Oltre ai podcast faccio anche video. Ne ho creati 4 per insegnare a chi scopre il microstock come iniziare a vendere foto e video online: posso mandarteli?

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In questo episodio parlo di:

  • una fotografa che ha venduto in 4 giorni la sua prima immagine su Adobe Stock,
  • quanto tempo bisogna attendere prima di fare i produttori a tempo pieno,
  • profili colore che Adobe Stock accetta,
  • un microstock che dichiara ufficialmente i soggetti che vendono di più,
  • perché su Pond5 alcuni contenuti sono contrassegnati da una stella,
  • quali sono le regole per imbarcare gli slider negli aerei,
  • cosa bisogna fare per contrassegnare come editoriale un contenuto,
  • abbonamenti Storyblocks che sono sempre più aggressivi.

Cominciamo con un bel messaggio, scritto da una nuova arrivata, che darà molta speranza a quelli che scoprono la vendita di foto e video online proprio grazie a questo podcast:

Ho dato un'occhiata al tuo sito e l'ho trovato assolutamente interessante.

In realtà ho iniziato ad interessarmi seriamente al microstock solo la settimana scorsa, dopo mesi di "mi iscrivo" o "non mi iscrivo", ed una piccolissima soddisfazione mi è già arrivata, avendo venduto una foto dopo 4 ore che era stata approvata.

Adesso devo solo capire perché Adobe Stock mi accetta gli scatti e Shutterstock no?

Questa fotografa per passione si chiama Chiara Martini e ha acconsentito oltre che a condividere il messaggio anche a citare il suo nome.

Caricare foto nei microstock tanti anni fa

Le facciamo un enorme in bocca al lupo per la sua carriera, che è iniziata molto meglio della mia che ho dovuto aspettare settimane per vendere la mia prima foto caricata nel lontano 2006, a novembre se non ricordo male. E venduta, anche qui vado un po' a memoria, a febbraio 2007. 

Fotografia stock di una persona che corre sulla spiaggia di Jesolo

La foto di una persona che in lontananza correva sulla spiaggia autunnale di Jesolo e scattata con una Nikon D50 prestatami, perché al tempo le reflex digitali costavano ancora molto più di quello che era il mio budget.

Ricordi magnifici, non tanto per la vendita ma per il fatto che all'epoca avevo molti anni di meno, nonché molte meno responsabilità, ma questo è un altro discorso.

Aspettate anni prima di cambiare lavoro per buttarvi nel microstock

Ho già dialogato con l'amica fotografa che nel frattempo è diventata anche una studentessa del mio corso (guarda di cosa si tratta), quindi mi rivolgo a voi commentando il suo entusiasmo, per evitare che facciate l’errore peggiore della vostra vita. Ragazzi, lo faccio non per mettervi di cattivo umore, ma perché è molto importante prendere decisioni giuste nel momento in cui iniziate a vendere le vostre foto online.

Il microstock, inizialmente, può essere senz'altro un secondo lavoro grandioso, visto che permette di praticare più spesso la fotografia, ed eventualmente la ripresa video. In più, al di là dei soldi che arrivano, il microstock aiuta un sacco a capire i meccanismi per guadagnare con internet che, se sapete fotografare, non è una cosa così difficile, se fate le cose nel modo giusto.

Attenti però, che prima che diventi un lavoro a tempo pieno devono passare anni, anche se siete ottimi fotografi.

Lo dico solo per evitare che vi licenziate sull'onda dell'entusiasmo delle vostre prime vendite. Ma di questo ne parliamo dopo la

Nell'episodio scorso (ascolta il podcast) o in quello precedente avevamo parlato di curva di gamma S-log. Arriva una precisazione molto interessante da parte di un ascoltatore:

Adobe Stock e i video grezzi

Daniele credo che Adobe Stock rifiuti i video grezzi, infatti guarda questa pagina:

https://helpx.adobe.com/it/stock/contributor/help/quality-and-technical-issues.html

Riassumendo, nel sito di Adobe Stock c’è scritto.

Filmati in gamma logaritmica (log): ai filmati ripresi in log deve essere applicata una correzione del colore semplice; si consiglia una semplice LUT Rec 709.

Non credo abbia tanto senso girare in s-log visto che poi devi applicare una LUT e quindi è solo una perdita di tempo. Tanto vale trovare una buona picture profile.

Grazie all'amico che ci ha dato feedback sull'argomento. 

