.

Preferisco buttare le foto su Freepik e mandare un messaggio ai fenomeni di Shutterstock mettendo in evidenza che così stanno spingendo i contributor a vendere le foto in agenzie con prezzi più vantaggiosi di loro. Nel breve avranno un rientro, ma nel lungo perderanno la leadership; per i video è diverso: le vendite sono più sostanziose e vale la pena caricare.

Un’altra info che ti do è relativa a un’agenzia italiana che si chiama www.pixtury.com. Li ho notati perché danno royalty molto alte.

Sono un’azienda che vende poster da interni per bar, ristoranti e case. Un mercato diverso perché fornisce tutto il servizio, dalla A alla Z. Non si vendono foto di problemi sociali, ma foto con soggetti da essere appesi. Sono molto gentili e penso di caricare le 3000 foto che ho nei miei hard disk.

Grazie a Francesco per la condivisione.

Condividere le informazioni salverà il mondo

Vi chiederete, come prima cosa, per quale strano motivo uno come me, che ha impiegato mesi di lavoro per creare il suo corso vada a fare pubblicità agli insegnamenti degli altri. La domanda è legittima e la risposta è:

perché credo nella condivisione.

Se tutti condividessimo quello che impariamo, alla fine ne uscirebbe un mondo migliore, dal quale tutti, me compreso, ne trarremmo giovamento.

Non sono come i rosiconi vari di cui ogni tanto parliamo. Se un domani nessuno comprerà più il mio corso, vorrà dire che farò altro, anziché cercare altra gente arrabbiata per giovarmi del passare le nottate a parlare male degli altri.

Complimenti, caro Francesco, per la vendita da 64 euro incassati dal time-lapse di Piazza Gae Aulenti, di cui peraltro avevamo parlato qualche settimana fa, quando ne stava progettando la realizzazione.

Sapete quante foto da dieci centesimi dovete vendere per guadagnare gli stessi 64 euro?

Seicentoquaranta, pensateci voi che non volete passare al footage.

Per quanto riguarda l’agenzia italiana di cui ci parla Francesco, io ho visto il sito ma non li ho approfonditi quanto basta per dire la mia. Trovate comunque il link nel testo del podcast, se volete approfondire voi il progetto.

Mi fa piacere che in Italia qualcuno provi a fare business in quel modo, e vi invito anziché pensare solo a fare i contributor, a pensare di mettere in piedi un’attività come hanno fatto loro, a cui, come capite, va tutto il mio rispetto.

Per quanto riguarda la profittabilità di fotografi e videomaker, è sempre il solito discorso: possono essere gentili, onesti nell’attribuire le royalty e volenterosi di mettere in piedi un gran business, ma un numero moltiplicato per zero dà sempre zero, che è anche meno dei celebri dieci centesimi di cui stiamo parlando da qualche episodio a questa parte.

L'effetto ondulato nelle riprese

Volevo chiederti un parere tecnico. Come mai in alcuni video ripresi con la mia nuova camera Panasonic GX80 si verifica uno strano effetto ondulato?

Dunque, comunicazione di servizio per chi mi sta ascoltando nel podcast. Nella versione video dell’episodio, in onda sul mio canale YouTube e che vi consiglio di guardare, c’è il video in questione. Per chi non lo fa, invece, cerco di descriverlo a parole, ovviamente con molta meno efficacia, motivo per cui vi consiglio vivamente di guardare le versioni video che pubblico su YouTube: si tratta di un campo di fiori ripreso con un forte zoom in una giornata di vento. 

Rispondendo all’amico che mi ha scritto, è un problema di stabilizzazione elettronica. L’amico ha ripreso proprio la situazione più critica, perché ha zoomato e perché il soggetto – i fiori – è tremolante a causa del vento. Lo stabilizzatore elettronico lavora come gli stabilizzatori dei software per computer, quindi interpreta il quadro e produce un contro-movimento.

In quei casi bisogna disattivare lo stabilizzatore elettronico e tenere quello ottico che, agendo meccanicamente, non crea nessun problema.

Non sono mai stato un grande fan degli stabilizzatori elettronici delle camere, perché sono distruttivi. Una volta applicata la correzione non puoi più tornare indietro. Piuttosto, se lo stabilizzatore ottico non è sufficiente, si può usare lo stabilizzatore del proprio software di montaggio, che potendo contare su una potenza di calcolo maggiore, il più delle volte è molto più efficace.

Le risoluzioni dei video 4K

Per la fotografia utilizzo una full frame della Sony, la A7II, grande macchina, ma che purtroppo non registra in 4K. Dico peccato perché, essendo io un amante dei grandangolari spinti come il 14mm, avrei potuto divertirmi a produrre footage particolari e, soprattutto in 4K, che credo sia quello che oramai chiedono tutti i compratori.

Lasciando perdere la Sony A7II che registra solo in full HD, ho uno smartphone S7 Edge che filma in 4K. Siccome di video non ne capisco tanto e se leggo 4K immagino ce ne sia uno solo, vorrei solo che mi dicessi se come dispositivo possa andare bene per il microstock.

Il 4K ha diverse risoluzioni, ma sostanzialmente sono due quelle più utilizzate dalle telecamere consumer:

  • 3840x2160,
  • 4096x2160.

Fa poca differenza caricare l’una o l'altra a livello di microstock.

