Oltre ai podcast faccio anche video. Ne ho creati 4 per insegnare a chi scopre il microstock come iniziare a vendere foto e video online: posso mandarteli?
In questo episodio parlo di:
- contenuti rubati e in vendita sui microstock,
- perché bisogna usare il watermark per evitare di farsi rubare foto e video,
- un video venduto su Shutterstock e pagato al produttore 53 dollari,
- Amazon Drive per fare il backup dei propri contenuti,
- la scadenza del modulo W-8BEN,
- L'andamento negli anni delle vendite,
- aggiornamenti sul servizio BlackBox
Contenuti rubati
Dunque ragazzi, parliamo di contenuti rubati. Tema scottante per tutti noi, che di sicuro non amiamo lavorare per poi vedere i nostri lavori utilizzati dai furbetti di turno. Per approfondire il tema, cito un paio di notizie che mi sono giunte.
La prima, che in realtà è un contenuto pubblicato nel blog di un amico, che si chiama Alex Rotenberg: abita a Milano, anche se non è italiano e scrive in inglese, purtroppo per voi che non praticate quella lingua:
Sostanzialmente ha fatto un'inchiesta degna di Report e gli faccio i complimenti più vivi pubblicamente, visto che è un po' che non lo sento.
Vi dico cosa a scoperto.
Contenuti pubblicati sui siti che regalano le foto (guarda questa mia guida a quel tipo di siti), come:
ripubblicati su Shutterstock da persone che:
- li hanno scaricati gratis,
- li hanno messi in vendita a loro nome,
contro ogni regolamento dei siti in questione, e quindi degli autori originari, per quanto questi siano dei fenomeni convinti di trarre vantaggio dal loro regalare le foto.
O foto scaricate da Flickr, che è un sito un po' diverso da quelli citati, ma fa perfettamente il gioco dei ladri.
Comprare le foto di Shutterstock e venderle su... Shutterstock
Poi l'ottimo Alex ha scoperto, una cosa di cui non posso capacitarmi, nell'epoca dei software che riconoscono le immagini, ovvero la stessa foto pubblicata su 4 account diversi di Shutterstock.
Evidentemente almeno 3 di questi sono dei ladri.
Scusate se continuo ad utilizzare questa parola netta, ma non ne trovo di politicamente corrette per descrivere la situazione.
Il giochetto è semplice e l'avevo già spiegato in passato:
- si sottoscrive un abbonamento all you can download, che esistono anche su Shutterstock e sono acquistabili su preventivo.
- Shutterstock fa dei prezzi in base a dove l'Azienda è localizzata, quindi fa pagare tanto agli europei e agli americani, e poco alle aziende dei Paesi poveri. Guarda caso infatti i nomi utente di almeno 3 dei 4 che avevano pubblicato quella stessa foto di cui ho parlato prima sono riconducibili a tali Paesi. Quindi non si fanno nemmeno tanti problemi a mascherare la loro provenienza per evitare sospetti, il ché è di per sé molto preoccupante.
- Una volta che un'Azienda ha il suo abbonamento all you can download, o comunque con un numero di contenuti scaricabili molto elevato, è un attimo fare il furbo per uno dei suoi dipendenti, perché voglio sperare che siano solo dei dipendenti a farlo, non i titolari dell'abbonamento, anche su quest'ultima non ci metto la mano sul fuoco.
In alcuni casi il furto è senza ritegno, cioè la foto in vendita è identica a quella rubata, in altri c'è un leggero fotoritocco.
Come fa Shutterstock a non accorgersene?
La cosa che non riesco a capire, non la capite nemmeno voi se in passato avete provato a ricaricare foto non accettate da Shutterstock al primo tentativo, perché sapete che da un po' quell'agenzia ha un software di riconoscimento delle immagini già presenti nella sua collezione.
Quindi il grosso interrogativo che mi pongo e al quale non ho trovato risposta è:
perché Shutterstock non si è accorta della stessa foto caricata 4 volte su account diversi?
Posso capire che può facilmente sfuggire la foto di Flickr o di Pexels, ma la foto identica a quella che c'è già sulla sua piattaforma non vedo come possa non essere notata.
