Oltre che podcast faccio anche video. Ne ho creati 4 per insegnare a chi scopre il microstock come iniziare a vendere foto e video online: posso mandarteli?

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In questo episodio parlo di:

  • nicchie che stanno funzionando;
  • cosa succede se si cancellano contenuti dalle agenzie;
  • pregi e difetti di essere freelance;
  • liberatorie per le persone fotografate per strada;
  • come ottenere una tassazione alla fonte agevolata;
  • perché alcuni produttori hanno i guadagni in calo;
  • differenza tra i clienti di Shutterstock e quelli di Pond5;
  • il mio progetto di fondare un'agenzia.

Il grafico freelance Daniele Gay mentre lavora al computer

Sono andato a Milano alla presentazione di un libro di un amico scrittore. Finalmente è riuscito a farsi pubblicare dalla Mondadori e, siccome ci ho visto l'occasione per entrare in contatto con i grandi capi di quella casa editrice, ci sono andato.

Come sempre mi sono portato la macchina fotografica: la mia Canon M50 (leggi la recensione) per fare i video.

Il bello viene ora:

mentre ero in autostrada mi chiama lo scrittore. Lo conosco perché gli ho fatto un paio di copertine per dei suoi ebook. Mi chiede di fare il fotografo ufficiale dell'evento! Ottimo!

Quando sono arrivato, per puro caso, ho parlato con l'editor della Mondadori. Il mio amico scrittore mi ha poi detto che ho parlato con la carica più alta presente! Insomma mi sono presentato, ho fatto le foto e i video a tutto l'evento e sono riuscito a lasciare il mio biglietto da visita al grande capo, che mi ha pure ringraziato per il servizio fotografico!

Gli dovrò mandare le foto e i video, quindi ho una grande occasione per propormi come illustratore alla più grande casa editrice italiana, con il vantaggio che mi conoscono già!

Infatti hanno visto le animazioni che ho fatto con After Effects (grazie a te che mi hai "obbligato" a installarlo: guarda il tutorial per creare i time lapse) che gli aveva girato il mio amico scrittore dicendomi che al gran capo sono anche piaciute molto!!!

Pensavo che potrei dargli il servizio che ho fatto, che comunque è poco più che amatoriale, in cambio di un lavoro commissionato da loro, una copertina magari.

Diciamo che sono soddisfatto di aver fatto in un giorno quasi 700 km. Credo di aver guadagnato una ottima carta da giocarmi!

Questa giornata mi ha portato anche altro, ho avuto modo di parlare con un bravissimo illustratore che sembra una persona squisita che mi ha dato anche ottimi consigli!

Ma la cosa veramente interessante viene ora! Come tutte le volte che entro in libreria guardo chi fa le copertine dei libri.

Sai che ho scoperto?!

Le copertine in alcuni casi sono:

ma tante arrivano da:

Non li conoscevo e mi rammarico di non averli scoperti prima! A casa poi ho guardato cosa fanno!

Leggi in questa pagina la storia completa di Daniele Gay relativamente al caricamento dei suoi file su Arcangel Images.

C'è solo un piccolo problema. Trevilion vuole l'esclusiva, anche se specifica che se hai le stesse immagini su altri microstock basta comunicarglielo. Credo, perché avendo clienti che utilizzano le immagini per copertine di libri, questi che le comprano desiderano che non sia pubblicata altrove causando confusione con il libro.

Il mio problema è che di illustrazioni buone non ne ho così tante da permettermi di darle solo a un'agenzia. Pensavo comunque che le vendite su questi siti sono sicuramente di quantità inferiore, ma con guadagni superiori. Appena mi faccio approvare qualche file e lo vendo ti saprò dire di più.

Altra nota interessante è che quando usano una tua immagine per una copertina il tuo nome come contributor viene citato!

Ho caricato su Shutterstock e Adobe Stock circa 30 illustrazioni (fotomanipolazioni) e ne ho già vendute:

  • 4 su Adobe Stocke;
  • 3 su Shutterstock

e sono li da poco più di una settimana.

Ora mi sto chiedendo:

se le tolgo? E quelle già vendute?

Vorrei farmi accettare da Trevilion.

Credo sia il posto giusto dove caricare, ma mi chiedo:

se cancello 30 immagini da Shutterstock e Adobe non mi chiedono il perché? Non mi penalizza la cosa?

Cambiare vita a 40 anni

Il protagonista di questa magnifica storia di impegno e risultati è Daniele Gay, di cui ho già narrato le vicende nel sito (leggi tutto):

  • il lavoro lasciato a 40 anni per dedicarsi alla sua grande passione, che è la grafica;
  • la creazione delle copertine di Focus;
  • i primi risultati con i microstock.

