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Come vendere foto e video online

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Bologna: come riprenderla (o fotografarla) e guadagnare

Bologna è la tipica città italiana che, più o meno, ogni:

  • fotografo,
  • videomaker

amatore o professionista ha visitato e, se è un vero appassionato, ha anche fotografato o ripreso. Forse non tutti quelli che l’hanno fatto però sanno che potevano guadagnare un po’ di soldi con le loro creazioni.

La buona notizia è che se si affrettano sono ancora in tempo per farlo.

La mia storia

Per quanto mi riguarda ho girato stock footage (scopri di cosa si tratta) di Bologna nel lontano 2013. All’epoca:

  • avevo appena perso il mio lavoro da dipendente,
  • non avevo ancora aperto la Partita IVA.

Quindi mi stavo guardando in giro per capire cosa fare (i sussidi statali non sono mai stata un’opzione).

Il microstock, fino a quel momento, era stato solo un secondo lavoro che mi permetteva di:

  • praticare la mia passione,
  • viaggiare,
  • venire pagato.

concentrandomi sulle Capitali Europee. Quindi, grazie alla possibilità di vendere gli spezzoni di video su siti come:

  • Shutterstock (leggi la guida completa),
  • Pond5 (leggi la guida completa)

mi ero visto praticamente tutte le grandi città d’Europa. E l’avevo fatto con un occhio molto più consapevole del turista che si fa i selfie davanti alla Torre Eiffel o alla Porta di Brandeburgo.

Daniele Carrer con la macchina fotografica all'uscita della metro a Parigi

Nella vita però si cresce e nel 2013 non avevo più tanta voglia di viaggiare in aereo. Quindi stavo sostituendo l’Europa con l’Italia.

Bologna

Dovevo trovarmi a Bologna per altri motivi. Nello specifico: comprare un obiettivo usato per la mia macchina fotografica (un 17-35 serie L della Canon, trovato ad un prezzo particolarmente vantaggioso).

Come succedeva spesso all’epoca, se mi capitavano situazioni in cui dovevo andare da qualche parte per lavoro, svago o chissà per cos’altro, cercavo di approfittare per

  • girare video,
  • scoprire la città,
  • ritornare economicamente delle spese e del tempo impiegato.

Devo dire che quasi sempre questo mi riusciva. L’avevo già fatto con:

  • Firenze,
  • Milano,
  • Venezia
  • Roma.

Bologna però era un’altra storia, perché, pur magnifica, aveva meno della metà (e forse anche della metà della metà) dei turisti delle 4 città appena citate.

I luoghi di Bologna

Premetto che il microstock oggi è cambiato completamente. Anche se si è bravi tecnicamente si guadagna solo se si fanno le cose professionalmente (dal punto di vista commerciale), come insegno a fare nel mio corso:

  • si traccia la traiettoria del sole per girare sempre con la luce alle spalle,
  • si fa un’analisi dei soggetti più richiesti dal mercato,
  • ci si crea una scaletta per ottimizzare gli spostamenti e portare a casa più contenuti.

Come fare?

Software per la tracciatura della traiettoria del sole

Questo software consente di capire la traiettoria del sole sulla mappa, capendo a che ora è meglio fotografare qualsiasi luogo. Nell’esempio mostrato, Palazzo del Podestà in Piazza Maggiore a Bologna.

E’ una questione di:

  • software,
  • umiltà di imparare

in un mondo in cui, se si è connessi ad internet, si ha accesso a un milione di volte la conoscenza su cui hanno studiato i più grandi geni della storia (nell’epoca prima del web).

Nel 2013 io però facevo le cose un po’ a caso. Sbagliando, anche se, lo confesso, un po’ quei tempi mi mancano.

Avevo però la non scontata caratteristica di andare subito al dunque, ricordandomi che se volevo visitare altre città dovevo produrre stock footage nel modo più efficiente possibile.

