Oltre che podcast faccio anche video. Ne ho creati 4 per insegnare a chi scopre il microstock come iniziare a vendere foto e video online: posso mandarteli?

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Grazie per aver decretato il successo dello scorso episodio, quello del grande ritorno, che nella tabella produttiva degli episodi significava qualche mese, ma nella realtà del podcast può essere anche solo un secondo dopo la fine dell'episodio precedente. Potenza della tecnologia.

Di chi sono le foto pubblicate sui social?

Vado un po' fuori scaletta, citando la domanda di un amico, che mi ha particolarmente colpito:

Ciao Daniele, ti seguo da circa un annetto, da quando cioè ho riscoperto la passione per la fotografia e per il video.

Dopo che è svanita la voglia di fare foto a chiunque, mi sono chiesto se era possibile guadagnare partendo dalla passione. Cerca e ricerca e mi sono imbattuto nel microstock.

Vengo al punto: il materiale che viene caricato nelle varie agenzie può essere già stato pubblicato sui social?

La testa mi direbbe di no, se no dove starebbe il vantaggio per chi compra? Te lo chiedo in quanto ho pubblicato su Instagram alcune foto e mi chiedevo se posso comunque venderle tramite il microstock.

Cito la domanda non tanto per la parte interrogativa ma per il presupposto di fondo che ha portato l'amico che avete sentito a contattarmi. Ci sono infatti dei concetti fondamentali sulla fotografia che vorrei che tutti voi fissaste ben in testa, visto che sono gli stessi dubbi che tanti hanno e a cui spesso mi si chiede di fare chiarezza.

Caro amico puoi tranquillamente pubblicare nei microstock le foto che hai già pubblicato sui social. Per un semplice motivo:

  • il fatto che tu le abbia messe su Instragram non dà il diritto a nessuno di usarle, fuori dai regolamenti del social, le foto che tu hai scattato e che sono di tua proprietà.

In altre parole, quando hai sottoscritto il contratto di Instagram, Facebook o qualsiai altro social network li hai autorizzati a permettere ai suoi utenti di condividere le tue immagini, ma non hai autorizzato nessuno, per esempio, a scaricarle e inserirle nella homepage del suo sito. Nemmeno se ti cita come autore.

Sappiamo entrambi che purtroppo c'è chi lo fa, ed è una pratica talmente diffusa che la gente la percepisce come normale, ma non è legalmente corretto.

Detto questo, sai come vanno le cose, mi verrebbe da dire in Italia ma in realtà, per quanto riguarda il web, è così in tutto il mondo. Se tu scoprissi che qualcuno ti ha rubato una foto, e lo puoi fare abbastanza facilmente se hai un po' di tempo da perdere anche con Google Immagini, dovresti fargli causa.

Vale a dire:

  1. prendere un Avvocato
  2. prepararti a un processo molto lungo

con il risultato finale che sarà sicuramente a tuo favore, ma con un indennizzo talmente basso che ti fa dire in partenza che non ne vale la pena, a meno che tu non abbia un fratello Avvocato e il ladro di immagini non sia una persona con un largo patrimonio.

Se sono le Aziende a rubarti la foto...

Il massimo che puoi fare nella pratica, se la tua foto viene utilizzata nel sito di un'Azienda, cosa che anche se sembra impossibile è molto più diffusa di quanto si possa pensare, è contattarli chiedendo un indennizzo e sperando che prendano paura e accettino l'accordo. Questo è quello che i nostri sistemi di sanzione consentono a noi fotografi defraudati delle nostre opere.

A tal proposito ti consiglio di leggere la storia di Luca Lorenzelli  che aveva fotografato San Luca a Bologna.

Sai dove si è visto le foto?

Nel sito ufficiale del Santuario. Io mi immagino la scena di questi tecnici comunali, o meglio di quello che nell'ufficio si auto elegge come l'esperto di internet, che quando capisce che serve una foto per il sito...

cosa fa?