Trevilion e Arcangel sono le agenzie che ci segnala e nei prossimi mesi le testerà anche per farci sapere se funzionano. Sempre che voi non l'abbiate già fatto e in tal caso per favore scrivetemi che condivido l'informazione in questo podcast.

Una nicchia che sta funzionando

Le illustrazioni, o comunque l'aggiunta di elementi tridimensionali alle foto, sono la nuova frontiera del guadagno nel microstock, per un motivo molto semplice:

oramai a fare una foto, una di quelle che vende come stock image, sono capaci tutti, e quindi c'è una concorrenza spietata che abbassa la capacità di generare vendite dei contenuti che i produttori caricano.

Aggiungere un elemento tridimensionale alla stessa foto, implica la conoscenza approfondita di un software e quindi l'asticella si alza moltissimo. Di conseguenza, chi sa distinguersi dagli altri, sacrificando il suo tempo per imparare ad usare un programma, fa un sacco di soldi. Gli altri invece continuano a lamentarsi nei gruppi Facebook.

Si può ancora guadagnare con il microstock

Ricordo la storia di quell'architetto, donna, della Sardegna (ascoltala in questo episodio del podcast), che anziché andare avanti di tirocinio in tirocinio a 500 euro al mese, anche lei a un'età molto simile alla mia che ho 41 anni si è buttata sulle stock images, e porta a casa circa 2000 euro al mese.

Come ha fatto, visto che di solito quelli che si credono bravi al massimo portano casa 100 volte di meno?

Buttandosi su una nicchia di quelle che richiedono una notevole conoscenza del software per essere approfondite. A riprova che la concorrenza la si distanzia solo con:

  1. lo studio;
  2. la qualità.

Cancellare contenuti caricati nei microstock

Venendo alle domande dell'ottimo Daniele, l'informazione che ti do, caro amico, è che se cancelli i contenuti che hai caricato da Shutterstock e Adobe Stock non succede assolutamente nulla.

Io però farei in un altro modo, se posso permettermi. Come sai, io credo poco ai contratti di esclusiva, ma potresti fare dei test solo con le nuove grafiche che crei, caricandole su Trevilion, se ti pare un'ottima agenzia.

Poi devi vedere se vendono e, a quel punto, cancellare anche le vecchie creazioni dagli altri microstock o, se invece capisci che a livello di vendite non ne vale la pena, abbandoni Trevilion e carichi i contenuti che hai pubblicato lì sugli altri microstock.

Pregi e difetti di essere freelance

Venendo a qualcosa di meno tecnico invece, per quanto riguarda la storia con cui ho aperto l'episodio, credo che sia da esempio a quei tanti di voi che sognano di mandare a quel Paese il loro capo, magari con la giustificazione che tanto il microstock pagherà lo stipendio.

A parte che quest'ultima cosa è del tutto improbabile che si verifichi (ascolta perché), il discorso è che quando molli il lavoro dipendente, come ho fatto io e come ha fatto l'altro Daniele protagonista della storia, hai pregi e difetti della situazione.

Tra i difetti, c'è quello che fino a quel momento hai sempre avuto qualcuno che ti diceva cosa fare e tutto ad un tratto quella persona, il tuo capo o il tuo titolare, non c'è più.

Quindi, l'ingenuo neo licenziatario cosa fa?

Pensa che quella guadagnata libertà sia il Paradiso terrestre. Si mette davanti al computer e non essendoci qualcuno che lo controlla, inizia a divagare:

  • siti di notizie;
  • social network;
  • lettura compulsiva della mail

finendo così molto presto, quando i soldi cominciano a non arrivare perché quel modo di lavorare non porta da nessuna parte, per rimpiangere il suo vecchio capo rompiscatole che gli rovinava giornate, ma gli garantiva uno stipendio.

Noto con piacere che il buon Daniele Gay ha evitato quello scenario, buttandosi su ogni occasione. Sicuramente di strada da fare ne avrà ancora tanta, ma la direzione che ha preso è quella giusta, lo dice uno che ci è passato prima di lui per quel punto, qualche anno fa

Come sapete questo podcast (ascolta gli altri episodi) è un po' la conseguenza del progetto complesso che ho messo in piedi per dare concretezza alla necessità di portare a casa uno stipendio ogni mese, visto che ho due figli, l'affitto da pagare e non sono ricco di famiglia.

Ci sono riuscito nonostante questo contenuto sia gratuito, ma questa ve la spiego meglio un'altra vola se vi siete persi le puntate precedenti.

