Guadagnare con Youtube è assolutamente possibile. Da anni ricevo soldi grazie alle pubblicità che YouTube (Google) inserisce all'interno dei video che ho pubblicato. C'è però un problema che quei fenomeni della stampa tradizionale non dicono mai quando fanno quei fantastici articoli dove sembra che gli Youtubers italiani insassino più dei calciatori di serie A.
Per spiegarlo niente di meglio di questo screenshot tratto dalla mia area utente:

In 11 mesi queste sono le mie cifre:
- 7,6 milioni di visualizzazioni
- €4.940 guadagnati
Sottolineo che, per quanto riguarda quest'ultimo dato, si tratta di un importo lordo, dal quale vanno prima sottratte le spese e, sulla rimanenza, vanno pagate le tasse.
Io so che c'è qualche ragazzino che mangia a casa dei genitori e gira con 2 euro in tasca che potrebbe pensare che cifre del genere possano comunicare che guadagnare con Youtube, se si parla di pubblicità, possa essere un lavoro, ma la realtà di quando si fa business è un'altra. Anche vedendolo come un modo per arrotondare lo stipendio, alla fine quello che resta è talmente poco che conviene andare a fare il commesso da McDonald's, se si guarda ai soldi.
Quanto guadagna uno Youtuber?
Guardate quest'altro screenshot relativo a un altro mio canale:

Quelle che vedete sno le linee guida ufficiali di YouTube. Se volete guadagnare con il vostro canale dovete raggiungere le:
- 4 mila ore di visualizzazione;
- 1000 iscritti
A quel punto venite presi in considerazioni per guadagnare con la pubblicità che viene trasmessa nei vostri video. Se poi siete tra quelli che si chiedono quanto guadagna uno Youtuber, o peggio ancora:
Quanto guadagna Favij?
la risposta più verosimile che posso darvi è:
- Prendere il numero dei minuti guardati nel mio canale (7,6 milioni):
- Prendere i guadagni ottenuti (4900 euro);
- Dividere il secondo numero per il primo (7.600.000:4.940);
- Moltiplicare il risultato ottenuto (0,0006) per i minuti totali visti nel canale dello Youtuber in questione.
Ne viene fuori un'astrazione poco concreta per una serie di motivi, primo tra tutti che il numero di minuti visti non è un dato pubblico, a differenza delle visualizzazioni.
In più sottolineo 2 cose:
- la cifra generata (4.940 euro) non è una conseguenza diretta della quantità di minuti visti, ma delle interazioni degli spettatori con la pubblicità mostrata durante i miei video o nella pagina del mio Canale principale (dipendono molto dal tipo di filmati che si pubblicano);
- quei miei numeri non sono alla portata del 99,99% delle persone che aprono oggi un canale Youtube,
per quanto il web sia pieno di video di gatti e di gare di bullismo che fanno milioni di visualizzazioni (e monetizzano ancora di meno, visto il genere di persone che perde tempo a guardare quel tipo di contenuto e quanto queste valgono a livello pubblicitario). In altre parole: solo Favij sa quanto guadagna con Youtube e nel suo caso, senza anticipare quello che sto per dire, Youtube è il mezzo che lui usa per diventare popolare, i soldi veri li guadagna come conseguenza della popolarità che Youtube gli ha dato.
C'è però un vantaggio tra tutta questa desolazione. Questi sono i miei guadagni del giorno in cui ho avuto gli incassi maggiori:

Si tratta dello stesso canale di cui ho parlato sopra, ma la cifra giornaliera è tripla rispetto alla media dello stesso anno. Tutta colpa di come si propaga la popolarità nel web.
Ma questo è un discorso molto complesso e, nella prima parte della vostra carriera, vi conviene non considerarlo perché rischia di mandarvi fuori strada.
Il vero guadagno YouTube non è la pubblicità
Youtube però non è una bufala, anche se la pubblicità pagata così poco rappresenta quasi uno sfruttamento che Google attua nei confronti di chi pubblica contenuti nella sua piattaforma.
