Ascolta “Con Shutterstock incassi 0,25$ a foto” su Spreaker.
Con le foto vendute su Shutterstock si guadagna la bellezza di 0,25 $ a vendita.
I guadagni possono aumentare a seconda del tipo di abbonamento con cui i compratori eseguono il download, ma il guadagno medio rimane di 0,25 $ a foto.
No comment.
A riprova di quello che scrivo, ti invio l’immagine dei “miei” guadagni su Shutterstock.
La media dei miei guadagni in realtà è più alta, ma è un’illusione:
Nella voce “Single and Others“, un compratore mi ha fatto guadagnare 20 $ per una singola foto, un altro 2,11 $, e questi due hanno fatto naturalmente innalzare la media.
Per me fotografare è:
- Hobby;
- Passione;
- Divertimento
per cui non smetterò di caricare immagini, ma la produzione di stock footage e, da poco, di time-lapse, sta crescendo sempre più.
Queste che ho letto non sono le mie parole, perché come sapete io con le foto stock ho chiuso per assenza di guadagni una decina di anni fa, ma quelle di un caro lettore, che ha voluto condividere il suo punto di vista in questo podcast.
Ora: voi mi conoscete e sapete che sto per partire con la solita paternale sullo:
smettere di fare foto e utilizzare la stessa reflex, con l’aggiunta di un cavalletto, per centuplicare i vostri guadagni perché quella è la proporzione, facendo il rapporto tra singolo video HD venduto su Shutterstock, ovvero 23,70 dollari, e singola foto venduta sulla stessa agenzia, ovvero 0,25 dollari.
Se volessi estremizzare ancor di più la questione, vi dovrei dire anche che:
- Quei 23,70 di una singola vendita HD su Shutterstock, sulle vendite 4k sarebbero invece 44,70$, e sul marketplace di Videoblocks sarebbero addirittura 180$ pari a 720 foto vendute su Shutterstock con gli incassi che ci ha segnalato il nostro amico.
Se poi volessi provare a convincervi un po’ di più vi direi anche che:
- Esiste una forma di contenuto video che è prodotto scattando foto, e questo contenuto si chiama time-lapse e vi permette di creare contenuti in 4k reale anche se la vostra reflex non registra video sempre che abbia una risoluzione superiore a 10 milioni di pixel, che è oramai un fattore tecnico assodato da ben più di 10 anni.
L’importanza di ogni singola parola chiave!
Non farò nulla di tutto ciò, perché voglio iniziare questo 48esimo episodio con un’altra dritta che mi ha dato un altro ascoltatore che ha colto al balzo la mia idea di continuare a condividere informazioni importanti con la comunità sempre più grande che si sta creando attorno a questo progetto.
Questo ascoltatore, che è un contributor di Pond5 ha ricevuto una mail da parte di quest’ultimi nella quale lo si invitava a creare contenuti che ruotino attorno ad una parola chiave che è diventata nell’ultimo anno di gran lunga la più in voga nelle ricerche del microstock.
E sapete qual’è?
- Trump
e sono pressoché sicuro che nessuno di voi l’ha indovinata.
Ora, in questo esatto istante, ci sono due categorie di produttori:
- Quello che si sta già scervellando per progettare contenuti su quel tema e guadagnare un bel po’ di soldi;
- Quello che rassegnato ha già stabilito che Trump lo vede solo in televisione e non può fare nulla.
Bene, caro ascoltatore:
- Che è sempre tutto troppo difficile;
- Che è sempre colpa dello Stato;
- Che c’è sempre qualcuno che non ti aiuta;
- Che non hai mai tempo per fare nulla e poi stai con gli occhi sullo smartphone da mattina a sera;
- Che non hai i soldi per fare quella cosa e poi ti indebiti per anni per comprarti quella macchina altrimenti in giro chissà cosa pensano se ti vedono con un’utilitaria.
Basta che prendi un cartello, ci scrivi sopra TRUMP GO HOME, lo dai in mano a qualcuno, e solo sulla scelta del personaggio hai già almeno 10 varianti, lo filmi nei modi che la tua creatività ti permette di inventare e carichi tutto online.
Scommetti che, se ti sbrighi, spacchi?
O, se vuoi esplorare un filone di contenuto un po’ più complesso:
- Metti un bel parrucchino biondo a qualcuno;
- Gli metti una giacca blu, la cravatta rossa;
- Ti guardi un comizio di Trump per capirne un po’ la mimica;
- Ci appiccichi sopra in computer grafica un leggio con il logo del Presidente degli Stati Uniti;
- Fai una ventina di riprese del personaggio che dice sì con la testa, che dice no, che fa un gestaccio, che ride, che ha la faccia arrabbiata e così via.
Scommetti che se sei bravo, se fai in fretta e se fai un buon lavoro con le keyword da qui alla fine della presidenza, fosse tra 3 o tra 7 anni, ci fai più di 1000 euro?