Liberatorie di persone riprese per strada

Ho fatto l'upload di alcune video fatti per le vie di Taormina, ma Shutterstock non li ha accettati per il motivo che occorre una "release" (credo sia la liberatoria dei soggetti, che io non posso conoscere dato che sono turisti che passeggiano).

Pond5 non ha fatto problemi invece. Cosa posso fare?

In effetti vorrei fare l'upload di altri video e foto con alcuni modelli/e e vorrei sapere se online ci sono dei form da compilare per avere liberatorie per poter pubblicare le foto online.

Devi inserire i video su Shutterstock come editoriali.

Per farlo, a differenza delle altre agenzie, Shutterstock ti chiede di scrivere il titolo in un certo modo.

Trovi tutte le informazioni qui:

https://www.shutterstock.com/blog/creating-the-perfect-editorial-caption

Attenzione che anche su Pond5 devi dire all'agenzia che il video è editoriale, altrimenti fanno finta di non vedere e li vendono come commerciali quei video, cosa che ti può causare un po' di problemi.

Curator notes di Pond5

Basta che nelle "Curator Notes" che è il riquadro che trovi in fondo alla pagina dove compili le schede tecniche, scrivi

  • Editorial use only

Se invece le persone riprese le conosci e possono quindi firmarti una liberatoria, puoi vendere lo stock footage come commerciale, ma devi scaricare dai rispettivi siti delle agenzia quella che si definisce "model release", che è un documento dove la persona ritratta ti autorizza ad utilizzare la sua immagine anche se i contenuti venduti hanno la licenza commerciale.

Tassazione agevolata sulle agenzie

Altrimenti c'è l'app Easy Release (scoprila su Itunes) che ti permette di utilizzare un unico modulo per tutte le agenzie.

Sulle vendite di Storyblocks negli USA ho il 30% di trattenute. Come posso fare per evitare questo? Ho visto che bisogna richiedere l’ITIN, ma non ho ben chiaro come farlo.

La premessa è che vi consiglio sempre di parlare con un esperto per quanto riguarda le tasse, visto che la matematica io l'ho presa due anni a settembre, anche se sotto sotto ero bravo e avevo solo trovate un Professore che non mi comprendeva, mettiamola su questo piano.

Su Storyblocks paghi il 30% su tutte le vendite, non solo su quelle effettuate negli USA come accade su Shutterstock, perché non hai compilato il W8-BEN (approfondisci di cosa si tratta).

Per avere un'aliquota agevoltata non serve l'ITIN. Devi compilare il w8-ben inserendo:

  • nome;
  • cognome;
  • indirizzo;
  • codice fiscale.

Così la trattenuta alla fonte diventa dell'8%, sei sei residente in Italia come immagino.

Poi quello che paghi alla fonte lo puoi scaricare completamente dalle tasse che paghi al nostro amato Governo, sempre che tu dichiari i guadagni del microstock come, questo lo sottolineo, dovresti fare.

Per compilare il w8-ben devi prima andare qui:

https://contribute.storyblocks.com/account#payment-info-tab

e poi selezionare il punto 3:

  • Tax Forms.

Mi raccomando ragazzi, più domande sul microstock e meno domande sulle tasse.

I possibili motivi del calo di vendite

Ho ascoltato il tuo podcast numero 62 (ascoltalo) e devo dire che per i footage il problema è serio per chi inizia ora, ma resta da capire se è una questione di quantità o di anzianità.

Ho fatto alcuni test con:

  • Storyblocks;
  • Shutterstock;
  • Pond5

giorni fa, ed alcuni dei miei video nuovi (caricati un mese prima) compaiono nella prima pagina della ricerca solo su Shutterstock e Storyblocks.

Mentre su Pond5 sono molto avanti nelle pagine.

Questi preferiscono far uscire risultati vecchi di 2 o 3 anni, legati a grosse agenzie con 15000/30000 video online, oppure di utenti registrati molto prima di me che ho iniziato solo nel 2015.

Inoltre Pond5 dal 2018 ha avuto la brutta idea di accettare qualunque cosa senza far più selezione e quindi le probabilità si riducono ulteriormente per i nuovi videomaker.

Io con 3900 video attivi, vendo per più di 100 dollari al mese sia su Pond5 che su Shutterstock che Storyblocks. Alcuni mesi un po' meno su quest'ultima, specie dopo che hanno dimezzamento le percentuali per noi produttori (approfondisci la notizia).