Che succede al mondo del microstock? Perché una Società che ha pagato più di 500 milioni di euro a fotografi e videomaker se la sta facendo fare sotto il naso in questo modo? Sono semplicemente poco attenti a proteggersi perché l'ondata di ladri è talmente forte che anche se sono quotati in Borsa a New York e valgono miliardi di euro non riescono a fare nulla? O, anche se non amo le teorie sulla cospirazione butto lì il sospetto: c'è qualcos'altro che non riesco a capire sotto?
Mi raccomando, io ho citato l'articolo di Alex Rotenberg nelle sue parti più importanti, ma merita una lettura approfondita, anche perché ci sono dei consigli da seguire nel caso scopriate che qualcuno vi ha rubato una foto, o l'abbia rubata ad altri produttori, visto che se lo fa con loro oggi è facile che un domani lo faccia con voi.
Quindi lettura consigliata ragazzi, e se non sapete l'inglese, interrompete subito questo podcast e andate a fare un corso, perché la conoscenza in quest'epoca, necessita dell'apprendimento di quella lingua. E se dite che non avete tempo per farlo, ma contemporaneamente avete Facebook sullo smartphone, allora non lamentatevi.
Il watermark nello stock footage e su YouTube
Detto questo, abbiamo parlato di foto rubate, ora parliamo di video rubati, con una segnalazione di Ruggero Piccoli:
Ho ricevuto, in un video che ti linko, diversi commenti che mi chiedono di togliere il logo in mezzo che, come insegni a fare tu, ho messo per evitare che qualcuno utilizzi fraudolentemente il video.
Cito i comment che, a riprova di quello che ho detto poco fa, sono rigorosamente in inglese, perché se volete dare una speranza di successo al vostro progetto YouTube dovete scrivere in quella lingua le descrizioni, e di conseguenza anche i commenti che riceverete saranno in inglese.
Lo scappato di casa di turno dice:
che vergogna aggiungere il tuo logo in mezzo allo schermo. Anche se è un po' trasparente rovina il video. Va bene il logo in alto a a destra, ma non in mezzo. Quindi mi disiscrivo dal canale.
Ruggero Piccoli aggiunge:
per quanto mi riguarda se lo tengono 🙂
Pur avendolo Ruggero reso piccolo e abbastanza trasparente il watermark per tentare di minimizzare il fastidio che dà evidentemente riceve ancora i commenti di gente incontentabile.
Caro Ruggero amico mio, dipende sempre da quello che vuoi dal tuo progetto. Se vuoi che ti rubino i video, usandoli senza:
- chiederti il permesso,
- pagarti,
togli pure il watermark e dalla vinta al fenomeno con problemi esistenziali che ha commentato, e che magari ha commentato così proprio perché voleva rubarti il video.
Più o meno ogni giorno, e qui vengo alla mia esperienza personale perché cerco di parlare sempre con cognizione di causa, nel mio canale YouTube dove mostro i film storici c'è chi mi insulta per la presenza del watermark.
Il discorso è:
o faccio così o mi rubano i video e finisco per lavorare gratis.
Ovviamente se me li rubassero, anziché comprarli, non potrei caricarne di nuovi, perché non avrei i soldi per prenderne altri visto che non sono ricco di famiglia e come tutte le persone normali per mangiare devo faticare. Il mese scorso, nonostante gli insulti degli scappati di casa che credono che ogni cosa che è su internet si debba poter prendere senza chiedere il permesso, ho fatto un milione di visualizzazioni. Quindi io, Daniele Carrer, ci metto il watermark tutta la vita e mi faccio scivolare addosso tutti gli insulti delle persone che anziché produrre qualcosa di buono, per la loro vita e per quella degli altri, come faccio io con i film storici che
- salvo,
- restauro,
sono entrati in un corto circuito che li ha convinti che minacciando e insultando gli altri nei social network possano migliorare le loro vite e anche il mondo. Io credo che non abbiano ragione, poi ognuno faccia quello che si sente.