In altre parole quello che dice l’amico integra il mio consiglio originario. Usate un profilo colore commerciale e non fate color correction sullo stock footage, semplicemente perché essendo lo scopo della produzione di contenuti per i microstock guadagnare, il tempo è denaro. E, nel tempo che si impiegherebbe per la color correction, si possono fare cose ben più redditizie di creare video post prodotti. Logica che gli artisti non capiscono, ma non siamo invece dei mercenari, che con i loro guadagni, scusate il gioco di parole, guadagnano la libertà artistica.

Quali sogetti vendono di più (dichiarazione ufficiale di Adobe Stock)

Ciao Daniele. Ho chiesto informazioni perché ancora non ho vendite né su Shutterstock, né su Pond5, né su Adobe Stock, dove però ho ricevuto il codice per la creative cloud annuale. Ho mandato tre mail ai rispettivi customer care e alla fine mi hanno risposto tutti e tre, 

Shutterstock e Pond5 mi hanno liquidato dicendo che hanno fatto investimenti, partnership, etc... 

Il customer care di Adobe Stock, invece, mi ha detto cose ben più interessanti (in pratica mi ha salvato poca roba del portfolio), ecco la risposta:

Thanks for your message. If you have any questions, or to update your case, simply respond to this email.

I have been taking a look at your video portfolio to see if I could share some advice with you. 

Some of your videos are conceptual and look like stock photos, but with movement. However, that movement does not add anything important, so people will choose the image instead (I am talking about those US, China and EU arms, the calculators and lists...).

Others are a bit confusing and hard to tell what is happening, like those super close up videos of ice cream and fruits.

In others the camera movement is not fluid, or there are unnecessary camera movements. 

To summarize, those videos look a bit outdated. We are looking for fresh content, where we see people interacting, not just hands moving over a table.

You may find some inspiration in this article and the showreels we share there:

https://theblog.adobe.com/stock-video-101/

Che tradotto e riassunto significa:

Un pò quello che volevo capire nudo e crudo. In pratica mi hanno detto di creare più lifestyle con persone, business, etc. 

Altra cosa: in alcuni video concettuali il movimento non ha senso e quindi il compratore prenderebbe una fotografia anziché un video (devo togliermi di dosso la concezione troppo fotografica del microstock).

A mio modo di vedere le fotografie sono troppo inflazionate e i fotografi che vedo vendere usano tanti modelli. Quindi servono tanti soldi da spendere per gli shooting. Soldi che sicuramente riprendi, ma spendere 500 euro è una cosa, e ingaggiare gratis un amico è più facile. 

Molte volte prendo sempre le solite persone perché mi fido di loro, visto che conosco alcuni produttori che hanno avuto problemi con i modelli. Io non faccio mai fare clip o scatti dove rischio di mettere in imbarazzo la persona che è davanti l’obiettivo.

Adesso si riparte e si va avanti...

Getty costa meno di Pond5, quindi dovrò mollarlo anche se vende ogni mese. Mi rimangono Shutterstock, Adobe Stock e, appunto, Pond5. Mi sono fatto l'account Pond5 esclusivo. L'esclusività mi servirà per avere una spinta in più in clip non di nicchia. 

Come dici tu, oramai le capitali sono inflazionate. Forse in un mercato esclusivo possono vendere ancora, passando avanti a molti altri vista l'esclusività.

Quindi mi muoverò con 4 portfoli:

  • Adobe Stock,
  • Shutterstock,
  • Pond5 non esclusivo,
  • Pond5 esclusivo.

Shutterstock è in calo?

Ho notato anche un altra cosa: se faccio una ricerca di una clip su Shutterstock ha un prezzo. Ma se vado sul sito di Pond5 e metto le solite chiavi di ricerca il compratore la troverà a un prezzo molto più basso.

Non mi pare che Shutterstock ultimamente faccia dei grandi numeri, anzi sta accusando la concorrenza a mio parere. Alcuni contributor vendono tanto su Adobe Stock, altri vendono tanto su Getty Images: rispetto alle stock images non mi pare che Shutterstock sia l'agenzia dominante, anzi.

Altri mi stanno dicendo del calo che sta avendo: ora come ora, se mi dovessero dire che è la prima agenzia, ci penserei. Forse sì, ma non in maniera schiacciante come qualche anno fa.

Idee per dei soggetti che vendono

Ho in programma un po' di shooting, oggi ho fatto qualcosa sul cibo biologico, salutistico e ogm. Tematica altamente attuale ma anche molto difficile.

