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In questo episodio parlo di:
- Prove pratiche fatte con Microstock Plus
- Adobe che regala Creative Cloud ai produttori migliori di Adobe Stock
- Perché pochi guadagni mensili sono invece grandi guadagni
- Il w-8ben di Pond5
- Riscontri nelle vendite di stock footage di artigiani al lavoro
- Un corso gratuito e fatto bene di fotografia
- Perché non bisogna mai risparmiare sulla propria formazione
Volevo segnalarti una vicenda divertente che mi è accaduta ieri. Per gioco facendo una ricerca su dropstock.io avevo visto che “dog poop” era un elemento molto acquistato. Quindi uscendo col cane ho scattato una semplice foto in raw dng da Lightroom per Iphone e l'ho caricata senza perderci troppo tempo e... venduta dopo meno di 24h dopo su Shutterstock.
Sto ancora ridendo, tra lo stupore delle persone a cui l’ho raccontata.
Firmato Alessandro Mancuso
Bene ragazzi, abbiamo cominciato con un po' di ilarità. Dog poop se non lo sapete, e a dire il vero non ci sono tanti motivi per saperlo, significa, cacca di cane.
Perché le deiezioni canine valgono più delle destinazioni dall'altra parte del mondo
Quindi il nostro amico Alessandro stava portando a spasso il cane, come fanno in tanti anche in questo malandato periodo, giusto per assecondare le sue esigenze fisiologiche e ha colto l'occasione per creare un immagine stock che ha venduto in meno di 24 ore.
Sappiatelo voi che progettate il vostro futuro viaggio a New York per guadagnare con le immagini stock. La vostra Freedom Tower, forse dà un po' fastidio dirlo, ma potrebbe essere in questo momento nell'intestino del vostro cane, o magari se non ne avete uno e volete cogliere la palla al balzo con la stessa idea potrebbe già essere uscita da quello di un cane di qualcuno che non conoscete, visto il livello di pulizia di certe strade, e anche di inciviltà di certi padroni, a differenza dell'ottimo Alessandro che ci ha regalato un piccolo sorriso per iniziare questo episodio.
La sfida che vi lancio è quella di non limitarvi alle foto, mi raccomando, forse non l’ho mai detto… ma di registrare anche video, di questo soggetto come di altri, soggetto che non nominiamo più e di cui abbiamo appena parlato.
Su Shutterstock anziché 25 centesimi vi arriverebbe qualcosa di molto vicino ai 20 dollari.
Qualche novità in questo episodio numero 84 di “vendere foto e video online”, tante domande, considerazioni sempre più a ruota libera da parte mia, ma ne parliamo meglio dopo la sigla.
Micrsotock Plus (prova pratica)
Mi scrive l’ottimo Dino Iozzi, fotografo di cui ho narrato la storia nel sito un po' di tempo fa.
Ci sono alcuni aggiornamenti interessanti su Microstock Plus, strumento di cui spesso parliamo in questo podcast, perché consente di
- velocizzare
- ottimizzare
il keywording, attività fondamentale per guadagnare di più vendendo le proprie foto e i propri video online. Musica.
Per quanto riguarda Microstock Plus è da diversi mesi che ho iniziato ad usarlo, attualmente il mio workflow è il seguente. Il mio flusso di lavoro significa “workflow”, se non lo sapete.
Elaborazione immagini, invio e keyword su Shutterstock, trovo molto comodo lo strumento di keywording che hanno nel sito.
Copia e incolla di keyword e descrizione nel file.
Punto tre: Mickrostock Plus. Upload dei file già completi di keyword a tutte le restanti agenzie. Con quest'ultimo passaggio sto ampliando il mio portfolio sulle agenzie che in passato ho trascurato. Lo faccio in maniera rapida.
Per ora la resa è nell'ordine dei 15 dollari al mese come media tra le varie agenzie, nulla di che, ma sommando tutto si tira fuori qualcosa. Shutterstock è sempre in media, mentre quella che ormai è morta è Dreamstime. Per ora l'unica che ho deciso di eliminare è Canstockphoto: non ha mai fruttato nulla.