Caro Ruggero, non devi mai farti influenzare da pochi che commentano e minacciano di disiscriversi. Devi sempre guardare ai grandi numeri di quelli che stanno zitti. Sei stato anche fin troppo buono a tenere così poco aggressivo il tuo watermark, il mio è ben più cattivo e, grazie a lui, gli scappati di casa mi contattano comunque dicendo che:
- hanno un progetto senza budget,
- il video serve per il saggio di fine anno a scuola,
- hanno tutti i parenti in ospedale e quindi vogliono usare il video gratis.
Quando dico che non è possibile sapete cosa fanno?
Non rispondo. Nemmeno un:
ok, grazie capisco.
Sapete perché fanno così, perché nel frattempo sono andati a rubare un video senza il watermark e si sono già dimenticati di te e del grande bisogno che avevano del tuo filmato. Quindi ragazzi, consiglio che do a tutti:
mettete il watermark sulle vostre foto e sui vostri video, perché non esiste Legge che vi può proteggere efficacemente in quest'epoca. Quello su cui dovete contare per evitare di farvi rubare le cose è la tecnologia.
Il primo video venduto su Shutterstock
Un altro messaggio prima delle domande:
Ciao Daniele come va? E’ un po che non ti fai sentire, ma immagino che sarai super impegnato con qualche nuovo progetto.
Ti scrivo per dirti che 2 giorni fa mi è arrivata la comunicazione da Shutterstock della vendita del mio 1° video e ieri già l’accredito su Paypal.
Si tratta, sono rimasto sorpreso per questo, di una ripresa notturna fatta dal mio balcone di nuvole che passano sopra la Luna piena e che mi ha fruttato $ 53,70 (non conosco il formato venduto ma penso sia 2k visto che il 4k è a più di 100$).
La cosa mi ha reso felice e anche se non ho guadagnato molto finora con il microstock, questo mi spinge a continuare, visto che dai video che riprendo non pretendo di guadagnare grandi cifre, ma li faccio soprattutto per passione e quindi tutto quello che ne viene è più che buono.
Un caro saluto, Fabio.
Sono mancato, questa la dico a beneficio di chi mi ascolta subito dopo che l'episodio è uscito, perché sto rinnovando le lezioni del corso in italiano (guarda di cosa si tratta).
Ancora, mi viene da dire. Ma viste le novità purtroppo va fatto. In futuro le aumenterò ancora, oltre che aggiornarle a beneficio di chi il corso l'ha già comprato ed riceverà gli aggiornamenti gratuiti. Mentre il prezzo del corso aumenterà ancora, sappiatelo voi che state rimandando l'acquisto.
Detto questo:
grande Fabio, complimenti. Si comincia sempre così e poi, con il lavoro e lo studio, si finisce per raggiungere una vita migliore.
Si tratta invece di un video 4k, perché Shutterstock lo vende a 199 dollari e ti paga il 30%. Da quello, se il cliente è Americano, ti sottrae:
- il 30% se non hai compilato il W8-BEN,
- l'8 se l'hai compilato.
Quindi i conti dovrebbero tornare. Se non tornano è perché il cliente ha preso un abbonamento che gli permette di acquistare ad un prezzo leggermente più basso.
Continua così, mi raccomando.
Amazon Drive e i prezzi
Una volta hai spiegato che Amazon Drive ti ha "cacciato" perché avevi ben 11 TB di materiale sul cloud. Io sono rimasto tranquillo perché pensavo che prima di raggiungere quella quantità di datiavrei avuto il tempo di aspettare nuove invenzioni sul mondo del cloud.
Ebbene, con i miei 184GB di video e foto familiari, oggi ho ricevuto quello stesso messaggio di cui hai parlato, dove molto gentilmente mi fanno sapere che una volta finito l'attuale abbonamento, dovrò pagare a partire dei 100 euro per TeraByte.
Io abito in Spagna.
Dunque, caro amico Iberico, che scrivi meglio di tanti Italiani, che anziché pensare a vendere le loro foto online dovrebbero prima dedicarsi a un corso di lingua.