Arrivato in stazione già nella prima parte della mattinata (Bologna è a due ore di treno da casa mia) mi diressi subito in Piazza Maggiore, il luogo più iconico di Bologna. Se volete un consiglio qualora, come spero, io vi abbia già dato l’ispirazione per rifare quello che ho fatto io, considerate che con le città italiane di medie dimensioni le vendite maggiori si fanno con le stesse immagini che una ventina di anni fa si trovavano sulle cartoline. O meglio, ci sono strumenti che possono essere molto più precisi del ricordo sbiadito degli espositori girevoli dei negozi di souvenir. Ma in questa vostra (eventuale) prima parte di carriera forse vi sto chiedendo troppo, se vi dico di impararli subito.

Cambiando soggetto, se invece riprendete o, peggio ancora (dal punto di vista della concorrenza), fotografate:

  • Parigi,
  • Londra,
  • New York

allora i soldi oggi li fate con i luoghi secondari perché, in un mercato in cui le principali agenzie hanno in vendita almeno:

  • 50 mila video (stock footage),
  • 500 mila foto (stock images)

delle maggiori destinazioni turistiche, è un dato di fatto che con l’Arco di Trionfo, il Big Ben o la Statua della Libertà sia improbabile guadagnare qualcosa. Dovevate pensarci 10 anni fa.

Immagini di New York in vendita su Shutterstock

La torre degli Asinelli

A due passi da Piazza Maggiore c’è la Torre degli Asinelli. In realtà di Torri importanti ce ne sono due, perché c’è anche la Garisenda, che è più bassa (48 metri contro 97,20). Dal punto di vista fotografico, però, il problema grosso non è l’altezza, ma il fatto che solo la cima della prima è normalmente visitabile.

Quindi con 5 euro di biglietto si ha un punto perfetto da cui riprendere tutta Bologna.

Considerato che il motivo della mia presenza non era l’arte, ma il vendere stock footage, un punto rialzato è quanto di meglio esista per riprendere. A conferma di questo bisogna avere la magica capacità di pensare sempre ai proprio clienti (lo so, agli artisti questa cosa non piace).

Chi usa il mio stock footage?

Non lo si può sapere con precisione. Ma a logica si tratta di registi (o pubblicitari) che devono parlare della città. In diversi modi:

  • per introdurre un evento,
  • per parlare di un’attività commerciale,
  • per far vedere un tipico panorama italiano.

Panorama della Torre degli Asinelli a Bologna

Se fate caso alla normale narrazione presente in:

  • film,
  • pubblicità,
  • video (seri) di YouTube

la ripresa dall’alto è perfetta per introdurre le situazioni. Da qui il bisogno importante di quel genere di stock footage.

Essendoci poi un biglietto di ingresso per accedere al luogo della ripresa, se avete voglia di:

  • pagarlo,
  • farvi le scale che vi separano dalla terrazza che sta in cima,

sappiate che, con così poco, avete già battuto il 90% dei vostri concorrenti, visto che la gran parte dei produttori che provano la fortuna con il microstock sono improvvisati che si credono Cristiano Ronaldo, ma nella realtà giocherebbero in panchina alle partite di scapoli contro ammogliati.

Piazza Maggiore

Il bello delle città piccole è che le cose che bisogna riprendere per creare stock footoage sono al massimo a 10 minuti di cammino l’una dall’altra. Bologna non fa eccezione.

Il centro della città è Piazza Maggiore (Piazza Grande, nella canzone di Lucio Dalla). Lì ci sono, tra le tante cose:

  • la fontana del Nettuno,
  • la Basilica di San Petronio
  • Palazzo del Podestà,
  • Palazzo d’Accursio

Fontana del Nettuno, in Piazza Maggiore a Bologna

Quando li avete ripresi, avete già il 99% dei soggetti rilevanti per lo stock footage. A dire il vero il mio discorso, volendo semplificare, potrebbe addirittura limitarsi anche solo alla fontana e alla Basilica. Ma visto che siete già in piazza e immagino non abitiate esattamente dietro l’angolo, tanto vale riprendere anche il resto.

Ai puristi della fotografia, che immagino stiano già iniziando ad odiarmi per queste affermazioni un po’ superficiali, ricordo che questa non è una guida su come fotografare e riprendere Bologna.

E non è nemmeno una guida sulla città. Di quest’ultima categoria ne esistono di stupende in rete, e ve le linko con piacere:

  • la sempre ottima Wikipedia,
  • il portale ufficiale del turismo,
  • 10 cose da fare e vedere in città.