Per capirci: nell'ipotesi che voi creiate un programma che va in onda in televisione e che viene visto per un totale di:
- 7,6 milioni di visualizzazioni
vi pagherebbero dalle 10 alle 100 volte tanto. Ve lo dice uno che in televisione ci ha lavorato tanti anni (anche se non ha più intenzione di ritornarci).
Allora guadagnare con Youtube è una bufala?
Assolutamente no! E vi spiego perché pubblicando un altro screenshot, questa volta del mio conto PayPa qualche anno fa (questa pagina viene aggiornata costantemente, ma in questo caso non c'è bisogno di farlo per spiegare il concetto su cui voglio soffermarmi):

A prima vista Youtube non c'entra con quegli incassi, ma in realtà nasce tutto da lì.
Sei delle sette righe della tabella rappresentano dei guadagni che ho ottenuto grazie alle persone che hanno visto i miei contenuti su YouTube. Di questi sei, cinque hanno acquistato i video in modo del tutto automatico. Solo uno (70 euro) lo ha fatto chiedendomi di esportare manualmente il file.
Come spiego bene in questa pagina, uno dei miei business è vendere video storici a produzioni internazionali di documentari. Non mi dilungo spiegandovi nei dettagli come faccio, ma vi dico solo che entrano in gioco dei siti che sicuramente conoscete. Tra gli altri:
- Ebay
- Youtube
- Amazon
- Paypal
e, non ultimo, il sito che ho creato sfruttando a mio favore i servizi, gratuiti o a pagamento, di quest'ultimi:
Come guadagnare con Youtube (senza guadagnare con Youtube)
Quando metti in piede un business nel web sei potenzialmente raggiungibile dai miliardi di persone connesse ad internet. Non è come aprire un negozio su strada, dove nella pratica possono entrare solo le poche persone che ci passano davanti.
Il problema della rete è che se crei un sito e non fai qualcosa per portare le persone a visitarlo, il sito lo vedi solo tu e al massimo quei tuoi contatti Facebook che non hanno disattivato la visualizzazione dei contenuti che pubblichi, e magari si collegano proprio il giorno che hai fieramente inserito il link, sperando che questi, in passato, abbiano dimostrato interesse per quello che fai. Altrimenti Zuckerberg li dirotta verso altro che li tiene più incollati alla sua piattaforma.
In altre parole: difficilmente saranno più di 10 persone. Nel mio caso quel qualcosa per portare le persone a visitare il sito è proprio Youtube, che ha più di un miliardo di utenti unici giornalieri nel mondo, e più di 20 milioni solo in Italia. Ognuna di quelle visualizzazioni riportate sopra (1.288.482) è un potenziale mio cliente che troverà in descrizione:
- un link che lo porterà nel mio sito dove troverà
- un tasto PayPal per acquistare il contenuto che ha visto
- per essere poi reindirizzato, senza il mio intervento, al mio Amazon cloud dove può scaricare il file
Tutto in automatico, anche mentre me ne sto in spiaggia a prendere il sole, grazie a Youtube, senza il quale il mio progetto non potrebbe esistere. Dovete sfruttare la popolarità di Youtube, anziché farvi sfruttare con gli spiccioli della compartecipazione alle entrate pubblicitarie.
Altri modi per guadagnare con Youtube
Il progetto che vi ho spiegato è la dimostrazione che si può guadagnare con Youtube. Questo lo dimostra lo screenshot della mia pagina Paypal che c'è sopra. Dovete fidarvi di quello, non delle mie parole, visto che per molti sono un illustre sconosciuto. A quel sistema sono arrivato iniziando a vendere i miei video e le mie foto nei siti di microstock, come spiego in decine di pagine in questo sito e come, se volete imitarmi, potete fare anche voi, imparando da quello che trovate cliccando i link che trovate in fondo. La prima domanda a cui è utile che io adesso risponda è quella che si fanno in tanti:
Si può fare la tua stessa cosa con altri tipi di video?
Francamente credo di no, perché la richiesta di video:
- naturalistici
- di città
- di eventi d'attualità
è minore rispetto a quella dei video storici che vendo io. In più, essendo i tre generi elencati più facili da produrre, anche la concorrenza, qualora ci fosse un numero sufficiente di potenziali clienti, rischierebbe di rovinare la vostra idea poco dopo che è partita e che si è capito che funziona.
