Ascolta “Che la forza sia con te” su Spreaker.
Quelle che seguono sono le parole di un ascoltatore che mi ha scritto:
Per molti anni sono stato fotografo professionista.
Per lo più mi sono dedicato a book per modelle e modelli, matrimoni e cerimonie.
Ad un certo punto cambiai lavoro.
Prima di trovarne uno decente ci misi un bel po’.
Ora sono passati 12 anni, la passione per la fotografia non mi è mai passata tanto che, come anche hai fatto notare più volte nei tuoi video e podcast, ho avuto solo la mera soddisfazione di vedere venduto qualche file su Fotolia: con immagini fatte a tempo perso, oppure riutilizzando scatti fatti ai matrimoni degli amici.
Ora la situazione è cambiata:
- l’Azienda per cui lavoro sta “ristrutturando”.
Sono a casa, in attesa di liquidazione e delle mie spettanze, ovvero una considerevole buona uscita che mi potrebbe tenere tranquillo per almeno 3 anni.
Ma il problema è che io non sono capace a starmene buono.
Ho bisogno di lavorare.
Soprattutto per una questione di principio.
Mia moglie benché insegnante, è precaria e ho una figlia di 12 anni.
Molti mi hanno detto che è un’illusione mettersi a fare foto e corsi da vendere online.
Ma io sono convinto del contrario.
Ho un’esperienza fotografica di più di 15 anni.
Non ho molte nozioni in merito alla vendita online, ed è per questo che acquisterò il tuo corso.
Ma so di dover fare questa strada.
Cosa mi consigli, al di la di studiare con il tuo corso?
Premetto che mail come questa che mi è arrivata e che diffondo con il consenso dell’ascoltatore che l’ha scritta, non mi passano indifferenti, e so anche che parole come quelle che ho appena letto descrivono situazioni che purtroppo non riguardano solo una persona.
Ma il coinvolgimento emotivo deve durare poco, perché in questi casi:
Per risolvere il problema non serve lamentarsi!
Non lo fa per nulla l’amico che mi ha scritto, ma serve tirarsi su le maniche dopo:
- Essersi alzati molto presto la mattina;
- Aver utilizzato tutto il proprio tempo a studiare, lavorare e stare con i propri cari.
Se questo fosse lo schema di vita degli Italiani avremo risolto almeno metà dei problemi del Paese.
Sottolineo amico mio, che la tua situazione non è anche molto diversa dalla mia di 3 o4 anni fa.
La mia “fortuna” all’epoca, uso il termine fortuna tra molte virgolette perché in realtà si tratta di un’opportunità che mi sono sudato, era che da diversi anni creavo microstock, e quindi anziché girarmi i pollici nell’attesa di un aiuto dall’alto che non sarebbe mai arrivato, mi sono messo a testa bassa a creare ancora più stock footage e dopo qualche mese i risultati sono arrivati raggiungendo il livello di uno stipendio pieno ogni mese, anche per due circostanze tecniche che non so se si possono ripetere in questi anni per un nuovo arrivato:
- Il lancio in pompa magna di Videoblocks a fine 2015;
- L’essere stato incluso nella membership area di Pond5 dal febbraio 2016.
In più, visto che creare stock footage da mattina a sera 5 o 6 giorni a settimana non è esattamente facile, perché bisogna inventarsi ogni giorno qualcosa di originale, ho affiancato al microstock il lavoro:
- Del sito;
- Del podcast;
- Del corso, trovando un ulteriore business per la mia vita.
Per quanto riguarda la vendita di foto e video online, cerco di essere chiarissimo: iniziare a produrre microstock a tempo pieno oggi non ti può portare ad avere una collezione che prima di 2/3 anni ti permetta di avere un’entrata sostitutiva di una busta paga salvo fenomeni del web come Alex Di Martino che solo nella prima settimana di pubblicazione ha incassato 230 dollari, cosa che nemmeno io saprei fare al giorno d’oggi.