La mia è semplicemente una pagina che spiega a chiunque voglia riprendere o fotografare Bologna, come fare a guadagnare vendendo quello che crea. Io ci sono riuscito, in una giornata in cui mi trovavo lì per altri motivi. Solo per questo mi permetto di insegnarlo.

San Petronio

Come appena confermato, non parlerò di San Petronio dal punto di vista storico.

La brutta notizia fotografica è che, se vi interessa riprendere la facciata con il sole che la illumina, purtroppo non è possibile farlo. A meno che la vostra giornata di riprese non sia molto vicina al solstizio d’estate e non vi alziate all’alba:

Traiettoria del sole sulla Basilica di San Petronio, Bologna

La bella notizia è invece che c’è un altro punto panoramico accessibile proprio da San Petronio. Per farlo si pagano solo 3 euro, nella piena tradizione di Bologna e dei Bolognesi che a livello di prezzi proposti ai turisti sono molto onesti. In ogni caso quei soldi, ve lo dimostrerò alla fine quando parlerò dei miei guadagni, ve li ripagate ampiamente vendendo stock footage. E, visto l’importo esiguo, forse stavolta basterebbero anche le foto stock, che sono pagate molto meno.

Piazza Maggiore a Bologna ripresa dalla terrazza della Basilica di San Petronio

Le altre parti di Bologna

Come ho detto prima, era la prima fase della mia produzione. Quella in cui il microstock era poco più che un gioco, per quanto stessi cercando di professionalizzarmi. Nei mesi successivi mi impegnai al ritmo di:

  • notti insonni,
  • weekend di lavoro.

In due anni riuscii nel mio intento, tanto che poi ho fondato questo sito e il mio podcast per spiegare agli altri quello che avevo imparato (nel 99% lo faccio gratis, per il resto con il mio corso).

Da improvvisatore, più che guardare alla vendibilità dei soggetti, che oggi scoprirei nel tempo di uno sguardo con questo strumento:

Lista dei soggetti di stock footage più importanti di Bologna

finito con i luoghi principali, mi fidai invece delle canzoni di Lucio Dalla, che almeno una volta aveva celebrato il portico di San Luca.

Visto che mai nulla avviene per coincidenza, Luca Lorenzelli, un fotografo per passione che ottiene buoni risultati con il microstock, nella sua intervista mi ha certificato che anche lui l’aveva ritratto nelle sue stock images. La notizia interessante è che dopo aver pubblicato lo scatto se l’era visto rubare niente meno che da… il sito ufficiale della Basilica di San Luca (giusto per darvi anche qualche lato negativo del fare questo lavoro).

Casalecchio di Reno

Da uomo tecnologico presi l’autobus davanti a Piazza Maggiore e, fidandomi del progresso anziché delle persone, non chiesi informazioni sulla fermata, ma mi limitai a seguire il percorso sullo smartphone, certo di individuare il punto in cui cambiare. Risultato finale: mi ritrovai, ancor prima di accorgermi dello sbaglio, a Casalecchio di Reno.

In altre parole: il mio tentativo di ottimizzare tutti i tempi per produrre di più e guadagnare di conseguenza, comprende un’ora persa dentro a un autobus, senza nemmeno scendere, perché, con tutto il rispetto per Casalecchio di Reno dove c’è un Palazzetto dello Sport che fa un sacco di eventi interessanti, quello non è esattamente un soggetto buono per il microstock. O meglio, l’esterno del Palazzetto potrebbe anche esserlo, ma l’autobus fermava solo in mezzo alle case popolari che sono ottime per un servizio di Formigli, ma non per vendere stock footage.

Quanto ho guadagnato riprendendo Bologna?

Senza tanti giri di parole, sull’argomento, come tradizione di questo sito, pubblico gli screenshot, altrimenti la gente non mi crede.

