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Come vendere foto e video online

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Fare il videomaker online vendendo stock footage

Il lavoro più facile per chi vuole fare il videomaker online è produrre stock footage, perché agli aspiranti registi, in quel caso, basta:
  • creare il video
  • descriverlo,

attività che, come spiegherò più avanti, non sono di certo facili.

Se non altro, però, tutta la parte di proposta del contenuto è a carico delle agenzie che propongono i filmati. Quindi, il classico videomaker online che crede che internet sia la formula magica di ogni successo, con lo stock footage può avere ancora la pretesa di sentirsi un artista, lasciando il lavoro sporco (la vendita) a qualcun altro.

Cos’è lo stock footage?

Dimenticavo (mi scuseranno quelli che sono arrivati in questa pagina da Google): per stock footage si intendono degli spezzoni di video, generalmente lunghi dai 5 ai 15 secondi, prodotti da professionisti o semplici appassionati che vengono venduti su internet in siti come:
  • Shutterstock (leggi la scheda tecnica dell’agenzia)
  • Pond5 (leggi la scheda tecnica dell’agenzia)
a beneficio di compratori che vanno dalle agenzie pubblicitarie, ai registi di documentari fino ai semplici YouTuber che vogliono impreziosire i loro filmati con materiale girato da altri.
Questi video, detti appunto stock footage, possono ritrarre i più svariati soggetti:
  • un panorama di Parigi,
  • un bambino che mangia un gelato,
  • un cane che corre su una spiaggia.

Quali videomaker possono guadagnare online?

La prima bella notizia è che anche i semplici appassionati di video, con attrezzatura (cavalletto + reflex/mirrorless) da meno di 1000 euro, possono iscriversi gratuitamente alle citate agenzie (o a decine di altre) e iniziare a vendere, guadagnando cifre che, magari, possono permettere di cambiare vita o, più facilmente, di praticare molto più spesso il proprio hobby preferito.

Giusto per capirci, ecco un’immagine di qualche tempo fa del mio pannello di controllo su Shutterstock:

La mia dashboard su Shutterstock

Quei 35 mila e passa dollari sono quanto ho incassato solo in quell’agenzia (oggi sono più di 40 mila).
L’altra buona notizia è che un video di pochi secondi può essere venduto a un numero illimitato di clienti. Quindi con uno spezzone di 5 secondi si possono guadagnare anche 10 mila dollari. Il problema, che non è un problema ma è una delle caratteristiche fondanti di internet, è che solo chi è bravo e si impegna vende. Agli altri rimangono sogni e illusioni.

Come vendere stock footage più degli improvvisati

Contrariamente a quanto si può pensare stando fuori dal settore del microstock, così si chiama il mercato dello stock footage, non vende chi è tecnicamente più bravo. Vende chi sa:
  1. capire che genere di contenuti cercano i clienti,
  2. ottimizzare la sua produzione per creare più video nel minor tempo possibile.

Entrambe le cose sono frutto di capacità che di solito hanno gli imprenditori e non gli artisti. Ecco perché i videomaker che credono di fare soldi facili con l’online non combinano nulla con lo stock footage.

Riuscire a guadagnare richiede:

  • studio,
  • impegno
  • fiducia in sé stessi,

perché si tratta di un percorso lungo e che non produce subito dei risultati. Quindi chi crede nelle formule magiche è meglio che si fermi qui nella lettura, perché non combinerà mai nulla di buono.

Esistono infatti degli strumenti che permettono di sapere quale città riprendere per avere maggiori capacità di vendere. Giusto per sfamare la vostra curiosità, citando le 4 principali d’Europa sono nell’ordine:

  1. Parigi
  2. Berlino
  3. Londra
  4. Roma

In secondo luogo, bisogna avere l’atteggiamento giusto per delegare a dei software o a delle persone che lavorano a basso costo le mansioni più ripetitive, come la descrizione dei video con titoli e parole chiave.

In quest’ottica (ottimizzare la produzione) si può, in base a chi prova a dire la sua con lo stock footage, capire se si può trasformare quello che già si fa con il video in un’occasione per costruirsi un portfolio da vendere su Shutterstock e Pond5.

Lo studio che produce video

Io, per esempio, ho un amico che ha uno studio che produce filmati industriali e, finito ogni lavoro commissionato dai suoi clienti, si ritaglia sullo stesso set dei minuti per creare stock footage. In tal modo il suo costo di produzione si abbassa, visto che i set sono pagati dai committenti, e con il materiale ottenuto si sta costruendo piano piano una rendita passiva (leggi di cosa si tratta) che lo aiuterà in futuro.

Potete fare qualcosa di simile anche se vi piace viaggiare per esempio. Usando le vostre mete come set. O se vi piace riprendere i vostri famigliari, che potrebbero quindi diventare dei modelli gratuiti per il vostro prossimo stock footage.

Il tutto, però, funziona solo se prima studiate. Perché altrimenti il microstock rimane un hobby, sicuramente bellissimo, ma che vi può far portare a casa solo qualche decina di euro al mese che, considerato il tempo che perderete per pubblicare i video, non valgono la pena. Almeno:

dal mio punto di vista guadagnare qualche decina di euro al mese non vale la pena, ma ci sono persone che affidano la loro ricerca di una vita migliore al Superenalotto e magari queste la pensano diversamente da me. Tutto legittimo.

Ma siete nel sito sbagliato se date ragione a loro

Purtroppo in una pagina sarebbe impossibile spiegare tutto che serve fare per iniziare (figuriamoci per guadagnare uno stipendio vero con lo stock footage). Il miglior consiglio che posso darvi, se volete provarci nonostante quello che ho appena detto, è passare per 4 miei video che ho fatto apposta per i principianti. E’ tutto spiegato in questa pagina:

  • 4 video per chi vuole iniziare a guadagnare con lo stock footage

o nel mio corso che, a differenza dei video sopracitati, è a pagamento.