Quello che mi colpisce è che su Shutterstock vendo 4 volte tanto quello che vendo su Pond5. I contenuti sono gli stessi, quindi è un problema di algoritmo su Pond5 e del fatto che hanno aggravato l'eccesso di offerta azzerando quasi la selezione.

Anche Storyblocks ha un problema di eccesso di offerta in proporzione ai clienti che ha ed anche loro non fanno quasi selezione.

Esempio pratico: ho preso 50 vecchi clip di animali fatti a mano libera 5 anni fa, a dir poco mosse, perché fatte in movimento. Le ho stabilizzati meglio che potevo, ma senza ottenere ottimi risultati.

Pond5 e Storyblocks li hanno presi tutti, Shutterstock nemmeno uno. Secondo me Pond5 e Storyblocks si stanno fregando con le loro mani. Comunque ecco spiegato il mistero per cui chi inizia a fare microstock adesso ha la strada tutta in salita, indipendentemente da quello che carica.

Mi spiace per l'amico Francesco del podcast numero 62, ma non è un problema di soggetto, ma di ranking. Il microstock ora si rifà alla legge della seleziona naturale, proprio come succede su YouTube, Instagram e in tutti i social, dove la visibilità viene canalizzata sui più grossi e sui più attivi.

Quindi con solo 300 clip non vai più da nessuna parte, ed io so il tempo che ci vuole per fare anche quelle poche 300 clip.

Ad oggi se uno vuole guadagnare con il video fa molto prima ad andare a fare video commerciali ai negozianti della sua città, dove con un giorno di lavoro si fa i guadagni di un mese di microstock.

Il mio discorso non è molto incoraggiante per chi vuole iniziare con stock footage e stock images, quindi non so se ti conviene condividerlo, ma è la situazione ad oggi.

Già quando hai pubblicato il corso (guarda la versione aggiornata) nel 2016, era molto diverso. Pond5 vendeva bene e faceva una selezione seria: ci metteva anche 2 mesi per revisionarmi i video. Storyblocks aveva pochi video, nel tuo caso ti pagava solo per caricarli e dava il 100% di commissione.

Senza contare come funzionava la membership di Pond5, che a te Daniele pagava quasi 800 dollari fissi al mese.

Shutterstock ha avuto dei cali anche lui, visto che ora supera i 200 milioni di file. Ho notato che è diventato molto più buono nell'accettazione delle immagini, a fronte però di inevitabili cali di vendite in proporzione alla mole di foto online.

Quindi ti serve un portfolio sempre più grande per mantenere gli stessi quadagni. In altre parole sopravvive solo chi vota la sua vita al microstock, 70 ore a settimana, come me.

C'è ancora speranza, se ci si impegna

Grande messaggio di un produttore che vuole rimanere anonimo.

Come dico sempre, non è giusto che io nasconda questi messaggi, anche se vendo un corso. La gente deve sapere quello a cui va incontro se decide di guadagnare con il microstock.

L'amico, tra l'altro cita diverse centinaia di dollari al mese d'incassi e mi verrebbe da dire che il mio costo si ripaga quindi in meno di una settimana, guardando a quello che ottiene lui, ma questa non è una televendita, è un podcast.

Sottolineo però che l'amico riporta opinioni in parte divergenti dalle le mie. In particolare su due cose.

  • L'algoritmo delle agenzie è fondamentale per determinare il successo di un contenuto

e anche per questo motivo per vendere e fare soldi è quasi più importante il modo in cui si descrive una foto o un video, che la foto e il video stessi. Lo spiego in tutto il mio libro (scopri di cosa si tratta) e ci credo molto, ecco perché ho passato l'estate di fronte al computer per creare un contenuto che attraverso i dati e l'argomentazione faccia capire a fotografi e videomaker dove sta andando il mondo, perché se non lo capiscono finiscono su una strada se lo fanno per professione, o a fotografare con lo smartphone ai pranzi la domenica se lo fanno solo per passione.

I clienti di Shutterstock sono diversi da quelli di Pond5

Quello che penso, relativamente al fatto che Shutterstock nel caso dell'amico generi qualche centinaio di dollari al mese e Pond5 solo 100, è che questo è dovuto anche al tipo di clientela che le due agenzie hanno, che non è la stessa.

Shutterstock, per esempio, ha storicamente sempre richiesto un livello di qualità più alta dei contenuti che accettava.

In più, pur vendendo entrambe sia foto che video, di fatto Pond5 le foto non le vende.

Questo implica che i clienti che compran

o da un sito siano mediamente diversi da quelli comprano nell'altro, e per questo c'è differenza a livello di vendite per un produttore che ha gli stessi contenuti su entrambe. Il mio parere è quindi che non sia solo una questione di algoritmo, ma anche di clientela.