Cerco sempre qualcosa di nuovo e attuale. Il cibo modificato o molto grasso: grazie a Greta l'attenzione è diversa. Il business può essere interessante, ma bisogna dargli un tocco di originalità inserendo modelli, magari una persona di colore o con la kefia. 

Non sono mai riuscito a superare la qualità di molti altri contributor, ma ho sempre cercato una particolarità per potermi tenere una mia fetta di mercato.

Punto sempre sulle tematiche del momento come:

  • lo shopping on line,
  • delivery at home,
  • 5g.

Noto molti contributor fissati sulle loro tipologie di soggetti. A mio parere, invece, un contributor deve guardare il business a 360 gradi e quindi fare lavori:

  • macro,
  • concettuali,
  • lifestyle,
  • modelli,
  • senza modelli,
  • viaggi,
  • drone,
  • etc....

Anche su Firenze ho notato che mancano alcune prospettive del Ponte Vecchio che solo i fotografi di Fiorentini conoscono bene: lo farò in time lapse dalla notte all'alba. 

Quelli che si concentrano solo su un determinato topic che faranno quando finirà? Bisogna sapersi adattare. Non mi pare che il microstock sia un mercato statico, anzi è in continuo cambiamento.

Quelli che pensano che il microstock sia morto lo fanno perché non hanno strategia. Non capiscono l'evoluzione. Se ora va tanto l'hd domani aumenterà il 4k e poi l'8k... quindi il mercato avrà sempre bisogno di prodotti nuovi.

Ringrazio Francesco per aver condiviso i suoi pensieri su tanti argomenti, che interessano chiunque voglia produrre:

  • stock images,
  • stock footage,

per guadagnare con la fotografia e il video making. Anche per questo motivo sono andato lungo nella lettura, e non ho sintetizzato rispetto al messaggio originale.

L'amico Francesco Carniani ha detto tante cose interessanti su cui riflettere, ma un’inesattezza, ma vorrei commentare il suo messaggio alla fine, perché ora è arrivato il momento di rispondere alle vostre domande.

Cosa significa la stella gialla che si vede nei video in vendita su Pond5

Volevo chiederti cortesemente di chiarirmi alcuni dubbi su alcuni video che ho visto su Pond5.

Questi si distinguono da una stella gialla sulla destra. Alcuni contributors li hanno, altri come me no. 

Indicano forse i video che vendono di più?

Risposta semplice semplice. I video con la stella gialla sono quelli inclusi nella membership area, grazie alla quale per due anni ho incassato 790 e passa dollari fissi al mese. E oggi ne incasso molto meno da quando hanno cambiato il sistema di assegnazione delle royalty.

Tutt’oggi di quei video ne ho tanti anch'io.

Se vuoi saperne di più e se anche voi gentili ascoltatori ne volete sapere di più, non mi ripeto, perché avevo scritto un post a riguardo:

https://stockfootage.it/la-membership-pond5/

Lo slider e l'imbarco sugli aerei

Hai mai utilizzato uno slider x fare video? In tal caso come lo hai considerato per l'imbarco sugli aerei: come bagaglio a mano o in stiva?

Il mio è lungo 1 m. Quindi non entra neppure in valigia.

Non ho mai utilizzato lo slider, che è comunque un'ottima idea per differenziarsi dagli altri produttori. Ti dico quello che mi è successo con il cavalletto in aeroporto: per anni me l'hanno fatto passare nel bagaglio a mano, poi all'improvviso ad Orio al Serio una volta me l'hanno bloccato, dicendo che i regolamenti internazionali lo proibivano, perché poteva essere utilizzato come un'arma. 

Da quella volta, per evitare di perderlo, perché se te lo bloccano al controllo di sicurezza tante volte non hai proprio il tempo di imbarcarlo, l'ho sempre messo in stiva. Quindi ti consiglio di fare lo stesso con lo slider, prendendo una borsa apposita.

Come indicare che il contenuto è editoriale su Pond5 e Shutterstock

Mi confermi che basta mettere la dicitura "uso editoriale" e aggiungere la keyword "illustrative editorial" per dire alle agenzie che non abbiamo le liberatorie delle persone riprese?

In realtà non è esattamente così. Intanto caro amico ti linko un post sull'argomento licenza editoriale licenza per uso commerciale:

licenze editoriali: cosa sono e quando utilizzarle

Aggiungo a quello che dico nel post, che per indicare come editoriale una foto o un video ogni agenzia ha le sue regole. Per esempio devi indicare che il file è editoriale:

  • con un segno di spunta su Shutterstock
  • con la scritta "Editorial use only" nelle "curator notes" su Pond5. 