Tornando a Microstock Plus, l'unico grosso difetto che trovo davvero limitante è che, una volta archiviati i file, se viene inserita una nuova agenzia per caricare non è possibile prelevare le informazioni dall'archivio, ma bisogna ricaricare i file e poi ri-inviarli.
Altro difetto che ho riscontrato, ma meno limitante, è un non corretto aggiornamento dello stato di approvazione sui vari siti, con il rischio che Microstock Plus invii nuovamente i file in approvazione in autonomia.
Per quanto riguarda iStockphoto il caricamento è più macchinoso perché richiede dati aggiuntivi, ma per ora credo di continuare a caricare. A tal proposito ho le API key, o API key, per iStock ESP, che è il loro sistema di caricamento (ndr), ma non so se possiamo divulgarle? Tu che dici?
Su Adobe Stock invece ho un ulteriore guadagno: in pratica grazie alle vendite non pago l'abbonamento a Lightroom e Photoshop.
Grazie a Dino Iozzi, produttore come me figlio degli anni '70 e che quindi condivide con chi parla alcuni ricordi di infanzia, da Bim Bum Bam in poi, mi vergogno un po’ a dirlo, e come tale mi sta molto simpatico.
Alcune precisazioni che faccio io. Lui dice che fa partire il caricamento inserendo le foto su Shutterstock e poi fa un copia e incolla nei metadati delle stesse foto, nonostante Shutterstock sia tra le agenzie previste da Microstock Plus.
Vi chiederete perché. Io non gliel’ho chiesto e credo per il fatto che Shutterstock abbia uno strumento molto efficace che segnala eventuali keyword scritte male, capita frequentemente, essendo l’inglese la lingua con cui bisogna inserirle, lo aiuta ad evitare errori che poi si ripercuoterebbero anche sulle altre agenzie.
Per quanto riguarda le API key di Istockphoto, io dico api, ma in realtà si dice A-P-I e l’abbiamo capito e quindi non è un refuso il mio, non le divulghiamo live in questo podcast, ma sono d'accordo con l'ottimo Dino che se vi servono e mi scrivete potrebbero anche arrivarvi, ma vediamo.
Ragazzi, non per fare la superstar, ma non abusate mai dello scrivermi quando non sapete qualcosa, almeno quando le informazioni che cercate sono a una Googolata di distanza.
Terza cosa, ma che è forse quella che più interessa le media di chi ascolta, che le API key a dire il vero non sa nemmeno cosa siano, e le keyword le carica tutte a mano perdendo le notti davanti al computer, perché non ha voglia di perdere un'ora davanti al computer una volta per tutte e imparare come fare a trasferirle da un’agenzia all'altra, dicevo:
Adobe Stock regala Creative Cloud
Adobe Stock ha appena rilasciato le linee guida per regalare un anno di suoi software ai fotografi e videomaker che vendono contenuti nel suo sito.
Da 150 a 5000 vendite all'anno avrete o Photoshop e Lighroom insieme, o uno a scelta tra Premiere, After Effects o Illustrator. Siamo intorno ai 300 euro all’anno risparmiati.
Oltre le 5000 vendite Adobe regala tutta la suite. Un video venduto vale per 8. Quindi 5000 : 8 fa…non me lo ricordo.
Chi guadagna poco (ma nemmeno tanto poco)
In più c'è anche una quarta cosa. Lui parla di Microstock Plus usato per tutte le agenzie che prevede, che sono 36 e poi dice una media di 15 dollari l'una. Uno potrebbe dire, sì vabbè 15 dollari, ma chi ce lo fa fare. In realtà il prodotto di 36 agenzie da 15 dollari l'una è 540 dollari al mese, che io francamente non butterei via. Io di famiglia non sono ricco e tutto quello che ho me lo sono guadagnato lavorando, musica.