Dall'alto del suo essere esperto dice:

basta scrivere San Luca su Google e scaricare, tanto se è su internet è di tutti...

No ragazzi, non è così credetemi.

Le vostre foto sono solo vostre e le potete usare solo voi, a meno che non abbiate avuto la pessima idea di metterle su:

e in quel caso rimangono vostre ma autorizzate chiunque ad utilizzarle nei suoi progetti.

Mi raccomando:

vi insegno a fare soldi, quindi vi voglio cattivi, fatevi rispettare. Siate i Pasquale Bruno del microstock.

Pasquale Bruno

Ragazzi a proposito di Pasquale Bruno non sapete quanto ho amato quel giocatore, figlio di un campionato italiano per nulla multinazionalizzato come oggi. Figlio di una Provincia italiana che anziché arrancare si dava da fare per emergere e, non tanto con la poesia, ma con la grinta di chi sa cosa vuol dire guadagnarsi da vivere con il sudore.

Tra l'altro mentre preparavo l'episodio sono andato a vedermi che fine ha fatto Pasquale Bruno e ho scoperto con piacere che ha una scuola di calcio con centinaia di allievi e dichiara:

un solo brutto voto a scuola per essere sospesi dagli allenamenti

a conferma totale della mia stima nei suoi confronti. Voglio un Pasquale Bruno in ogni campo d'allenamento e in ogni classe.

Il mio libro

Venendo al microstock, la scorsa settimana vi parlavo della mia lunga assenza, che non è dovuta all'ozio ovviamente, visto che anch'io sono figlio della Provincia italiana a cui non regala nulla nessuno.

Uno era il mio libro, di cui parlerò approfonditamente nei prossimi episodi, e che ve lo confermo se non ce n'era bisogna: è fantastico. Perché non parla solo di microstock, ma di come fotografia e video siano il linguaggio del tempo che sta venendo avanti, e quindi per fare impresa non serve più solo essere bravi con le parole, con i numeri e con i ragionamenti, ma anche con la macchina fotografica.

Google comanda

Il resto è stato la ristrutturazione del mio sito. Cerco di spiegarvi cosa è successo, poi quando avrò tempo sogno sempre di lanciare un altro podcast per approfondire la questione, visto che ho lanciato questo vantando risultati che avevo raggiunto nel microstock, e solo dopo averli ottenuti mi sono permesso di insegnare. Oggi che i risultati li ho raggiunti anche con il sito posso insegnare anche a portare avanti un business sul web.

Per raggiungere il successo con sito, corso e podcast ho fatto un sacco di errori e mi piacerebbe che chi intraprende oggi quella stessa strada non perdesse tempo dove l'ho perso io, che ho avuto la pessima idea di partire da autodidatta.

L'ultimo tassello del mio essere diventato uomo di web era capire come assecondare Google. Avendo sbagliato tutto, da questo punto di vista per:

  • tre lunghi anni
  • centinaia di contenuti

mi ci sono voluti mesi per correggere quegli errori, quindi se voi volete evitarli state sintonizzati che nei prossimi mesi vi stupirò.

Per quanto riguarda le segnalazioni sul mondo del microstock, me ne arriva una dall'ottimo Harld Pizzinini, filmaker nonché fotografo romano, allievo del mio corso:

Vimeo ora vende stock footage

Ciao Daniele. Ti volevo segnalare che anche Vimeo ha un canale dove vende stock footage. Secondo te ha senso caricare lì?

Caro Harald grazie, perché nonostante io sia un utente a pagamento di Vimeo la notizia non mi era giunta, quindi tutt'ora quelli di Vimeo la tengono un po' segreta.

In realtà, andando a spulciare nel loro sito mi sono fatto un'idea del perché la nascondano, infatti, da quanto scrivono, per il momento vendono contenuti provenienti solo da filmaker invitati, ma dicono che presto si allargheranno e vedremo se poi accetteranno stock footage di tutti.