Condividete le esperienze

Ringrazio sempre di cuore chi vuole condividere con me le sue opinioni competenti in questo podcast che è oramai lo stato dell'arte del microstock in Italia, alla faccia dei rosiconi che scrivono su Faceobook:

ah, i clienti non capiscono niente; è tutto finito,

è tutto finito;

l'Italia fa schifo!

Questo ultima c'entra poco con il microstock, ma sta sempre bene quando il clima è quello.

In questo podcast il mantra non è:

me ne vado dall'Italia!

che poi quando diventa un mantra è proprio la volta che chi lo pronuncia purtroppo non lo fa mai.

In questo podcast il mantra è:

cambiamo l'Italia!

Facciamolo:

  • studiando,
  • confrontandoci,
  • argomentando,
  • lavorando duro da mattina a sera

perché nessuno regala niente a questo mondo.

Bene, dopo la speranza della storia raccontata all'inizio, ho voluto concludere con il pessimismo implicito di queste ultime considerazioni, che vengono da un autore che si fa il mazzo da mattina a sera e che quindi non trasmette pessimismo fine a sé stesso, ma stimoli per cambiare e migliorare.

Il mio libro

Ringrazio chi ha recensito il mio libro su Amazon, leggo velocemente per evitare autocelebrazioni:

Il libro di Daniele è fondamentale per chi vuole entrare nel mondo del microstock e vendere foto e video online.

I suoi consigli sono sempre utili ed efficaci. Ho comprato l'ebook, ma è disponibile anche la versione in audiolibro sul suo sito.

Secondo commento:

Daniele ha scritto un libro ideale per apprendere il microstock. Consiglio anche la sua pagina web stockfootage.it.

Li ringrazio da questi microfoni, anche perché si tratta chiaramente di due ascoltatori del podcast e quelli sono probabilmente dei giudizi sulla fiducia.

Lo dico in tema di trasparenza.

E ringrazio anche Marco Scacco, che su Spreaker, la piattaforma dove pubblico il podcast, ha scritto questo commento allo scorso episodio:

Sei un grande! Troppo bella la rubrica degli sfigati su Facebook... ho seguito anche io quella discussione dove ti criticavano e mi chiedevo se l'avevi letta... bella risposta!

Io sono stato il primo ad acquistare l'ebook del tuo libro su Amazon e lo trovo molto interessante, grande.

Grande tu Marco.

Mi raccomando ragazzi:

  1. meno social network,
  2. più studio,
  3. più lavoro,
  4. più tempo con le persone migliori che vi circondano.

Detto questo, il 64esimo episodio di Vendere foto e video online volge al termine.

Non so se in futuro sarò altrettanto frequente nella pubblicazione delle puntate.

La mia personale agenzia di microstock

Come racconto nel mio libro adesso mi devo mettere a testa bassa a lavorare per mettere in piedi un paio di progetti, che sono:

  • la mia personale agenzia di microstock

che detta così è una follia ma nel libro spiego perché nel mio caso ha senso :

  • uno spin off di quest'agenzia

il cui business plan non è vendere stock footage, ma guadagnare con una membership area dove le persone possono vedere a pagamento i video storici della mia collezione senza il watermark e la pubblicità, a differenza di quanto accade oggi su YouTube, dove attualmente dalle 10 mila alle 20 mila persone al giorno, in crescita esponenziale, vedono quegli stessi video.

Se sono concetti un po' astratti per voi, comprate il mio libro (guarda di cosa si tratta) perché lì, li spiego bene. E soprattutto spiego come fare a replicarli con la vostra passione per fotografia e ripresa video.

In questo episodio ho parlato di:

  • Agenzie alternative che vendono stock images a prezzi alti;
  • nicchie che stanno funzionando;
  • cosa succede se si cancellano contenuti dalle agenzie;
  • pregi e difetti di essere freelance;
  • liberatorie per le persone fotografate per strada;
  • come ottenere una tassazione alla fonte agevolata;
  • perché alcuni produttori hanno i guadagni in calo;
  • differenza tra i clienti di Shutterstock e quelli di Pond5;
  • il mio progetto di fondare un'agenzia.

Ok, io ci ho messo un giorno di lavoro per produrre questo contenuto e tu ci impieghi 5 secondi per cliccare su uno dei tre tasti qui sotto, ma più che per questo, perché non condividi la pagina semplicemente per aiutare i tuoi amici appassionati di fotografia a guadagnare?