Vi riporto una testimonianza che dimostra quanto è dura la vita del produttore, che non è mai cocktail a bordo piscina mentre controlla le vendite, ma è studio e sacrificio, qualcosa che difficilmente può fare da sfondo a una storia Instagram dell'influencer che chiama il bar per chiedergli se gli regalano un caffè in cambio di un selfie, giusto per citare il precedente episodio. Eccola qua questa citazione:
Ho quasi finito di caricare le mie foto su Shutterstock e i guadagni, a parte qualche sporadica vendita eccezionale (17 Dollari per una foto) sono pochini: intorno ai 30 dollari al mese. Comunque io sono un pensionato e lo faccio per hobby.
Ho venduto anche un paio di video sempre su Shutterstock e con un video ho guadagnato quello che guadagno con le foto in un mese. Si lo so,è quello che dici sempre tu, però io amo fare più le foto.
Firmato Fabio Capelli che mi ha autorizzato a citare il suo nome.
Cito questo messaggio dell'amico Fabio, altro studente del mio corso, perché dà un po' l'idea della risposta che si può dare alla classica domanda che mi fanno in tanti, ovvero:
Quanto si guadagna vendendo foto online?
Si tratta, con tutto il rispetto, di una domanda banale, perché si può guadagnare zero, come fanno, a dire il vero, la maggior parte di quelli che fanno queste domande, visto che parliamo della categoria di “quelli che la formula magica per fare i soldi”, o si può guadagnare più di un milione di euro al mese, come fa Yuri Arcurs, beato lui.
Cristiano Ronaldo o panchinari delle partite scapoli contro ammogliati?
Per determinare di quale categorie fate parte, innanzitutto dipende da come producete contenuti. Se lo fate di testa vostra, fidandovi del vostro intuito che, scusate la cattiveria, a livello di microstock non vale nulla, sicuramente la categoria è quella dei produttori che non combinano nulla. Dico così, anche se siete fotografi professionisti, visto che parliamo di un business che sì si basa sulla fotografia ma che ha logiche di guadagno molto diverse da quelle degli altri business che si fanno con la macchina fotografica, per quanto il mezzo per creare microstock sia sempre la fotografia.
Tutt'altra storia è che produciate con metodo, come insegno a fare io, gratuitamente in questo podcast e nel sito, o a pagamento con il mio corso. Fare le cose con metodo significa, innanzitutto, usare gli strumenti per capire quello che cerca il mercato, che è una gran scocciatura per l'artista che è sopito dentro ogni fotografo, ma cambia completamente la quantità di soldi che finite per portare a casa.
E poi dipende ovviamente da quanto tempo impiegate, ma questo ve lo spiego dopo le domande alle quali sto per rispondere.
Il w8-ben e Pond5
Ti disturbo per un quesito banale, ma che non riesco a risolvere da sola. Ho da poco fatto l'iscrizione a Pond5. Tutto bene, ho letto anche le istruzioni sul tuo sito, ma quando sono andata a cercare il W8BEN per compilarlo, sotto Account-Taxes mi dice: Upload your W-9 TAX FORM.
Perchè W9 e non W8? E' la stessa cosa? E da dove lo scarico che dal loro sito non l'ho trovato il W8BEN?
Domanda a cui ho risposto dalle 100 alle 500 volte, ma non c’è problema, di cui.. quasi tutte in privato ma anche in questo podcast, ma non ho problemi a farlo una volta in più.
Pond5, nonostante sia un'agenzia americana a tutti gli effetti, visto che manda i pagamenti dall'Irlanda non chiede più il W8-BEN (scopri cos'è). Quindi la bella notizia è che non si trattiene nulla alla fonte.
Shutterstock invece si trattiene l'8% delle vendite di footage effettuate a clienti registrati negli Stati Uniti (sempre se compili il W8-BEN, altrimenti si tiene il 30%). Sulle foto invece non si trattiene nulla, se lo compili.
Attenzione cara amica che quello che paghi alla fonte puoi interamente detrarlo da quello che dovrai dare di tasse allo Stato Italiano, quindi alla fine è come se non lo pagassi (è una specie di anticipo).