Se ora mi chiedi quante possibilità ci sono di guadagnare bene qualora Vimeo apra le porte anche a noi produttori normali, io allo stato delle cose sono molto scettico, nonostante la popolarità che ha Vimeo, ma non è detto che io un giorno non cambi idea.

Già in passato con Videoblocks ero stato altrettanto pessimista e alla fine mi sono ricreduto, tanto che oggi è una delle sole tre agenzie nelle quali carico stock footage.

Vimeo da un po' permette anche di vendere la visione dei propri filmati, qui ovviamente non parlo di stock fotoage, ma di:

  • documentari;
  • cortometraggi;
  • serie TV come la mia che mi è rimasta sul groppone nonostante le decine di migliaia di euro che ho speso per produrla...

Quindi bravi quelli di Vimeo e bravi soprattutto i produttori di video che sanno sfruttare quella piattaforma per fare soldi, al di là dello stock footage.

Con le stock images si guadagna ancora

Ora spazio ad un messaggio che mi è arrivato e che dovrebbe dare molta speranza a tutti i fotografi, o per lo meno quelli che non creano video, sbagliando, perché hanno paura che sia troppo difficile.

Contrariamente a quello che pensate non è un messaggio che vi spiega quanto facile sia fare stock footage, ma il ben migliore messaggio che certifica che con le immagini si guadagna ancora.

Ciao Daniele, sicuramente non ti ricorderai di me, ti ho mandato una mail circa due anni fa per avere info sul tuo corso. Sono quell’architetto che si occupa di grafica 3d che ti chiedeva se il tuo corso potesse essere utile anche per chi produce render statici e non video.

Alla fine il tuo corso non l’avevo acquistato un po’ per le nette differenze tra i contenuti che produco e quelli di cui parli, un po’ perché all’epoca caricavo sui siti di microstock immagini che possedevo già, quasi solo per gioco. Ma da cosa nasce cosa e vedendo, con mio grande stupore, che più immagini caricavo più il reddito mensile aumentava, poco a poco ho fatto del microstock la mia attività principale.

Ad oggi, dopo due anni, i miei ricavi ammontano mediamente a 2500/2600$ al mese con picchi anche da 3200$, con un portfolio (guardalo) di 10.000 immagini e una ventina di video.

Come immaginerai per produrre questo numero di immagini è necessario impegnarsi a tempo pieno, e di fatto ho smesso di promuovere il mio altro lavoro (produzione di render fotorealistici per conto di altri studi di architettura) e di ricercare nuovi clienti.

Qua in Sardegna lavorare come Architetto è dura e ti assicuro che non sono molti gli architetti sardi che possono vantare una rendita mensile pari alla mia.

Ogni tanto faccio qualche lavoretto per amici e conoscenti ma più per passione che per danaro. Tutta questa premessa per arrivare a porti una domanda, un po’ indiscreta forse, se non vorrai rispondermi capirò:

ritieni che sia saggio continuare a focalizzarsi su questa attività visto come, negli ultimi decenni, il mercato è cambiato così repentinamente?

Io ho 42 anni, e non so se questo lavoro potrà assicurarmi una rendita consistente fino alla pensione.

Condivido con voi la risposta che ho dato all'amica, per svelarvi un po' di retroscena di tutto il mio progetto, cosa che mi sembra giusta vista la trasparenza che porto avanti con il mio lavoro in generale, in particolar modo con questo podcast (ascolta gli altri episodi) e questo sito.

Il motivo per cui nel lontano novembre 2015 ho aggiunto il business della divulgazione perché, lo ricordo, per me è un lavoro per quanto il podcast gratuito, alla produzione di microstock è che mi ero stufato di produrre stock footage da mattina a sera. Come mi ero stufato anni prima di:

  • lavorare in televisione;
  • fare il commesso;
  • l'impiegato;
  • il magazziniere;
  • il metalmeccanico;
  • il carpentiere

perché queste sono quasi tutte le professioni ufficiali che ho fatto.