Beh, se non ci avevi pensato, dovresti anche considerare che il motivo per il quale fino ad adesso hai guadagnato spiccioli con il microstock:
- Non è il Governo, la globalizzazione;
- Il tuo vicino che parcheggia male;
- Le teorie della cospirazione;
- Io che ho creato un corso e ho aggiunto, secondo te che vivi in un mondo molto più piccolo di quello che è effettivamente, molta concorrenza alla già tanta che c’era.
Quel motivo sei solo tu e sarà meglio che inizi a darti da fare per cambiare le cose se non vuoi limitarti a creare contenuti che generano 25 centesimi a vendita.
Le foto storiche hanno un buon mercato?
Vorrei un tuo parere sulla convenienza di vendere vecchie foto dell’Italia di circa 40, 50 anni fa.
Cosa mi consigli in merito?
Come sai io faccio la stessa cosa con i film storici 8 mm.
Guadagno molto bene, ma ho fatto grossi investimenti acquistando centinaia di pellicole e attrezzatura professionale.
Con le foto sicuramente puoi vendere qualcosa, ma le cifre sono ben altre, per la solita differenza che c’è nel microstock tra stock footage e stock images:
- Prezzi più bassi;
- Maggiore concorrenza.
Se la materia prima ce l’hai in casa, quindi sono foto fatte dai tuoi genitori/nonni ti conviene fare un test veloce su una decina di immagini, scegliendole tra quelle con gli sfondi più celebri, per poi valutare se vale la pena metterne altre, e un domani magari di comprarne e trovare così una tua nicchia.
Se un giorno lo farai magari contattami che ho un paio di fornitori da suggerirti che a volte sono gli stessi dai quali compro le pellicole 8 mm.
Di solito esporto i video in formato mp4 con Premiere e vorrei sapere se va bene uguale o è un formato più impopolare rispetto al mov.
Alcune agenzie accettano l’mp4.
La tendenza è aprirsi a più formati e codec, come una volta non succedeva, ma personalmente non la ritengo una gran cosa.
Sarà che nel mio animo rimango sempre un montatore.
Io infatti te lo sconsiglio come formato, perché se chi acquista il tuo stock footage deve fare un montaggio complesso, può avere dei problemi con l’mp4, e fare la conversione rappresenta una perdita di tempo.
Quindi è meglio il .mov tutta la vita.
Contenuti esclusivi e giuste conversioni
La mia macchina, una Fuji xt20 mi consente di girare solo in ntsc, è un problema? Dovrei convertire i video in Pal successivamente o li carico così?
Sarebbe stato meglio se la tua Fuji ti avesse dato l’opzione di girare anche in Pal, perché la regola che io ho valutato essere la migliore per le vendite, come dico nel corso, è girare nello standard del Paese dove si gira il contenuto, almeno se il contenuto è localizzabile in un certo Paese.
La conversione da PAL ad NTSC è fattibile, ma dà dei grossi problemi di qualità, quindi non avendo altre possibilità, per la Legge del male minore, ti consiglio di rimanere in NTSC dalla ripresa all’export, passando attraverso il montaggio.
Pensavo a una cosa: i contenuti esclusivi.
E’ chiaro che le clip sulle agenzie sono non esclusive.
Nel senso che se le comprano da lì devono sapere che si tratta di clip che altri potrebbero usare.
Chissà, forse potrei proporre a chi commissiona un video un’esclusiva a tempo, riservandomi la possibilità di vendere le clip sulle agenzie dopo un certo periodo.
Non ti sembra un’idea intelligente?
Aggiro il problema che poni.
Secondo me l’esclusiva è solo una burocrazia in più e un retaggio di altri tempi.
Ti spiego:
- Negli spot elettorali di Donald Trump c’erano clip scaricate da Pond5.
Sai che quando c’è un elezione in America da entrambe le parti ci sono decine di persone che lavorano per denigrare l’avversario, quindi nel momento in cui lo staff di Trump ha voluto usare stock footage, sapeva che lo staff di Hillary Clinton poteva fare uno spot parodia con gli stessi spezzoni, ma non si sono fatti problemi.
Quindi:
- Se chi compra i tuoi lavori sa stare al passo con quest’epoca, dove vengono prodotte tonnellate di prodotti audiovisivi, non si farà mai problemi se non ha l’esclusiva sulle tue clip.
Prova a pensarci: anche se hai un committente per il tuo contenuto, cosa cambia a loro se qualcuno nell’oceano della rete compra quelle stesse tue clip e le usa in un altro video?
C’è talmente tanto materiale in giro che è praticamente impossibile che lo stesso spettatore veda le clip nei due video diversi, e che la seconda volta si ricordi di aver già visto quelle clip.