Quest'ultimo però prendilo sempre come il consiglio di un non esperto quale sono io in materia fiscale, prima di fare passi falsi senti un Commercialista o chi per lui.
Creare stock footage di artigiani al lavoro
Ho portato avanti un progetto che avevo di filmare gli artigiani delle botteghe della mia zona. Su 10 che ho contattato solo in 3 mi hanno permesso di filmare: un falegname, un fornaio e una ditta di produzione di patatine.
Il riscontro nelle 3 agenzie che consigli è stato scarso. Secondo te perché?
Dunque intanto complimenti per l'intraprendenza, perché in questo mondo competitivo non basta aspettare che gli eventi ti vengano incontro, bisogna andare a prendersele le cose. Non fate come quelli che cercano lavoro e pubblicano un annuncio.
Quanti li contattano secondo voi?
Ve lo dico io:
- telemarketing,
- business piramidale
- rappresentanti.
Se un'Azienda seria che vuole pagare le persone e riconoscere le professionalità cerca qualcuno, di certo non va sui giornalini gratuiti a cercare che vuole assumere. Al pari, anche nello stock footage i soggetti bisogna cercarseli, anche perché più la ricerca è difficile e minore sarà la concorrenza.
Detto questo, caro amico, ho dato un occhio al tuo portfolio, e non mi sembra male quello che hai fatto con gli artigiani. Hai fatto delle belle cose, soprattutto quelle dove hai lavorato con il diaframma aperto e sei riuscito a sfocare lo sfondo. Posso solo criticarti che in alcuni casi, senza l'illuminazione artificiale, la ripresa è un po' amatoriale, ma immagino che le condizioni di registrazione non abbiano consentito di fare come volevi.
Lo stock footage, ricordalo, è una corsa lenta, e quando hai contenuti che non invecchiano non devi preoccuparti. Hai fatto un buon lavoro e per dare più forza alla tua collezione, il cui successo dipende molto da come l'agenzia indicizza i tuoi contenuti nelle ricerche dei compratori, dovresti produrre ancora di più sullo stesso tipo di soggetti.
Di più e con un senso, perché se inizi a rifare la stessa scena da 10 distanze diverse perdi solo tempo e non dai ai compratori nessun motivo per scegliere un contenuto piuttosto che un altro, visto che sono tutti molto simili.
Quando ti arriveranno le prime vendite poi dovresti fare una bella analisi per capire cosa cercano i compratori e concentrarti su quello, sia guardando il tipo di artigianato richiesto, sia il tipo di inquadratura (cercano dettagli? vogliono vedere in faccia le persone? vogliono una maggiore dinamica nell'azione?....). E così via.
Da lì in poi la strada è tutta in discesa. No sto scherzando: è in salita ma per lo meno con i primi risultati poi te la godi di più.
L'aspect ratio dei time-lapse
Ho un dubbio per quanto riguarda i time-lapse che magari tu mi puoi togliere. Il dubbio riguarda il taglio dell'inquadratura. La lascio nel formato in cui escono le foto o la taglio a 16:9?
I time-lapse, caro amico o cara amica fotografa, li devi caricare a risoluzione video, indipendentemente dalla risoluzione delle foto che hai fatto. Quindi in 4k, che è 3840x2160 o 4096x2160, come spiego nelle diverse lezioni sul montaggio dei time-lapse che faccio nel mio corso.
Un corso gratuito di fotografia
Mi scrive Emanuele Lonardoni, che è un professore di cui avevo già parlato tanti anni fa, forse un paio d’anni fa a dire il vero. Dopo l’uscita di un mio episodio epico del podcast, che si chiamava “Voi Blockbuster e io Netflix” nel quale raccontavo di una conferenza a cui ero stato invitato per parlare a chi si stava per iscrivere all’Università, e dove gli altri intervenuti si comportavano da Blockbuster, mentre io, molto modestamente, sostenevo che il futuro era Netflix.