Per quelli bravi e con voglia di fare, all’inizio sono spiccioli, e solo se:
- Fai scelte giuste a livello di soggetti;
- Sei dotato tecnicamente;
- Hai capacità organizzative superiori alla media puoi mirare a qualcosa che assomiglia ad uno stipendio, ma con i tempi che ti dicevo.
I corsi non sono certo tutti uguali!
Per quanto riguarda i corsi.
Sottolineo che ci sono delle fregature colossali in giro sulla fotografia, quindi se hai esperienza ci sarebbe bisogno di qualcuno che ne sa e che insegni agli altri come fare, vista la quantità di mediocrità che c’è in giro da quando la tecnologia ha regalato la macchina fotografica a tutti.
Il problema, che è lo stesso per cui ci sono in giro tante fregature, è che per vendere un corso devi imparare molte nozioni di comunicazione e mettere in piedi un progetto enorme, come quello del mio sito che mi impegna gran parte della settimana nella creazione di contenuti gratuiti.
Senza contare tutto quello che c’è dietro alla promozione di quegli stessi contenuti gratuiti.
Quindi, mi conosci e sai che io ti dico: buttati perché di voglia di fare ne hai.
Ma per non darti false illusioni ti dico anche: stai attento, perché è molto difficile riuscirci e rischi di perdere mesi di vita per ottenere poco, se ti muovi male.
Quindi, come direbbe Luke Skywalker: che la forza sia con te!
Quale software scegliere senza sbagliare?
Per quanto riguarda il software, ho l’abbonamento pacchetto fotografia a LR e PS CC.
A questo però dovrei aggiungere Premiere e After Effects, ma al momento non mi è possibile includerli in abbonamento.
A tal proposito avrei bisogno di un tuo consiglio per il trattamento dei video e timelapse: cosa si può usare come software in alternativa ad After Effects e Premiere?
Per il montaggio real time, ultimamente sto testando la versione gratuita di Davinci Resolve, anche perché sono tanti che mi chiedono qualcosa senza il bisogno di un abbonamento, e purtroppo Final Cut X è, scusa l’eccessivo pessimismo di un montatore vecchia maniera come me, atroce.
Dopo tanti test posso dirti:
- Vai tranquillo su Davinci Resolve, perché mi ha stupito quanto bene sia fatto pur essendo gratuito nella versione base.
Il problema invece ce l’hai sui time-lapse, perché a mio avviso After Effects è insostituibile, solo per un motivo:
- Lo stabilizzatore, che è necessario anche se lavori con buoni cavalletti.
Considera che nella ripresa real time, se hai un buon treppiede non c’è nessuna vibrazione visibile, anche se c’è vento sostenuto.
Nel time-lapse invece, concentrando minuti di ripresa in secondi di video, le vibrazioni vengono moltiplicate di 50/100 volte e serve sempre intervenire via software per annullarle.
Tutti i software oramai hanno uno stabilizzatore, ma quello di After Effects è il migliore di gran lunga.
L’unica alternativa di qualità è VirtualDubMod ma è davvero difficile da usare, e se non hai esperienze di programmazione te lo sconsiglio.
Ti do un consiglio alternativo per risparmiare, grazie anche ai suggerimenti di alcuni lettori del sito:
- Anziché pagare l’abbonamento fisso ad After Effects, “raduna” le varie sessioni di ripresa time-lapse per post-produrle insieme, così paghi solo l’abbonamento di 1 mese che, se non sbaglio, costa dai 35 ai 40 euro.
Considera comunque che una sola vendita su Videoblocks vale 43 dollari sul tuo conto Paypal, quindi ne basta una per ripagarti il mese intero.
Fate sempre attenzione alle differenti riprese
E’ possibile utilizzare riprese fatte in formato HI8 e miniDV?
Ne vale la pena come qualità?
Di queste ne ho un sacco perché una quindicina di anni fa facevo agonisticamente videosub e fotosub partecipando a campionati sia regionali che nazionali.
Quindi facevo le riprese, poi le montavo con Premiere 6.5 e non sono proprio a digiuno con gli strumenti.
Il limite delle riprese Hi8 e Mini DV è che sono riprese in definizione standard che, per quanto la TV italiana sia ancora prevalentemente in quel formato, non è più richiesta dai compratori di microstock, che sono al 99% non italiani.