Ovvio che devi fare le cose razionalmente: se fai un video industriale metti in vendita clip molto generiche, ma davvero rasenta la vincita al superenalotto a livello di possibilità che un concorrente diretto del tuo committente si compri le clip per farci un video, e poi qualcuno se ne accorga.
Te lo dico perché vendo migliaia di stock footage all’anno da 10 anni, e meno di 10 volte sono riuscito a intercettarne qualcuno in un prodotto audiovisivo finito, quindi io sono razionale, ma spregiudicato, sennò a quel punto dovrei farmi problemi su mille altre cose della produzione.
Intervallometro e nicchie particolari, parliamone!
Da non molto mi sto interessando ai timelapse, che intervallometro mi consiglieresti compatibile con una canon 500D e una canon 750D?
Nelle Canon ti conviene usare il Magic Lantern, che è un firmware alternativo che si installa sulla memory card e ti permette di avere molte funzioni in più, tra cui l’intervallometro.
- E’ gratuito;
- Non ti obbliga ad avere il telecomando esterno che è un ingombro e un peso;
- Una perdita di tempo dovendolo montare ogni volta.
La controindicazione è che, nei peggiori scenari, la sua installazione ti farebbe perdere la garanzia in caso di rotture, ma centinaia di migliaia di scatti dopo ti posso dire che non mi ha mai dato problemi, e una volta mi è pure successo di portare la macchina in assistenza, per motivi diversi dal magic lantern, e non mi hanno contestato nulla, quindi: vai tranquillo.
Lo trovi su magiclantern.fm, dove trovi anche spiegato tutto.
Mi chiedo se val la pena produrre video in verticale, che sia una nicchia redditizia?
Su Shutterstock c’è pochissimo materiale, su pond5 già un po’ di più, vedi i lavori di stockfootagecom.
Fin dalla preistoria i video si girano in orizzontale e non in verticale, deduco che attualmente non ci sia molta richiesta ma ho notato dei segnali che mi fanno pensare ad un possibile interesse di contenuti con questo formato nel prossimo futuro:
- L’aumento dell’utilizzo degli smartphone/tablet (che per comodità si tengono in verticale e quindi, se si vuol vedere un video o qualsiasi altra cosa, sarebbe meglio se i contenuti fossero strutturati in verticale).
- Il fatto che stockfootage.com (che pare siano dei super fighi del settore) ci hanno già pensato.
Insomma, penso che se prendesse piede l’utilizzo di questo formato probabilmente ci sarebbe molta richiesta nei siti di stock.
Io ad esempio mi immagino dei video stile breaking news in verticale, non so se esistano già, il punto è: il verticale diventerà un formato diffuso?
Se sì che tipo di contenuti converrebbe caricare sui siti di stock? (meglio editoriali o non, real time/timelapse, hd/4k, ecc.)… tu che ne pensi?
Come forse sai, Facebook ha deciso di investire molto su quel formato, forse anche per differenziarsi da Youtube.
E’ una scommessa che dovresti fare e che, come tutte le scommesse legate ai business digitali:
- Potrebbe farti guadagnare un bel po’ di soldi;
- Potrebbe farti perdere un sacco di tempo.
Nessuno può dirti cosa succederà, ma fai la tua scelta!
Come dici tu e come ti ho appena confermato anch’io, ci sono dei segnali che fanno pensare alla loro diffusione e altri che fanno pensare che saranno un flop, come lo è stato il 3d che ai tempi di Avatar sembrava dover diventare il 100% dei video da lì a 10 anni.
Una volta deciso di muoverti in quella direzione, se lo farai, non ti conviene puntare sugli editoriali in senso stretto, perché vanno subito fuori moda, ma sui video commerciali, magari travestiti da editoriali per non aver bisogno delle liberatorie e sicuramente sul 4k perché è pagato di più.
Se real time o time-lapse sarà una tua scelta, la stessa che devi fare sui video orizzontali, perché non c’è una verità, dipende da quali sono:
- Le tue “corde”;
- I soggetti che preferisci;
- Da altri fattori.
In che formato è meglio esportare il video per proporlo alle agenzie?
Questa domanda è un evergreen e in quanto tale è oggetto di una delle lezioni del mio corso.
Condenso i diversi minuti di video in qualche riga parlata, che non è esattamente la stessa cosa, lo dico agli ascoltatori “che il suo corso neanche per sogno”, perché pensano che gratis si possa fare tutto e non si rendono conto invece quanti soldi in termini di mancati guadagni stanno perdendo improvvisando.
- Se hai un PC ti conviene esportare in Photo Jpeg 90% di qualità;
- Se hai un Mac ti conviene usare l’Apple Pro Res 422.