Il podcast

Un’altra risorsa che consiglio a tutti coloro che vogliono rimanere informati sul mondo dello stock footage, sentendo regolarmente parlare di:

  • agenzie che vendo video;
  • tecniche per guadagnare di più;
  • consigli per essere più produttivi

è il mio podcast (scopri di più).

Una delle rubriche che ci sono all’interno degli episodi è quella delle domande degli ascoltatori. Ne ho scelto una che mi è stata fatta perché può far capire molte cose su come i videomaker online possono scegliere i contenuti da produrre.

Come trovare i video che vendono online

Sto seguendo con attenzione il tuo corso. Grazie: sei davvero chiaro e le tue lezioni sono efficaci. Fino ad ora ho cercato di migliorare sia e nuove foto che quelle già caricate. Lavorando sulle keyword sono migliorate le vendite.
Ho anche iniziato a mettere mano ai video. Ti scrivo proprio per questo. Essendo le prime esperienze ancora non riesco a capire come gestire bene alcune cose. In particolare vorrei capire che ne pensi di questo stock footage (critiche per capire su cosa devo fare attenzione):

 

Poi mi chiedo con le parole chiave di un video come questo, che è piuttosto generico perché la ragazza potrebbe versare qualsiasi sostanza (è crema per le zanzare), come è meglio comportarsi?
Ogni mese seguirò le preparazioni erboristiche di un cliente. Vorrei approfittarne per girare stock footage da vendere. Hai consigli in merito?
Daniela
Il video è realizzato bene dal punto di vista estetico, soprattutto per il diaframma molto aperto che restringe la profondità di campo, che è fondamentale per ottenere una ripresa dall’aspetto professionale. Le luci sono buone, quindi hai fatto quello che dovevi fare dal punto di vista tecnico.

Vedendo la cosa da un punto di vista più ampio, il passo successivo per costruire un buon portfolio, quando avrai preso mano con la creazione di video (visto che provieni dalla fotografia), sarà studiare un set, come in questo caso il tavolo, e immaginarti prima di girare, non una sola ripresa, ma almeno una decina di situazioni realizzabili in quello stesso contesto. Ipotizzo: oltre al versare qualcosa in un contenitore come quello che fai vedere:

  • fare delle azioni su altri tipi di contenitori, magari anche un semplice bicchiere.
  • Cambiare completamente l’oggetto, usando, per esempio, una bilancia da cucina, un imbuto, una caraffa

e pianificando sui nuovi elementi un’altra serie di azioni.

Ottimizzare i tempi

In tal modo, avendo già impiegato il tuo tempo per allestire il set e montare cavalletto e telecamera, e a preparare quest’ultima per la ripresa, se aumenti la quantità di stock footage da realizzare riesci ad ottimizzare i tempi, visto che la fase di preparazione è la stessa, sia che tu faccia una singola inquadratura sia che tu ne faccia 50.

E anche in montaggio, se dalla tua sessione di ripresa escono 50 segmenti buoni per lo stock footage, in proporzione ci metti meno a realizzare il singolo stock footage.

Sembra un discorso da maniaco della produttività, ma se il tuo obiettivo è (giustamente) quello di creare un portfolio corposo per riuscire a guadagnare, lavorando con questo sistema ci riesci in metà del tempo, e questo cambia tutto a livello di vendite.

Detto ciò, per farti un’idea della vendibilità dei soggetti, basta che vai sullo stock photo research tool di dropstock.io e scrivi il nome dell’azione che ti interessa. Nell’esempio in question è pour o pouring (versare), visto che lo strumento funziona con l’inglese.

Poi selezioni video e ti esce questo risultato:

I risultati della ricerca di un soggetto su keyword.io

il valore che ti dà della parola chiave più utilizzata nello stock footage che contiene la parola pour, ovvero pouring, è 0,8.

Il metodo migliore da utilizzare a quel punto, è andare a cercare tutti i termini che hanno un valore superiore a 0,8 e compatibili con il tuo video:

  • liquid,
  • drink,
  • motion,
  • closeup….

ce ne sono almeno una ventina. Nelle keyword del tuo contenuto inserisci quelle. Magari cercando di metterne alcune anche nel titolo.

Comunque, in questo specifico caso, essendo il valore riferito all’azione (pour-pouring) piuttosto basso, potresti studiare il keywording sul soggetto (liquid), selezionando le keyword compatibili con la ripresa sempre con il metodo che ti dicevo sopra.

Sfruttare le situazioni che si presentano per fare video

Per quanto riguarda le preparazioni erboristiche, fai benissimo a sfruttare situazioni che ti si presentano per altri motivi per girare stock fotoage, sempre per il fatto che così riesci ad ottimizzare i tempi e costruire prima il tuo portfolio.

Il mio consiglio è di scrivere herbal sempre sullo stock photo research tool di dropstock.io:

Risultati della parola chiave herbal sullo stock photo research tool di keyword.io

Per altro, si tratta di un valore molto alto (38,8), quindi il soggetto è perfetto per guadagnare.

Vedendo la lista di keyword che esce bisogna prendere ispirazione dai valori maggiori nella terza colonna per immaginare delle specifiche riprese. E dopo le riprese bisogna usare il keywording con la tecnica che ho spiegato prima.

E’ difficile?

Ecco perché bisogna diffidare di quelli che vendono le formule magiche per guadagnare.

Le altre mie pagine di questo sito che potrebbero interessarti:

  • Il mio corso: vendere foto e video online.
  • Per chi vuole iniziare a vendere le sue foto e i suo video online: spiego tutto qui.
  • Il mio podcast.

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