Per quanto riguarda le keyword non farti troppi problemi perché, quelle che citi tu, sono ininfluenti sulle vendite e non sono nemmeno obbligatorie, che io sappia, su nessuna agenzia.

In generale ragazzi, al di là della licenza editoriale, non riprendete mai persone in primo piano che girano per strada per vendere le immagini o i video che li ritraggono nei microstock.

E’ illegale farlo, ma è anche scorretto. Un conto è una strada affollata con tante persone riconoscibili, un conto è un primo piano.

Io direi che tre domande bastano per oggi, visto che siamo già ampiamente oltre i 18 minuti che i guru del marketing definiscono come la durata ideale di un podcast.

Perché il microstock non è morto

Torno quindi sull’intervento prima delle domande, dell’amico produttore che si chiama Francesco Carniani ed è di Firenze. Sottolineo, non senza fierezza, che è uno dei tanti produttori che hanno fatto il mio corso, e lo si capisce da come si approccia alla produzione. 

Se poi voi non il mio corso lo volete acquistare non c'è problema, magari scrivetemi in privato che mi consiglio una pagina Facebook dove gli argomenti vanno:

  • dal lamentarsi che i tempi non sono più quelli di una volta,
  • al fare i resoconti delle giornate trascorse a scandagliare le collezioni delle agenzie cercando foto brutte, giusto per far cadere su qualcuno le colpe dei propri scarsi guadagni.

Mi sembra proprio un modo perfetto per affrontare le proprie giornate. Rimanesse tutto lì dentro non ci sarebbe problema, il problema mio e vosto è che dobbiamo pagare le tasse per mantenere certi nullafacenti che:

  • aspettano il colpo di fortuna,
  • danno consigli all'amministratore delegato di Shutterstock che fattura 500 milioni di dollari l'anno, quando loro invece non riescono nemmeno a raccattare i soldi per pagare l'affitto.

Ma tanto il microstock è finito, e i 200 milioni di dollari l'anno che Shutterstock paga ai produttori sono un ologramma.

L'importanza di trovare una nicchia

Tornando alle cose serie, Sostanzialmente concordo con tutto quello che dice Francesco. Forse solo quando dice di provare tutti i soggetti sono scettico, perché secondo me per compiacere gli algoritmi delle agenzie bisognerebbe specializzarsi. Per specializzarsi, in questo caso, non intendo creare solo foto e video della sotto-nicchia della sotto-nicchia del genere lifestyle. Ma fare solo lifestyle, solo travel, solo food e così via.

In più, e su questo vi chiedo di stare molto attenti, a detta stessa di Pond5 anche se optate per l’esclusività non siete favoriti negli elenchi di contenuti che mostrano ai loro clienti.

Detto ciò, non commento tutte le cose interessanti che dice, altrimenti andiamo lunghi, ma prendo spunto solo dall'ultima relativa a Firenze, anche se potrebbe essere qualsiasi magnifica città d'Italia conosciuta in tutto il mondo.

L'abbonamento Storyblocks potrebbe fare paura (o ispirare nuovi progetti)

Mi ha stupito trovare su Storyblocks (approfondisci l'agenzia), accessibili con l'abbonamento all you can download da 39 dollari al mese, delle riprese fatte veramente bene con il drone sopra l'Arno con l'inquadratura che va verso Ponte Vecchio, insieme ad altre cose che non mi aspettavo.

Manca solo il lifestyle ambientato a Firenze, per il resto, qualsiasi creatore di contenuti che volesse fare un video di un minuto su quella città e su tanti altri luoghi anche d'Italia, avrebbe tutto quello che gli serve. Per solo 39 dollari al mese.

Comincia a farmi paura quell'abbonamento. Ma creando contenuti unici, da produttori, possiamo metterci nelle condizioni di non soffrire troppo del problema.

E se da produttori di microstock diventassimo compratori?

E se la cosa ci sfuggisse di mano, ci re-inventeremo creando contenuti video proprio grazie all'abbonamento Storyblocks, perché, parlo personalmente, ma so di avere un'opinione abbastanza condivisa:

a me basta lavorare con foto e video, se poi questo avviene con il microstock, o pubblicando video turistici su YouTube o in qualsiasi altro modo poco importa.

Considerazioni dolci amare, come cantavano Verve in una vecchia canzone di quando eravamo giovani.

E con questo sentimento contraddittorio dichiaro concluso l’82esimo episodio di vendere foto e video online e io vi ricordo che nella vita l’importante non è divertirsi ma essere felici.