Io ti consiglio due approcci:
- Caricare i tuoi 10 file migliori a 720×576 (spero fossero già in 16/9, se fossero 4/3 lascia perdere) e stare a vedere nei prossimi 6 mesi se vendi.
- Il metodo grigio: prendi quegli stessi file, li esporti a 1920×1080 che, nel caso del 16/9, ha lo stesso rapporto di forma della definizione standard, vedi se le agenzie se ne accorgono.
Se non se ne accorgono, ma dubito che sia così, carica i tuoi migliori 100 e stai a vedere cosa succede.
Ho seguito la lezione 26 del tuo corso e ho un problema.
Ho caricato circa 130 video su pond5 e creato il foglio di calcolo per trasferire i dati per i video che ho caricato su Videoblocks.
Al momento del caricamento Videoblocks mi dice che il foglio è troppo grande e non lo elabora.
Ho ridotto il foglio da 130 righe a 7 righe e mi ha caricato le sette schede tecniche come da te illustrato.
Ti chiedevo come poter caricare in modo agevole utilizzando il csv su Videoblocks.
Io quando ho iniziato a caricare su Videoblocks trasferivo migliaia di righe di foglio excel e non mi ha mai dato problemi.
La scorsa settimana ho trasferito in un colpo solo 110 righe di file da Pond5 a Videoblocks ed è andato tutto liscio.
Vado un po’ a tentativi:
- Il file che hai scaricato da Pond5 l’hai per caso ri-salvato prima di caricarlo su Videoblocks e magari hai cambiato formato per sbaglio.
Te lo dico perché se hai catalogato le clip nel modo giusto, come insegno a fare in una delle altre lezioni del corso, potresti addirittura caricare il file scaricato da Pond5 così com’è su Videoblocks senza modifiche, quindi di quello che ti è successo c’è un passaggio che non capisco.
Qualche dritta sui metatag non può mancare
Volevo chiederti se esiste un modo per aggiungere i metatag ai video un po’ come si fa con le foto in modo da non doverli rifare per ogni agenzia.
Con Adobe Lightroom puoi, con dei limiti, aggiungere i tag ai video, il problema è che le agenzie non te li accettano.
Devi usare i csv per essere più veloce.
La procedura è:
- Compili le schede tecniche su Pond5, usando i templates che ti fanno risparmiare un sacco di tempo.
- Scarichi il csv da Pond5.
- Lo carichi tale e quale su Videoblocks.
- Lo carichi con delle piccole modifiche su Shutterstock.
Devi stare attento a nominare i file univocamente.
Sono in difficoltà perchè, sto facendo lo sbaglio che molti fanno…
Essendo al 98% fotografo e quindi scattando principalmente foto, ho aperto i miei hd e mi sono messo giornate a caricare file a raffica su:
- Pond5
- Shutterstock
- 123Fr
- Fotolia
Dopo due giorni ero finito, anche perché una lampadina mi è balzata in testa e ho detto… sto sbagliando ancora qualcosa.. e quindi mi sono di nuovo arenato.
Ho caricato partendo dalle foto più vecchie che avevo del mio viaggio in Cina:
- 50/60 foto al giorno pensando che fossero particolari e diverse dalle solite foto… sono sincero, mi ha stufato, non tanto per i risultati, visto che sono molto testardo su questo, ma sull’operatività perché vedo che faccio tutto fatto male.
Questa domanda richiede una risposta più motivazionale che tecnica, anche se una piccola sfumatura procedurale sul microstock mi sento di farla presente.
Intanto la Cina è un soggetto buono per i documentari, ma non è buono per il microstock, se non altro perché il mercato cinese non acquista dai microstock occidentali, come non sa cos’è Facebook, Google, Amazon e così via.
Potrei stare un quarto d’ora a parlare di questo, ma non è il motivo della tua domanda.
E’ normale all’inizio sbagliare, non sai quanti errori ho fatto io e quante volte per colpa di questi mi è venuta voglia di mollare.