Pond5

Vendite di stock footage di Bologna su Pond5

Vendite di stock footage di Bologna su Pond5

L’agenzia Pond5 riporta l’incasso totale, ovvero il prezzo di vendita moltiplicato per la quantità di volte in cui il singolo video, che dura di solito dai 5 ai 10 secondi, è stato venduto. La totalità delle vendite sopra riportate è avvenuta quando Pond5 pagava al produttore il 50%. Quindi, secondo i miei calcoli, ma correggetemi se sbaglio, mi sono arrivati 230,50 dollari, solo da quell’agenzia.

Shutterstock

Su Shutterstock è un po’ più difficile ordinare le vendite dei contenuti relativi a un singolo soggetto, nel caso specifico “Bologna”. Quindi, visto che non è un’aula di Tribunale, mi scuserete se faccio solo la fatica di riportare i 2 video di maggiore successo, entrambi della Fontana del Nettuno in Piazza Maggiore:

Vendite di stock footage della Fontana del Nettuno a Bologna

Vendite di stock footage della Fontana del Nettuno a Bologna

Shutterstock riporta, invece, l’importo pagato al produttore. Sommati danno 131,32 dollari. Credo che considerando tutto il girato, che è appunto un po’ difficile da scovare nella lista delle vendite su Shutterstock, su quell’agenzia io abbia incassato più o meno gli stessi soldi di Pond5.

Poi ci sono anche gli altri microstock. In particolar modo Videoblocks/Storyblocks (leggi la guida completa) che è l’unica altra agenzia su cui oggi carico contenuti nuovi. Ma al tempo c’era anche Fotolia, che è diventata poi Adobe Stock.

Credo, senza sbagliarmi di molto, che quella giornata e il giorno di montaggio ad essa collegato, mi abbiano fruttato un totale di 6/700 dollari. Che nei prossimi anni potrebbero diventare mille, visto che questo lavoro genera una rendita passiva.

La domanda ora è:

ne vale la pena?

La mia risposta è che se fossi dovuto andare a Bologna apposta e non mi fossi goduto la città, come alla fine, nel mio caso, riprenderla comporta, allora non ne sarebbe valsa la pena. Almeno considerato quanto voglio che il mio lavoro sia pagato. Se anziché un (all’epoca) trentaseienne fossi stato un ragazzino che viveva sotto il tetto dei genitori, o un disoccupato che si era accorto solo il giorno del licenziamento che le cose stavano precipitando, probabilmente la mia opinione sarebbe diversa.

Rifare la stessa cosa oggi

In questa pagina vi ho spiegato le potenzialità commerciali dei video che si possono girare a Bologna.

Oggi però il mercato è completamente diverso: da una parte ci sono i filmati 4k, che sono pagati più del doppio di quelli Full HD che girai io al tempo. Poi ci sono gli strumenti che aiutano a capire i soggetti migliori da riprendere per vendere:

  • aumentando i guadagni,
  • facendo risparmiare un sacco di tempo su soggetti invendibili.

L’altro lato della medaglia, però, è che si tratta di un mercato molto più saturo. Per questo, se la storia che ho raccontato ispira qualcuno, bisogna che questo si affretti ad iniziare a produrre. E lo faccia con metodo. Altrimenti è tutto tempo buttato.

Quindi primi di capire se vale ancora la pena riprendere Bologna, conviene studiare strumenti come dropstock.io. In poche ore si può avere in mano un software che permette di distanziare la concorrenza di:

  • fotografi,
  • videomaker

magari bravi tecnicamente, ma che si fidano del loro intuito per capire il mercato e, puntualmente, non ottengono nulla. Finendo per dire che il microstock è la solita bufala di internet.

Spero che quello che ho fatto vi dia il via per cambiare un po’ la vostra vita.  Ovviamente i risultati li otterrete negli anni, come ho fatto io. Quindi non aspettatevi di vendere qualcosa prima di 4/6 mesi dal caricamento. Se decidete di riprendere una città di medie dimensioni in Italia, proprio come Bologna, vi basta riprendere da mattina a sera e concentrarvi sui luoghi principali. Il resto lo spiego in questo sito.

Daniele Carrer durante un tutorial su come vendere le proprie foto

Le altre mie pagine di questo sito che potrebbero interessarti:

  • Il mio corso: vendere foto e video online.
  • Per chi vuole iniziare a vendere le sue foto e i suo video online: spiego tutto qui.
  • Il mio podcast.

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