Dopo di ché lui aveva preso ispirazione dal titolo di quell’episodio per rivolgersi ai suoi colleghi docenti e loro sapete cosa gli hanno risposto?
Ma cosa sono Blockbuster e Netflix?
Questo è il livello di innovazione di certe persone, finché le conseguenze ricadono su loro stessi ci interessa fino a un certo punto, quando ricadono sulle persone che saranno il futuro di questo Paese la cosa quanto meno inquieta.
Ti seguo puntualmente anche se non sono riuscito più a caricare video e foto per lo stock per una serie di problematiche personali e lavorative, ma tornando al tuo principio della rendita passiva riesco ancora a ancora foto, anzi negli ultimi due mesi ho venduto più che nei mesi precedenti. Addirittura con una foto ho guadagnato 25 dollari.
Detto questo, volevo segnalarti un corso gratuito di fotografia realizzato dal Moma di New York. E’ in inglese ma sottotitolato in italiano. Io l'ho appena iniziato e mi sembra fatto molto bene.
Aiuterà a vendere di più? Non credo, ma fa sicuramente cultura e studiare, imparare e migliorarsi è vitale.
Qui trovate tutti i corsi online del Moma di New York.
Grazie all’ottimo Professor Lonardoni della condivisione e anche dell’ultima frase che ha detto, che sottoscrivo in pieno.
Non risparmiate mai sulla vostra formazione
Tornando a quello che ho detto prima di rispondere alle domande, il passaggio fondamentale per guadagnare lo fate se riuscite a capire bene il concetto che essendo il microstock un business, che quindi comporta dei guadagni, se partite con l'idea di fare da soli senza studiare, i vostri guadagni diminuiscono molto più della cifra che vi costa studiare in maniera seria.
E' un concetto estremamente semplice e che si impara in terza elementare, ovvero il concetto di ricavi, costi e guadagni. Evito di andare nel profondo di considerazioni del genere, anche se meriterebbero interi episodi di riflessioni.
Questo podcast è anche intrattenimento, concludo dicendo che il messaggio dell'ascoltatore che cita un guadagno tendenzialmente basso, ovvero 30 dollari al mese, dovrebbe anche essere moltiplicato per qualche anno di attività e alla fine si arriva tranquillamente a migliaia di euro.
Quindi i soldi spesi in formazione tornano tutti indietro con gli interessi, fate un po' i vostri calcoli:
voi che volete tutto gratis e così facendo perdete un sacco di opportunità.
Voi che spendete soldi al gratta e vinci, ma se dovete comprare un libro da 5 euro che può insegnarvi un sacco di cose utili che migliorano la vostra vita non avete mai niente in tasca.
Voi che 15 anni fa noleggiavate i film da Blockbuster a 8 euro l'uno, e oggi non fate l'abbonamento a Netflix che costa altrettanto e vi dà centinaia di contenuti senza nemmeno la scocciatura di riportarli indietro.
Voi che spendete 8 euro per un cocktail al bar, che se ve lo fate a casa ve ne costa uno, ma che contemporaneamente prendete le arance africane spruzzate con il DDT anziché quelle siciliane che costano qualche centesimo in più e che sono 1000 volte più buone.
Fate voi cari amici.
L'84esimo episodio di vendere foto e video online, con questa mia improbabile e un po' futuristica invettiva termina qui, avanti tutta ragazzi, ce la stiamo quasi per fare, tornando sul riferimento velato all'attualità che si aggiunge a quanto detto nel precedente episodio, e io vi ricordo che nella vita l'importante non è divertirsi ma essere felici, ciao.
In questo episodio ho parlato di:
- Prove pratiche fatte con Microstock Plus
- Adobe che regala Creative Cloud ai produttori migliori di Adobe Stock
- Perché pochi guadagni mensili sono invece grandi guadagni
- Il w-8ben di Pond5
- Riscontri nelle vendite di stock footage di artigiani al lavoro
- Un corso gratuito e fatto bene di fotografia
- Perché non bisogna mai risparmiare sulla propria formazione

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