In più, avevo capito che la divulgazione su internet è uno dei lavoro del futuro e iniziare prima degli altri, un po' come mi è accaduto nel 2006/2007 con il microstock, dà sempre un vantaggio competitivo mano a mano che la gente si accorge delle cose.

Mi chiedi, cara amica architetto, se il mercato delle stock images crescerà ancora. Senz'altro la risposta è:

sì, il problema è che i produttori che ci provano cresceranno ancora di più, e sarà quindi sempre più difficile guadagnare, nonostante tu abbia fatto un lavoro notevole concentrandoti su una nicchia.

La nicchia del 3d

Se vuoi un consiglio, vista la storia mi hai raccontato, ti conviene quanto prima mettere in piedi un sito dove insegni alle persone quello che fai per lavoro, ovvero la grafica 3d. Anche in quel caso è un'ottima nicchia.

Ti consiglio da subito di creare un prodotto premium, come un video-corso da vendere e di fare tanta divulgazione gratuita, un po' come la faccio io, parlando di quello che la gente cerca su Google (che si può individuare conoscendo certi strumenti).

Purtroppo mettere in piedi quel sistema richiede notevoli competenze, e non si può fare un po' a casa, come quelli che pretendono di vendere i loro selfie su Shutterstock (leggi la guida completa).

La fatica paga

Come in tutti lavori che generano reddito, devi farti il mazzo, perché oltre a lavorare devi contemporaneamente studiare. Se necessario devi dormire poco e soprattutto, alla fine non è scritto da nessuna parte che porterai i soldi a casa, quindi peggio di tanti lavori mal pagati.

Questa è la dura realtà. Però, dopo un percorso lungo, ne parlo anche nel mio libro, avendo acquisito le competenze che servono con il sudore e con la fatica, oggi io riesco a lanciare un progetto da mattina a sera grazie ad internet. Se il mondo fosse quello di 20 anni fa, sarebbe stato tutto molto più difficile, quindi viva il web.

Codec e forum

Leggevo su Pond5 che c'è un po' di confusione sui codec perché dicono che h.264 è vecchio, e

  • Photo jpeg
  • Apple Prores

non sanno se in futuro verrà utilizzato. Quindi, mi spaventa se magari tra un anno tutti i video caricati potrebbero non essere più fruibili.

Apple Prores non so se è più innovativo di Photo jpeg ma, comunque, mi sa che con Windows l'unico che posso utilizzare è proprio il Poto jpeg, rischiando però di ritrovarmi con dei video che non vorrà nessuno. Non saprei proprio come orientarmi.

Cosa vi ho consigliato ragazzi? State lontani dai forum, sono peggio di Facebook. Quelli citati sono 3 codec che ci sono da diversi anni. Io eviterei di farmi problemi, anche perché le agenzie sono le prime ad avere interesse a non perdere decine di milioni di euro nel caso ci sia un cambio di codec e loro debbano abbandonare milioni di contenuti caricati dai loro produttori. Vai tranquillo che hanno già la soluzione, se questo mai accadrà.

Sono le classiche discussioni di chi non ha niente da fare, come la gran parte di quelli che trovi sul forum di Pond5, quindi vai tranquillo con Photo Jpeg e Apple Pro Res, o anche con l'H264 se non hai possibilità di usare i primi 2.

Time lapse 4k

Ho letto che usi una Canon Eos 700d. Con questo modello si possono creare timelapse in 4k scalando il giusto? Perché vedevo anche la 750d ma se trovo un buon usato della 700, preferisco quella.

Il fotogramma 4k ha diversi tagli di risoluzione, perché non è ancora completmente standardizzato. Il fotogramma più comune 4k è comunque il 3840x2160, che è circa 8 milioni di pixel, quindi più o meno tutte le reflex attuali, compresa la Canon 700d, possono creare time-lapse in 4k, una volta che passi le sequenze che creano per un programma come Adobe After Effects.