Fatta questa premessa, conosco diversi lettori del sito che caricano video in 4K girati con lo smartphone, e so che le agenzie quasi sempre li accettano.

Detto ciò, per motivi legati:

  • all'assenza di regolazioni che vadano oltre l'automatico,
  • per la difficoltà di posizionarlo su un cavalletto

io non ti consiglio di usare lo smartphone per creare stock footage. Lo puoi fare magari nel primo periodo, per testare il mercato.

Visto che sei un appassionato di fotografia, è più o meno la stessa differenza che c'è con le foto scattate con la reflex. In condizioni di luce buona, se non devi usare un diaframma molto aperto, non c'è tantissima differenza sullo scatto finale, ma mancando tutte le possibilità che ci sono di regolazione da parte dell'utente, almeno per quelli della vecchia scuola come noi, non è il massimo, e considerato che se vuoi fare le cose fatte bene, nel microstock devi produrre migliaia di contenuti, moltiplicare questa "castrazione" per così tante volte, non è la scelta giusta secondo me.

Domenico Fornas mentre assembla un computer per il montaggio video

Dreamstime vale la pena?

Mi scrive Domenico Fornas, giovane produttore di cui racconto tutta la storia da quando ha iniziato a caricare contenuti nel sito.

Ci sono degli importanti aggiornamenti, che riguardano non solo quello che gli succede, ma anche l’aggiunta di un’agenzia che lui reputa interessante e che, di conseguenza, anche voi potreste valutare.

Dopo le ultime due decisioni di Shutterstock, abbassamento dei prezzi degli abbonamenti e rimodulazione delle royalties – come spiegato nell'episodio 87 e nell'episodio 89 del podcast di Daniele – ho deciso di caricare i miei video anche su Dreamstime.

Mi sono informato e sembra un'agenzia molto affidabile, tra l'altro, durante il lockdown per il Covid-19 ha temporaneamente aumentato le royalties a tutti i produttori del 10%: una mossa commerciale, ma noi fotografi e videomaker non possiamo non apprezzarla.

I prezzi sono un po' più bassi di quelli di Shutterstock e Adobe Stock, ma comunque maggiori di quelli degli abbonamenti di Shutterstock.

Leggi il resto della storia di Domenico in questa pagina.

Ringrazio Domenico per la condivisione, e soprattutto per rappresentare con il suo impegno e la sua voglia di imparare un esempio per tanti, che quindi non cadono nel tranello della vita moderna, di buttare il proprio preziosissimo tempo in attività inutili, ma lo usano per migliorare la loro vita.

Sarà un caso, ma i 780 euro al mese che cita, se non sbaglio, visto che non sono un esperto in materia, sono l’importo del Reddito di Cittadinanza. Valutate voi tutto il resto.

I miei concorrenti

Sempre in tema di ottimizzazione dei tempi, mi scrive un produttore che, a differenza di Domenico, non conoscevo e che mi segnala dei miei potenziali concorrenti.

Ciao Daniele, ti seguo ormai da mesi, durante la quarantena ho avuto modo di approfondire il discorso del microstock e appassionarmici. Sei un grande realizzatore di contenuti e ho letto tutti i tuoi articoli, ascoltato i podcast e visto e rivisto tutti i tuoi video su YouTube! Grande stima, complimenti.

Senza dilungarmi troppo, volevo girarti un video corso che mi è capitato di vedere tramite i social come sponsorizzato. Sembra essere interessante a prima vista, anche se non mi convince al 100%, perché si distacca un po’ da alcune cose che tu invece dici, come il discorso foto rispetto ai video, vendite sconvolgenti e guadagni ancora più esorbitanti.

Ti giro il link: https://www.microstockers.it/corso

Sono curioso di sapere cosa ne pensi e chissà se non finirò in uno dei tuo podcast.

Grazie caro Giuseppe, così si chiama l’amico che ha fatto la segnalazione.

Mi avevano già segnalato quel corso e avevo dato un’occhiata veloce alla loro pagina di vendita. Non ho tanto da commentare relativamente a quello che fanno.

Primo, perché non ho tempo un'analisi approfondita, secondo, perché apprezzo l'intraprendenza di chi mette in piedi un progetto digitale strutturato e anche se sono miei concorrenti e hanno toni diversi dai miei, non vedo nessun motivo per criticarli di principio.

Molto meglio loro di quelli che mi riempiono la casella di posta elettronica di insulti perché non pubblicizzo la petizione su change.org contro il cambio di commissioni di Shutterstock.

Sapevate che esisteva quest’ultima?

Ditelo che lo sapevate, voi che frequentate i forum e i gruppi Facebook.

Ottimo amici, il novantunesimo episodio di “vendere foto e video online” è giunto al termine.

Abbiamo, come da tradizione, fatto un po’ di intrattenimento, un po’ di informazione tra nuovi strumenti, opinioni di altri produttori e quant’altro possa servirvi a guadagnare con le vostre foto e i vostri video, quindi, non mi resta altro che ricordarvi che nella vita l’importante non è divertirsi, ma essere felici.

Ok, io ci ho messo un giorno di lavoro per produrre questo contenuto e tu ci impieghi 5 secondi per cliccare su uno dei tre tasti qui sotto, ma più che per questo, perché non condividi la pagina semplicemente per aiutare i tuoi amici appassionati di fotografia a guadagnare?