Prodotti e servizi da vendere per guadagnare con Youtube
Cambiando completamente genere di prodotto però, ci sono degli infiniti spazi per fare business. Se volete vendere qualcosa e guadagnare, i video su Youtube sono oggi il modo meno dispendioso per portare traffico nel vostro sito. Quindi, faccio delle ipotesi, se siete tra:
- i fotografi che vogliono vendere il loro libro di fotografico,
- gli imprenditori che vogliono vendere una stufa a pellet,
- i giovani avvocati che non trovano lavoro e vogliono vendere le loro consulenze legali tramite internet,
Youtube è il mezzo perfetto per farvi conoscere e, alla fine, portare a casa i soldi.

Il mio secondo libro è appena uscito
E' già il libro più venduto nella sezione fotografia professionale di Amazon, ma lo trovi anche gratis su Amazon Kindle Unlimited.

Youtube non è gratis
Attenzione ad un presupposto che i principianti però non considerano: pur essendo gratuita la pubblicazione dei video, YouTube non è uno strumento a costo zero.
Il tempo che impiegate per imparare il metodo per comunicare e per la realizzazione dei filmati, nonché per mettere in piedi un sistema come il mio, non è esattamente un quarto d'ora al giorno come certi guru fanno credere. Bisogna infatti:
- saper parlare alla telecamera.
- imparare il montaggio video.
- saper costruire delle scalette con gli argomenti da trattare
- imparare a creare un sito internet con WordPress e altri strumenti
- conoscere la SEO.
E' vero che, a parte la prima cosa e forse la terza, tutto è delegabile. Ma se prendete questa seconda strada e volete ingaggiare qualcuno di veramente bravo:
- Dovete avere l'esperienza per saperlo riconoscere.
- Dovete spendere un sacco di soldi.
Talmente tanti che, spesso, in quel caso non ne vale più la pena.
L'importanza del watermark
Qualora percorriate la strada degli imprenditori o dei freelancer che vogliono vendere un prodotto o servizio, come appena spiegato, non ha senso proteggere i vostri video, perché:
- più questi si diffondono
- meglio è per voi.
Quello che invece ha senso è inserire una scritta in alto a destra, un po' come fanno le televisioni con il loro logo, con indicato:
- il vostro nome
- o il sito internet nel quale vendete il prodotto che vi interessa promuovere.
Poi, nella descrizione del video, dovete anche mettere un link che possa portare chi guarda dalla piattaforma di Google (Youtube) alla piattaforma di vostra proprietà (il sito), perché in quest'ultima siete voi che stabilite le regole. Se però credete di essere in grado di sostituire il mio prodotto (i video storici) con un altro tipo di video e guadagnare con Youtube, allora vi do un consiglio, partendo da una considerazione.
Le piattaforme di video sharing contengono un'infinità di materiale pirata. Con la scusa che Google, una delle 5 Aziende più redditizie al mondo, non può controllare tutto quello che viene pubblicato, perché non ha i soldi per farlo, come ha sentenziato più di qualche Giudice (talmente competente che sono sicuro conosca Youtube molto meno di un bambino di 8 anni), il web è diventato il posto più facile dove rubare quello che è di proprietà d'altri.
Quindi, aldilà del fatto che la Legge stabilisce che nessuno può usare quello che avete prodotto senza chiedervi il permesso, nemmeno se l'avete pubblicato su un social network, una volta che mettete online del materiale senza proteggerlo con il watermark (ovvero con un logo al centro dell'inquadratura, come ho fatto io nel video qui sopra) chiunque ve lo potrà prendere, fregandosene della tutela della proprietà intellettuale.
Su internet rubano (quasi) tutti
Una volta di più ve lo sto dicendo per esperienza personale, perché anche se ho messo in piedi un sistema per guadagnare con Youtube, puntando su prezzi contenuti, ricevo almeno un paio di mail al mese con richiesta di utilizzo gratuito dei filmati della mia collezione. Ogni volta che dico ai richiedenti, perennemente senza budget e perennemente in grado di darmi chissà quale ribalta inserendo il mio nome nei titoli di coda, che voglio i 197 euro che chiedo a tutti nel mio sito, questi spariscono.