I video in tempo reale invece sono in Full HD a 25 fotogrammi al secondo sulla Canon 700d. Per le macchine che lavorano anche con i video in tempo reale in 4k, occhio che hai bisogno anche di un computer potente per montare (leggi la guida per capire quale può essere), quindi lì la spesa si fa più impegnativa, ma sarebbe sensata visto come si sta evolvendo il mercato dello stock footage.

Come riciclare le occasioni di ripresa

Stamattina ho ascoltato il tuo podcast e ho capito che con i soggetti legati alla natura non si vende nulla.

Un amico mi ha chiesto di fare delle foto ad una banda musicale mentre fanno le prove. Se con l'occasione creassi anche dello stock footage?

Dunque riciclare le occasioni di ripresa a cui si è presenti per altri motivi, è un ottimo modo per aumentare l'efficienza del proprio business. Non c'entra nulla con lo stock footage ma: secondo voi perché vado agli eventi? Perché mi pagano?

No. Ci vado per registrare un video da mostrare a tutti quelli che per caso arrivano nel mio sito e senza quel video direbbero: ma chi è sto pirla? Sono un pirla che viene invitato a parlare alle Università, meglio se private perché l'attuale stato dell'istruzione pubblica non è esattamente congruente con il fatto che chi va lì a parlare sia preparato, o che viene invitato a parlare di fronte a una platea di professionisti della fotografia e del video.

Questo c'entra poco con quello che mi dici, ma volevo dirlo.

Tornando a te caro amico, mi chiedi:

  • devo registrare stock footage?

Sì, fallo, inizia così, sai che non ci farai i soldi ma stai andando nella direzione giusta, e se fai le cose fatte bene fai sempre tempo a cambiare.

Ti ricordo, vengo all'aspetto regolamentare, che se riprendi le prove non puoi pubblicare gli scatti dove si riconoscono le persone, o meglio: sarebbe bene che tu non lo facessi se volessi rispettare le Leggi sulla privacy. Quindi concentrati sui dettagli in maniera tale che il musicista non si veda in faccia e non si capisca di che banda musicale si tratta.

Se li riprendessi ad una manifestazione pubblica saresti un po' più tranquillo, selezionando ovviamente la licenza editoriale.

Se guardi ai guadagni,  io ti consiglio al 100% di girare video, quindi di portare con te il cavalletto. Mi ricordo c'era un lettore del sito che aveva il figlio che suonava il piano, anche ai concerti: per analogia con i suoi risultati ti dico che qualcosa guadagnerai, ma non vendite da 1000 euro per una serata di riprese.

Fotografare Venezia all'alba

Sono molto appassionato di Venezia e sto cercando di creare un blog per metterci le mie esperienze. Potrebbero avere impatto sulle mie vendite di microstock dei video fatti all'alba?

Io ho fatto diverse albe a venezia per fare foto: è un'altra città, spettacolare, quasi vuota, quindi non mi spaventa fare le 4 del mattino per essere alle 5.30 in piazza San Marco.

Ho capito quello che vuoi fare:

  • sperare che il tuo nome inizi a circolare per diventare un produttore di microstock più titolato e vendere di più nelle agenzie.

No, non funziona te lo dico subito. Le agenzie hanno logiche di vendita che non considerano il prestigio di chi ha creato il contenuto: intendo dire che a loro non interessa se sei una star di Instagram, o se hai un blog come il mio dove insegno a migliaia di persone ogni mese come si crea microstock.

Mi allargo un po' caro amante della Serenissima. Dovresti mettere in piedi un sito internet il cui scopo è rendere popolare la tua attività di fotografo di Venezia, in particolare sulla nicchia di fotografie dell'alba, ma non per diventare un produttore di microstock importante, ma per vendere dei tour privati ai turisti stranieri che la visitano, che hanno un sacco di soldi da spendere per fare esperienze come quella di fotografarla all'alba, come con il blog dimostrerai che sai fare tu.