Il mio parere è che oramai sia arrivato il tempo della risoluzione 4k che è pagata molto di più, però devi verificare se il tuo hardware la supporta, non tanto a livello di ripresa, ma di computer che nel montaggio real time 4k può andare continuamente in crash se non hai dei componenti nuovi e performanti.
Di quali componenti hardware stiamo parlando?
Sull’argomento ti consiglio il post scritto da Domenico Fornas che spiega come si è costruito un computer per montare in 4k spendendo solo 370 euro.
Per le riprese ho:
- Una Nikon D610
- Tripod con testa fluida (vecchio ma ce l’ho)
- Minitripod Manfrotto
- Testa 055xpro Manfrotto testa a 3 vie.
Per gli obiettivi ho un:
- 28-300 AFS 3.5-5.6 Nikon
- 50 AF 1.4 Nikon
- 105 micro F4 Nikon
- 15-30 AF 3.5-4.5 Sigma.
L’attrezzatura in mio possesso può andar bene?
Cosa manca secondo te?
A livello di qualità vai tranquillo. Se posso permettermi, io ho un approccio diverso dal tuo, perché giro solo con il:
perché mi serve qualità su quelle lunghezze focali che sono quelle di gran lunga più diffuse e, pur sentendo in alcuni casi la mancanza di un tele, preferisco di gran lunga essere più snello e più veloce per il fatto di non dover cambiare lente in continuazione.
Ma dipende molto su che tipo di soggetti vuoi riprendere.
Come sai io lavoro molto sulle città.
Se, nel tuo caso, preferisci le riprese da studio o il lavoro con modelli anche in esterna, allora cambia tutto.
Sul finale mi permetto di darvi un’altra dritta.
Stavo per dire la seconda dopo quella su Trump, ma in realtà considerando le risposte e considerando anche l’argomento “Shutterstock fa incassare 25 centesimi a foto”, forse non è solo la seconda, anche se vedendo la scarsa quantità di recensioni che ricevo su Itunes probabilmente non tanti di voi mi ritengono un dispensatore di consigli gratuiti.
Agenzie valide e promettenti ne abbiamo?
A dire il vero la dritta non è mia, ma è di un gentiluomo del microstock che si chiama Fabio Pagani, di cui trovate un’intervista nel sito.
Dico gentiluomo non a caso, perché nonostante abbia un ottimo lavoro, lui crea microstock e fotografie in generale per passione, e quindi solo per questo va considerata una persona migliore, e nonostante nessuno glielo faccia fare condivide pure informazioni che una volta arrivate a voi, centinaia di ascoltatori, potrebbero essere controproducenti per i suoi incassi.
La segnalazione riguarda un’agenzia che ho aspettato 48 episodi per citare e che si chiama Eyeem.
La prima notizia positiva è che si tratta di una delle rare agenzie dell’Unione Europea, perché ha sede a Berlino.
Le altre agenzie importanti del vecchio continente, vediamo se lo sapete, sono?
- Dremastime che è Rumena;
- Clipdealer che è sempre tedesca;
- Clipcanvas che è norvegese, e in quanto tale, prima che qualcuno mi corregga, è Europea ma extracomunitaria, perché chi glielo fa fare ai Norvegesi di farsi imporre la lunghezza dei cetrioli quando sono il principale produttore di petrolio al mondo.
Mi segnala Fabio che ha ricevuto una mail da Eyeem in cui lo esortavano a caricare stock footage di:
- Milano, Parigi, Berlino, Londra, Amsterdam, Madrid e Copenhagen perché un loro cliente molto grosso stava cercando quel genere di materiale.
Da parte mia visti gli impegni gravosi legati al sito, al podcast, ai nuovi corsi e ai business che ho progettato e non ho ancora avuto il tempo di realizzare, nonostante abbia del footage girato a regola d’arte nelle prime 4 città citate, non riesco a mandare nulla, quindi è il turno vostro amici ascoltatori, se avete voglia di fare.
Altrimenti collegatevi a Facebook e passate le vostre serate nel nulla o a cercare di fare business con il trading online…
Ricapitolando io consiglio di:
- Inventatevi qualcosa su Trump, che Pond5 la vuole, e non solo Pond5 perché il biondino newyorkese è un trend di tutto il microstock;
- Tirate fuori dagli hard disk il materiale delle città che ho appena citato perché Eyeem lo sta cercando per vendervelo.
Noterete che in questo 48esimo episodio del podcast ce n’è per tenervi impegnati per mesi, alla faccia di quelli che sanno solo dire:
Ho trovato su Fotolia questo schifo di foto, e poi a me rifiutano tutto
ma nonostante il tanto lavoro che c’è da fare su quello che anche oggi vi ho insegnato io torno puntuale già la prossima settimana quando i migliori di voi avranno già fatto i compiti per casa e cercheranno semplicemente nuove ispirazioni non tanto per salvare il mondo, ma semplicemente per migliorare le loro giornate.