Amazon Cloud più che cacciarmi mi aveva aumentato il canone annuo da 60 euro a 600. Io in un primo momento avevo deciso di salutarli, ma poi ho visto che con quella quantità di dati online che avevo non c'era una soluzione migliore, ho accettato di pagare, anche se si sono comportati poco professionalmente.
Ho controllato i prezzi e in Italia:
- il taglio da 1 TB su Amazon Drive costa 70 euro all'anno
che è quanto prendi con una singola vendita 4k su Shutterstock e meno di quanto prendi per lo stesso video venduto su Storyblocks che ha il 50% di royalty.
Quindi secondo me ti conviene registrarti su Amazon Italia che è più economico ed è esattamente identico come prestazioni ad Amazon Spagna.
Il W-8BEN
Il formulario con l'informazione fiscale per la questione delle tasse alla fonte per evitare quel pericoloso 30% alla fonte pagato al Governo americano, lo si deve mandare ogni anno, oppure lo di deve fare solo se c'è qualche dato che deve essere aggiornato?
Per quanto riguarda il W-8BEN, anche se non cambia nessun dato, scade, perché ogni tanto qualche microstock te lo richiede, ma tranquillo che ti contattano quando questo succede.
A parziale tuo sollievo sappi che devi semplicemente riscrivere le stesse cose. Ci metti 2 minuti e fai tutto online.
Una volta dovevi acquisire il foglio con lo scanner, firmarlo e riacquisirlo. Adesso compili direttamente un form digitale, è semplicissimo.
Te lo fanno fare solo Shutterstock e Storyblocks. Pond5, non si sa perché, non lo vuole e non ti tassa nulla.
Le vendite aumentano con l'andare degli anni?
Ho già caricato foto nei principali stock ma con guadagni veramente ridicoli. Adesso ho una nuova reflex che mi permetterebbe di fare anche filmati e quindi sono interessata al tuo corso.
Ho l'impressione però che il mondo degli stock si stia un po' saturando. Volevo sapere se negli ultimi anni le tue vendite sono rimaste le stesse o sono diminuite con l'aumentare delle proposte che si trovano in rete.
Il mercato della vendita di stock images e stock footage è decisamente difficile oggi.
Se 6/7 anni fa bastava fare un viaggio a Parigi con la reflex al collo e il cavalletto in mano per ripagarsi quello stesso viaggio e, magari, i 10 successivi con le vendite dello stock footage creato.
Oggi, vista la qualità che hanno raggiunto anche le reflex economiche e il fatto che a tutti piace viaggiare, su contenuti relativamente facili da girare, come appunto il footage delle grandi Capitali europee, c'è molta concorrenza ed è difficile guadagnare.
Dovresti alzare l'asticella dei soggetti e lavorare, per esempio, reclutando parenti ed amici per farti fare da "modelli", ovvero apparire nei tuoi video, simulando situazioni come:
- la coppia che cammina in città,
- la mamma col bimbo al parco,
- le persone nelle varie situazioni di lavoro
e così via.
Esistono più agenzie rispetto ad una volta, ma quelle che vendono stock footage sono sostanzialmente 3:
- Pond5
- Shutterstock,
- Videoblocks/Storyblocks.
Per quanto riguarda i miei incassi, io sono rimasto invariato fino a quando producevo.
Per colpa di questo sito adesso sono un po' fermo e quindi i guadagni calano del 20/30% all'anno, ma senza quei guadagni non avrei potuto creare "quell'impero" digitale che sto creando. Scherzo. Forse scherzo.
Mi saprete dire se state ascoltando questo podcast dopo il 2025 se avevo ragione.
Come sai io sono riuscito per esempio a mettere in piedi un progetto di vendita diretta, che purtroppo è difficilmente replicabile, e mi permette di portare a casa, da solo, almeno 1000 euro al mese.
Poi ho:
- questo sito,
- la partenership Youtube,
- il corso in inglese,
- la digitalizzazione dei film storici dei clienti,
e tanti progetti in rampa di lancio.
Cara amica, nel mio corso insegno le tecniche per:
- scegliere i contenuti giusti,
- essere più produttivi,
- essere più efficaci con il keywording.