Quello è il modo migliore per mollare alla lunga il tuo lavoro, lo dico perché la domanda aveva una parte che non ho citato che parlava di quello.

Detta così come l'ho messa io sembra anche abbastanza facile, ma in realtà dovresti imparare molte cose sulla comunicazione e sulla creazione di progetti del genere ed è un lavoro lungo e faticoso, nel quale io non posso aiutarti oltre questa risposta perché sono preso da mattina a sera su altri progetti.

Iniziati ad ascoltarti podcast come:

Inizia ad occupare tutto il tuo tempo libero ad imparare. Se resisti e se vedi che iniziano ad arrivare i risultati, magari fra un paio d'anni, dopo tantissima fatica, riuscirai a mollare il tuo lavoro e ad avere una vita migliore.

Se mi parli di microstock, e qui torno all'argomento del podcast, mentre quello di cui ho appena parlato magari sarà l'argomento di un altro podcast che quando avrò tempo magari fonderò: anche girando qualche time-lapse a regola d'arte puoi sperare di fare al massimo 5/10 vendite a stock footage con una città come Venezia.

Parlo di risultati a lungo termine, quindi puoi anche aspettare mesi per iniziare a vendere.

Ovviamente il consiglio è sempre quello: crea video e lascia stare le foto. Con le foto, come sai, guadagni molto meno.

Videoblocks ha alzato i prezzi

Videoblocks/Storyblocks che ora paga al 50% (leggi nel dettaglio) e non più al 100% ha aumentato i prezzi: dai 49 dollari ai 79 per il Full HD, mentre il 4k rimane a 199 dollari.

Per me va benissimo così. Sapete che non sono uno di quelli che ama lamentarsi, e quindi faccio di tutto per darvi un motivo per evitare di perdere tempo in proteste stile sindacalisti dell'altro secolo.

Ragazzi, vi certifico che, anche se ascoltando la radio sembra che il lunedì mattina milioni di italiani si alzino arrabbiati con il mondo, io sono eccitatissimo invece. Già la domenica sera penso che non vedo l'ora che arrivi il giorno successivo.

A quegli italiani tanto arrabbiati mi verrebbe chiedere cosa state facendo per fare in modo di cambiare le cose. Considerati i numeri che ha Facebook immagino stiano a condividere foto di pietanze o video di gattini.

Ditemelo che sono politicamente scorretto per favore. In realtà sono carico per il mio libro, dove sono riuscito a dire tutte queste cose. Scrivere un libro, è un po' come quello che parlando di canzoni diceva

e a noi resta che scriverle in fretta, sennò poi svaniscono e non si ricordano più.

Negli ultimi mesi avrei anche potuto lavorare di meno, guadagnando lo stesso, ma poi mi sarei dimenticato quello che dovevo dire e, francamente, non voglio arrivare a 60 anni, guardarmi indietro e ricordarmi che sono andato a dormire presto.

Io voglio le mie creature a ricordarmi che ho lasciato un piccolo segno in questo mondo. Bene amici, il 59esimo episodio di vendere foto e video online termina qui, e io vi ricordo che nella vita l'importante non è divertirsi, ma essere felici.

Daniele Carrer

Ti ricordo che in questo podcast ho parlato di:

  • copyright delle foto pubblicate sui social network;
  • del potere dei motori di ricerca nel determinare il successo dei contenuti;
  • Vimeo che ha iniziato a vendere stock footage;
  • una fotografa che guadagna più di 2 mila dollari al mese vendendo stock images;
  • la nicchia della grafica 3d;
  • codec video utilizzati per lo stock footage;
  • una reflex che va bene per fare i time lapse in 4k;
  • come utilizzare le occasioni per creare stock images e stock footage;
  • un business che può far guadagnare fotografando le città all'alba;
  • Videoblocks che ha alzato i prezzi dei contenuti.

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