Secondo voi, se non campeggiasse la scritta footageforpro.com fastidiosamente al centro dello schermo, non utilizzerebbero lo stesso il video facendo finta di niente?
Purtroppo questi primi 20 anni di internet di massa ci hanno abituato talmente male che la maggior parte degli utenti si sente nel diritto di usufruire dei contenuti audiovisivi non pagandoli. Una volta mi contattò un designer svizzero che aveva bisogno di uno dei miei video pubblicati su Youtube per rielaborarlo e pubblicarlo nel suo sito. Credo che siamo tutti d'accordo nel dire che le sole parole:
- designer
- svizzero
sono sinonimo di dichiarazioni dei redditi da almeno 100 mila euro l'anno. Gli chiesi 200 euro, visto che non avevo ancora automatizzato il mio sistema di vendita, e questo, che nelle mail preliminari rispondeva in 2 minuti, improvvisamente sparì, evidentemente preferendo al pagamento la perdita di ore dedicate alla ricerca del contenuto gratuito, che gli auguro che alla fine sia stato di qualità adeguata al non prezzo pagato.
Youtube per reperire video low cost
Alzi la mano chi non ha mai visto al TG un filmato evidentemente scaricato da Youtube. Ci sono interi programmi costruiti sul materiale proveniente dal web, credetemi quasi mai con l'autorizzazione di chi lo ha prodotto. L'ordinamento italiano, e tutti gli altri ordinamenti democratici, tutelano il diritto di cronaca.
Nelle mani di un buon Avvocato si riesce quasi sempre a farla franca, ma non serve nemmeno arrivare al processo perché il proprietario non si accorge del furto o comunque non ha voglia di portare in giudizio chi ha rubato. Quindi vi prego: mettete un bel watermark sui vostri video e chiedete sempre soldi a chi vuole usarli, anche se vi dicono che sono poveri e li usano per beneficenza, come guarda caso fanno tutti.
Il mio podcast
Regolarmente, nel mio podcast, che si chiama:
- vendere foto e video online
rispondo alle domande dei filmaker che vogliono guadagnare vendendo stock footage. Alcune di queste domande nelle decine di episodi che ho prodotto riguardano Youtube. Le ho radunate qui sotto.
Youtube, blog o microstock per guadagnare con i video?
Sto lanciando un blog. Volevo chiederti una cosa sui video da inserire lì o su Youtube. Visto che saranno anche quelli che carico sui siti di microstock, sopratutto i time-lapse, per evitare che possano essere rubati metto il logo in mezzo come insegni nel corso o hai altri suggerimenti?
Se vuoi guadagnare con i video e inizi solo oggi a pensarci, anziché per il microstock, i filmati li creerei in funzione del tuo blog. Magari solo gli spezzoni migliori li caricherei anche su Pond5 e Shutterstock. Guadagnare con YouTube è possibile se lo usi come benzina per portare traffico al tuo sito.
Al giorno d'oggi, anche se crei contenuti testuali fantastici e ci impieghi 10 ore al giorno 7 giorni su 7 per farlo, devi rassegnarti a non avere visitatori per mesi. E forse a non averli mai.
Combinando invece un'attività di SEO con il fatto che in questo momento storico Google privilegia i video nell'indicizzazione, tramite il tuo Canale YouTube puoi scardinare il meccanismo per il quale devi attendere troppo per iniziare a monetizzare un progetto web. Per quanto riguarda il microstock, e l'utilizzo di contenuti condivisi con i video del tuo canale YouTube, cercati le situazioni ideali per il mercato, come insegno a fare nel corso su come vendere foto e video online: i simboli delle città, visto che c'è poco online del Sud America, o situazioni adattabili a chi cerca materiale generico. Niente natura.
Per evitare che ti rubino i video su YouTube, mi raccomando, il consiglio è sempre lo stesso: metti un bel logo fastidioso in mezzo.
Daniele Carrer