Non è una formula miracolosa, ma considerato i soldi che girano nel microstock, sicuramente ti può aiutare o quanto meno può ripagarti il costo sostenuto per acquistarlo con le maggiori vendite che avrai.
Aggiornamenti su BlackBox
Black Box di cui ho parlato negli scorsi due episodi sta spaccando le masse, con pareri positivi e negativi.
Andiamo di quest'ultimi:
Secondo me è il più grosso errore che si possa fare. Io non so se hai qualche feedback di utenti di questo servizio che si dicono soddisfatti, ma dubito che il sistema possa portare profitto alla lunga.
Capisco che il keywording sia una scocciatura, ma meglio farselo da soli in malomodo, che pagare un 20-40% a qualcuno per farlo + un altro 15% per caricarti i video sulle agenzie. Considerando che solo Shutterstock vende ancora qualcosa.
La parte dura e costosa è appunto produrre contenuti, perché mai dovrei regalare una parte dei guadagni a terzi per la pigrizia di fare il lavoro di data entry, che comunque nessuno farà mai bene come noi che conosciamo i contenuti?
Senza contare che seguendo un corso come il tuo si può fare tutto in modo abbastanza veloce.
Ho poi letto di notevoli ritardi nel servizio di Blackbox, e resta anche il fatto che i contenuti sarebbero caricati a nome loro ed il copyright delle descrizioni di proprietà dell'editor, quindi si perde anche una certa libertà nel gestirli.
E se un giorno questi falliscono, o "dimenticano" di notificarci qualche vendita... oppure decidono di scappare con la cassa?
Che succede ai nostri video, dobbiamo ricominciare tutto da capo?
Continuo a pensare che nel microstock non ci siano scorciatoie, più tempo investi e più guadagni. Puoi ottimizzare il tempo con un buon workflow come quello del tuo corso, ma non si possono saltare certi passaggi obbligati.
Posso dirvi che condivido praticamente tutto il parere di Alberto Mazza che ha scritto quello che ho appena citato. Nel senso che credo che il futuro siano servizi come Everypixel DAM dove ci si tiene il proprio account e fa tutto l'intelligenza artificiale. Se giustamente siete meticolosi nei titoli, Everypixel DAM può essere anche solo un grande aiuto alla compilazione delle schede tecniche, che alla fine potete finalizzare voi con le modifiche che volete.
In più Everypixel DAM ridistribuisce i contenuti su, attualmente, 16 agenzie. E' ancora in fase beta come servizio, però mi diceva chi l'ha provato che stanno rapidamente risolvendo i problemi.
In generale, a parte l'ottimo parere di Alberto Mazza che, come detto condivido, quello che mi ha fatto pensare è stato un messaggio ricevuto da un altro utente, di cui non cito il nome per la sua incolumità personale:
Stavo testando già da qualche settimana il servizio canadese Blackbox quando nel tuo ultimo o penultimo podcast ti ho ascoltato parlarne. Ho anche inteso che ne sappiamo tutti molto poco, ma eccomi. Mi sono iscritto per testare i pro e i contro. Sostanzialmente vivono tutti in una comunità Facebook dove il leader, un certo Pat detta le regole.
A breve ti manderò un resoconto dettagliato di quello che, secondo me, nasce come un servizio mooooolto poco trasparente.
Dico incolumità, perché da come ce lo descrive l'amico Black Box sembra una setta, quindi citando il suo nome potrei metterlo in pericolo e io voglio proteggervi.
Questo è un resoconto approfondito sulla cosa:
Blackbox: recensione del servizio per chi vende stock footage
Detto ciò, constato che il settantatreesimo episodio di vendere foto e video online termina qui, e io vi ricordo che nella vita l'importante non è divertirsi ma essere felici. Ciao.
In questo episodio ho parlato di:
- contenuti rubati e in vendita sui microstock,
- perché bisogna usare il watermark per evitare di farsi rubare foto e video,
- un video venduto su Shutterstock e pagato al produttore 53 dollari,
- Amazon Drive per fare il backup dei propri contenuti,
- la scadenza del modulo W-8BEN,
- L'andamento negli anni delle vendite,
- aggiornamenti sul servizio BlackBox

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