Non tanto nel microstock, perché i miei inizi oramai risalgono a più di 10 anni fa e al tempo era tutto più facile, ma sugli altri business digitali che ho portato avanti, compreso questo sito.
Ti do solo un piccolo consiglio tecnico:
Non caricare le foto su Pond5
Te lo dico perché è un’Agenzia che vende principalmente video.
Se vai nelle loro artist resources, vedi che le foto contano solo per l’1% del fatturato che fanno, quindi sono una perdita di tempo in quell’agenzia, a differenza di quello che succede negli altri siti che hai citato.
In che formato è meglio fare i video?
4K se non ho capito male, perché è il formato più nuovo e sarei tra i “pochi” a fare quel tipo di video.
Giusto?
Ti conviene caricare in 4k, ma solo se hai un computer sufficientemente veloce per montare in real time i video in quella definizione senza che questo si blocchi in continuazione, come succede a chi non ha un PC peformante.
Ti conviene non tanto perché è il formato più nuovo, visto che la storia della tecnologia è piena di innovazioni che sono durate 6 mesi e poi sono sparite, ma perché paga molto di più ad ogni vendita.
Interpretiamo il mercato attuale
Non riesco a capire quali foto vuole il mercato: come faccio?
Trovo i primi 20 di pond5 e mi concentro su quelli, cercando angolature diverse?
O devo scattare foto che ancora non vedo pubblicate?
Tipo città minori ecc..
Sul tipo di foto che cerca il mercato intanto non ti conviene cercare su Pond5, ma su Shutterstock, come spiego nel corso, per farti un’idea di quello che vende.
Lo strumento migliore per capire se una keyword vale è:
non lo posso dire nel podcast, come detto più volte, ma tu che hai comprato il corso lo sai.
Per quanto riguarda le varianti dei video già venduti, più che una diversa inquadratura, che è un’idea che rischia di ritorcersi contro di te perché ti obbliga a fare le cose fuori dal comune e nel microstock non va bene, ti conviene pensare a una diversa tecnica.
Nella foto purtroppo non hai grossi spazi in questo senso, ma nel video devi provare con gli hyperlapse in 4k.
Vale la pena fare footage con l’iphone 7?
Tanti lettori del sito dicono che fotografano e riprendono con lo smartphone, e vendono pure.
Io, se tu hai attrezzatura fotografica tradizionale, e quindi l’Iphone è solo uno strumento più comodo, ti sconsiglio di farlo e di utilizzare la tua reflex.
Dopo di che tu ti crei le tue procedure di lavoro, in base ad un sacco di fattori.
Quando io riprendevo frequentemente le grandi città cercavo di stare molto leggero nell’attrezzatura, quindi niente full frame e niente teste del cavalletto ultra pesanti perché in quel modo potevo portare a casa più contenuti, visto che la mia strategia studiata a tavolino era quella di puntare sulla quantità.
In generale, ragazzi:
- Voi potete anche prendere una decisione fuori dal coro, come appunto quella di registrare con l’Iphone, ma dovete farlo sapendo i pro e i contro della cosa, non prendere decisioni della serie “Io registro con l’Iphone tanto è uguale alla reflex”.
Senza nemmeno prendervi l’impegno di guardare le prove che sono pubblicate sull’argomento.
Per voi quali sono i veri obiettivi con il microstock?
Se il microstock per voi è un hobby che vi dà tanta soddisfazione, e dei soldi vi interessa fino ad un certo punto, è un presupposto produttivo diverso da quello di chi crea microstock perché è diventato la sua principale forma di reddito, e quindi deve correre da mattina a sera per starci dentro.
Volevo parlare di tre cose in questa coda:
La prima è che tanti Canonisti, dopo che ho fatto scoprire loro Magic Lantern nello scorso episodio, mi hanno scritto.
In realtà ero convinto che più o meno tutti sapessero dell’esistenza di quella soluzione, altrimenti l’avrei citata ben prima.
La domanda più comune che mi è arrivata è stata del tipo:
La mia reflex non è nella lista dei modelli compatibili, c’è speranza?
Forse l’ho fatta un po’ tragica mettendola giù così.
Ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che modelli come quello successivo alla mia che è la 700d, ovvero la 750d, non hanno ancora la loro versione di Magic Lantern, e forse non ce l’avranno mai.
Il limite di un progetto gratuito, non mi stancherò mai di dirlo, è che non potete pretendere né aggiornamenti né assistenza.
Io ho un approccio un po’ alla Bill Gates su queste cose.
Chi un po’ conosce la storia degli albori della Silicon Valley sa che inizialmente si confrontavano due correnti di pensiero:
- Quella di chi sosteneva che il software dovesse essere regalato;
- Quella di chi invece voleva che fosse venduto, come appunto Bill Gates.
Non entro nel dibattito che è infinito.
Mi limito a dire che la mia opinione è che, se lo si fosse regalato, il mondo dell’informatica oggi sarebbe 15 anni indietro.
Per analogia, certifico che se Magic Lantern si pagasse, i programmatori sarebbero incentivati a crearne altre versioni.
Non si può avere tutto gratis lo capite vero?
E’ la stessa storia per la quale quando ho dovuto creare questo sito, pur usando WordPress che è gratuito, non ho lavorato, se non nella primissima fase, sui modelli di sito integrati o su quelli scaricabili gratuitamente, semplicemente perché durante le prime prove che avevo fatto avevo avuto dei problemi.
Per risolverli
- Avevo prima scritto una mail allo sviluppatore, senza mai ricevere risposta;
- Avevo cercato nei forum, dove ovviamente c’è sempre quello che crede di sapere tutto e in realtà non sa nulla e farebbe molto meglio a starsene zitto perché ti manda fuori strada.
Io che vendo un corso e che investo giornate del mio tempo per creare gli altri contenuti non potevo permettermi quelle attese.
Se avessi avuto un sito amatoriale, allora avrei anche potuto pensare di rivolgermi al software libero, e da lì sarebbe partito un circolo vizioso che sarebbe terminato come altri siti sull’argomento microstock, ovvero:
- I primi 6 mesi pubblico;
- Poi lascio perdere.
La seconda cosa che volevo dire è ringraziare tutti quelli che hanno lasciato una recensione su Itunes, che sono arrivati a 38, ma il caso vuole che con l’ultimo aggiornamento di Ios io non riesca a vedere cosa hanno scritto, e non riesca a vedere nemmeno il loro nome.
Quindi li ringrazio senza poterli citare.
Di sicuro mi hanno lasciato comunque 5 stelle, e questo lo so semplicemente perché ho ricevuto solo recensioni piene quindi vedo anche la stellina più a destra come riempita completamente.
La terza notizia è che sono reduce da un fantastico incontro che c’è stato a Milano al Barcamp di Tau Visual, l’associazione nazionale fotografi professionisti, con presenta quella parte degli iscritti più orientata verso il video.
Mi ha fatto un sacco di piacere essere lì per parlare della possibilità di fare soldi con i video nel mondo digitale.
Se andate nel loro sito dovreste trovare già una registrazione dell’intero intervento mio e di quello degli altri relatori che sono stati sicuramente più bravi e simpatici di me.
L’umore che porto a casa dopo un evento del genere è diametralmente opposto a quello del precedente evento a cui avevo partecipato e sul quale non torno visto che è l’oggetto del 40esimo episodio intitolato “Voi Blockbuster e io Netflix”.
Parlando del Barcamp, da parte mia c’è il massimo rispetto professionale per tutte le persone che c’erano, e un po’ mi è dispiaciuto non essere riuscito a convincere dal primo all’ultimo dei presenti a guardare al digitale come un fantastico modo per cambiare i modelli di business e smetterla di:
- Compilare preventivi da mattina a sera;
- Rincorrere i clienti che non pagano.
L’argomento è davvero troppo importante, però temo di essere andato un po’ lungo, quindi me lo metto via per le prossime volte.
Il 49 episodio di “Vendere foto e video online” è finito, e non mi resta altro che ringraziarvi dell’ascolto, ricordarvi che nella vita l’importante non è divertirsi ma essere felici e darvi appuntamento alla prossima volta.